Torpado Matador S: Il bike check della full del campione d'Italia Gerhard Kerschbaumer

La nostra avventura nell'affascinante mondo della mountain bike alla scoperta delle bici dei Top riders prosegue oggi con il bike check della Torpado Matador S, la full suspended usata quest'anno dal campione d'Italia cross country Gerhard Kerschbaumer. "Gerri" lo abbiamo definito il Top rider "naif"..... il perché lo capirete leggendo.

 

 

Il team Torpado Gabogas, la squadra gestita da Mauro Bettin e con la quale gareggia da due stagioni, quest'anno ha messo a disposizione di Gerhard Kerschbaumer (186 cm per 72 kg) tre bici in taglia L: due full Torpado Matador S identiche nel montaggio, ma diverse nella colorazione e una front Torpado Ribot S, perfetta per i percorsi meno tecnici.

 

 

COLORAZIONE PEGASUS S-LINE

Noi abbiamo deciso di fotografare la sua Matador S nella colorazione Beta, un viola lucido che grazie all'utilizzo di una vernice con pigmenti fotosensibili, al cambiare della luce, cambia tonalità diventato quasi blu. Abbiamo fatto questa scelta, perché con questo colore, le fotografie rendono l'idea di quanto siano efficaci e belle le 5 colorazioni della Torpado Pegasus S-Line. L'altra bici è di colore Alpha, un nero lucido che nelle fotografie non riesce a rendere l'idea del cambiamento di tonalità.

 

 

TELAIO TORPADO MATADOR S

Il telaio Torpado Matador S (Super) ha un nome che ci ricorda la Spagna. Il "matador" è infatti il torero a cavallo che nelle corride affronta il toro, richiama indirettamente anche il cavallo simbolo di Torpado e l'unione tra questo animale e l'uomo. Sul telaio utilizza 3 tipologie di fibre di carbonio (HT Series - TR50S, IM Series - MR50, HM series - HR50) ed ha una rifinitura unidirezionale (UD).

 

 

Le forme di questo telaio Matador S, in modo particolare del triangolo e dei foderi bassi (441 mm), sono generose nelle sezioni. Il fodero orizzontale ha dimensioni accentuate nella zona del movimento centrale, invece via via che ci si avvicina al forcellino le dimensioni si "snelliscono". Questa forma, secondo Torpado, permette di ottenere rigidità laterale con flessione verticale.

 

 

Lo schema della sospensione è un quadrilatero tradizionale con giunto posteriore nei foderi alti (in prossimità del mozzo) e un bilanciere infulcrato nel triangolo principale che va ad azionare l'ammortizzatore. Quest'ultimo è collocato verticalmente, parallelo al piantone. L'ammortizzatore che usa Gerhard Kerschbaumer è un Fox Float DPS Elite, abbinato alla forcella Fox 32 Step Cast Factory con trattamento degli steli Kashima.

 

 

MATADOR S.. A "TRAZIONE" SHIMANO

Quest'anno "Gerri" ha in dotazione la trasmissione Shimano XTR con pacco pignoni 11-40t, abbinato ad una corona da 36 denti.

 

 

Dal Giappone gli arrivano anche freni e pedali, sempre della serie XTR.

 

 

COCKPIT

Quando andiamo ad analizzare il cockpit, un termine che nell'aviazione indica la zona dove i piloti degli aerei hanno tutta la strumentazione, lo stesso vale per i top rider che corrono in mountain bike. E' la zona del manubrio, è da qui che Gerhard Kerschbaumer controlla tutto sulla sua Torpado Matador S.

 

 

L'attacco manubrio da 110mm è abbinato ad una piega da 700mm, entrambi marchiati FSA, in carbonio e della linea SL-K. Come vi abbiamo già anticipato, ha le leve dei freni Shimano XTR.

 

 

Sulla destra ha i comandi del cambio Shimano XTR mentre sulla sinistra ha la leva X2 del comando remoto che con due posizioni aperto/chiuso, controlla le sospensioni Fox.

 

 

KERSCHBAUMER, IL TOP RIDER NAIF

Come potete notare sull'attacco manubrio non troviamo nessun display. Manca infatti un elemento che normalmente si trova montato sul manubrio: il ciclocomputer. Gerhard Kerschbaumer non usa GPS, powermeter o computerini. Niente di strano se non lo montasse in gara, ma in realtà lui non lo usa mai. L'altoatesino ha un approccio all'allenamento a dir poco "naif", a sensazione. Non conosce quanti chilometri percorre in un anno, non fa sedute in palestra... andatevi a rileggere la nostra intervista sulla off-season per capire il suo carattere.

 

 

Per questo motivo lo abbiamo soprannominato il Top rider "Naif". Come i pittori naif che avevano una produzione artistica priva di legami con la realtà culturale e accademica della società in cui vivevano, Gerhard non sfrutta alcuni dei ritrovati tecnologici, ma come loro è capace di realizzare grandi opere che tutti ammirano. Nel 2009 a Canberra è diventato campione del mondo Junior, quattro anni dopo in Sudafrica a Pietermaritzburg si è ripetuto tra gli Under 23.

 

E' la dimostrazione che nel ciclismo alla fine contano ancora le gambe. E se andate a controllare il ranking UCI, vedrete che il primo italiano é proprio Gerri.

 

 

PS: In inverno non va in palestra perché le braccia se le fa spaccando la legna a casa sua.

 

RUOTE 

Le ruote montate da Gerhard Kerschbaumer sono le Ursus Kodiak. Hanno il cerchio in carbonio, con profilo hookless, canale interno da 24mm e 28 raggi. I mozzi sono Boost dal momento che il telaio Torpado Matador S adotta questo standard.

 

 

Su questo set di ruote che pesa circa 1.300 grammi, il team Torpado Gabogas monta gomme Maxxis. Nella maggior parte delle gare le Aspen da 2.25'' pompate da Kerschbaumer a 1.7 bar davanti e 1.8 bar dietro. Quanto piove o c'è fango vengono sostituite con le Ignitor da 2.1''.

 

SELLA + REGGISELLA

Il tubo sella è abbinato ad un reggisella FSA SL-K in carbonio che ha un diametro di 27,2mm. Questa scelta fatta da Torpado, date le dimensioni ridotte del tubo, permette di sfruttarne la maggiore capacità di flessione del telaio. La sella è una Selle Italia SLR X Cross.

 

 

INFO

www.torpado.com