Continua la rubrica “Lezioni d’Integrazione”, realizzata in collaborazione con EthicSport ed con Emanuele Triberti, biologo nutrizionista specializzato in ciclismo, che collabora con atleti del calibro di Jacopo Billi e Gioele De Cosmo. In questo secondo appuntamento parliamo di alimentazione, metabolismo e della tanto dibattuta questione dello "sgarro".
IL METABOLISMO COS’È?
Il metabolismo è un concetto spesso frainteso. In termini semplici, rappresenta l'insieme di tutte le reazioni che avvengono nel nostro corpo per produrre e conservare energia. Si divide in due fasi principali: l'anabolismo e il catabolismo. Dopo aver mangiato, il corpo entra in una fase anabolica, immagazzinando nutrienti come grassi e zuccheri. Durante il digiuno, si passa al catabolismo, in cui le riserve vengono demolite per produrre energia. Questo ciclo si ripete costantemente tra un pasto e l'altro.
METABOLISMO VELOCE VS. METABOLISMO LENTO
Il metabolismo può essere ulteriormente suddiviso in diverse componenti, come il metabolismo basale, che rappresenta l'energia necessaria per le funzioni vitali minime, e la termogenesi indotta dalla dieta, che varia a seconda degli alimenti consumati. Anche l'attività fisica gioca un ruolo cruciale: più ci muoviamo, più bruciamo calorie.
ALIMENTAZIONE VS. INTEGRAZIONE
La differenza principale tra alimentazione e integrazione sta nel tipo di sostanze introdotte. L'alimentazione riguarda i cibi consumati quotidianamente, mentre l'integrazione include prodotti come gel, barrette e polveri, utili soprattutto per gli atleti che necessitano di nutrienti in modo rapido e comodo. Tuttavia, è fondamentale costruire una solida base alimentare prima di ricorrere agli integratori.
L'EQUILIBRIO TRA AMATORI E PROFESSIONISTI
Gli amatori devono prestare attenzione a non imitare ciecamente le abitudini alimentari dei professionisti, poiché le loro esigenze energetiche sono diverse. Un amatore, che si allena meno di un professionista, ha bisogno di meno calorie e una diversa tolleranza agli integratori. Inoltre, chi è poco allenato tende a bruciare più zuccheri e ad avere una minore efficienza energetica, motivo per cui potrebbe avere più fame dopo l'esercizio rispetto a un atleta ben allenato.
QUANDO E COME "SGARRARE"
Secondo Triberti, è importante uscire dalla mentalità dello sgarro come errore. Un pasto diverso dalla norma non deve essere considerato un fallimento. Per chi pratica sport, ci sono momenti più appropriati per concedersi qualcosa di diverso, ad esempio evitando pasti pesanti prima di una gara. Tuttavia, un pasto gratificante come una pizza o un hamburger dopo una competizione non solo è accettabile, ma può anche aiutare nel recupero e migliorare il benessere mentale.
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La chiave per una corretta alimentazione risiede nell'equilibrio. Godersi un pasto diverso senza sensi di colpa è parte integrante di uno stile di vita sano. Concentrarsi su una dieta bilanciata e sull'allenamento costante permette di mantenere il controllo e di evitare eccessi. Quindi, lasciate da parte le preoccupazioni per lo sgarro e concentratevi su un'alimentazione che supporti le vostre esigenze energetiche e il vostro benessere complessivo.
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