Bonus bici, il Ministro Costa dice che non ci sarà il click day

Il Ministro dell'Ambiente ha detto che si seguirà la cronologia, immaginiamo si riferisca alla data fattura. Rischio fatture da siti esteri

Il "Bonus bici - Mobilità" previsto dal Decreto Rilancia Italia come leggiamo sui giornati ma anche dalla dichiarazione di un brand mondiale come Scott, insieme ad una grande voglia da parte degli italiani di pedalare all'aperto dopo 2 mesi di lockdown, ha portato ad un boom di vendite di biciclette (elettriche comprese) in tutta Italia.

 

 

La paura che c'era prima e che tutt'ora esiste è che il fondo di 120 milioni di euro non sia sufficiente a soddisfare tutte le richieste e prima dell'ultima dichiarazione del Ministro dell'Ambiente Raffaele Costa c'era il terrore del click day, il giorno dell'attivazione del portale web che dovrà gestire il Bonus Bici.

 

Sentendo il Ministro questo rischio non ci sarà: "Abbiamo raggiunto un accordo con una società partecipata del ministero dell'Economia, Sogei, in modo tale da evitare il click day per il bonus bici. Stiamo cercando di favorire una sorta di cronologia di acquisto, una prelazione, per cui chi ha acquistato il 4 maggio sarà pagato prima di chi lo ha fatto il 4 dicembre."

 

BONUS BICI, FASE 1 - POSSIBILI RISCHI SULLE FATTURE DALL'ESTERO

Nella Fase 1, ossia quella fino all'attivazione del benedetto portale, prevede l'acquisto della bici a prezzo pieno e poi la richiesta di rimborso tramite registrazione della fattura di acquisto sul sito che sarà realizzato dalla Sogei e che sarà ospitato immaginiamo sul Ministero dell'Ambiente oppure su quello delle Infrastrutture e Trasporti.

 

In questa fase, secondo noi l'aver dato la possibilità di avere il Bonus Mobilità anche su biciclette comperate su portali on line stranieri - è comunque necessario ottenere una fattura, anche in lingua inglese, che abbia però tutte le voci di una fattura italiana (leggiamo sulle FAQ nel Ministero dell'Ambiante) - comporta dei rischi.

 

Ci domandiamo come possano controllare al Ministero queste fatture emesse da società estere. Su quelle italiane, se il venditore ha la fatturazione elettronica, basta incrociare i dati e la verifica è fatta in un attimo dal software. In questo caso invece non sappiamo come possano controllare l'autenticità del documento presentato dal richiedente il Bonus Bici.

 

MANCANO CHIAREZZA E CERTEZZA

Dal nostro punto di vista il Bonus Bici - Mobilità è una gran bella idea ma cose fatte in questo periodo manca di due elementi: chiarezza, certezza. Prima hanno annunciato il Bonus nel Decreto spiegando solo il meccanismo del conteggio, mancando il decreto attuativo non si è capito come sarebbe avvenuto il rimborso. Dopo un po' di giorni dal Ministero dell'Ambiente sono uscite un po' alla volta le prime spiegazioni che troviamo nella pagina delle FAQ.

 

Come già detto all'inizio manca un altro elemento, la certezza. Quella che tutti avranno il rimborso, visto che non si sa se le risorse basteranno. 

 

 

Tutte le FAQ sul Buono Bici - Mobilità le trovate sul sito del Ministero dell'Ambiente, basta cliccare su questa pagina che l'ultima volta è stata aggiornata il 29 maggio.

 

 

 

Altre News