Marco Aurelio Fontana da Cannondale a Bianchi, che impatto sulle vendite dei due brand?

Martedì 10 gennaio 2017, come sapete è stato annunciato ufficialmente il passaggio di Marco Aurelio Fontana, dal Cannondale Factory Racing al team Bianchi Countervail. Tralasciati gli aspetti agonistici, la domanda che ci poniamo è la seguente: Quale sarà l'impatto sulle vendite sia di Cannondale che di Bianchi?

 

Marco Aurelio Fontana

 

"Fonzie" a livello agonistico, dopo essere stato lanciato dall'Hard Rock Race team, di fatto ha sempre corso con Cannondale e il suo è stato come un matrimonio, durato ben 8 stagioni. I primi 4 sono stati quelli determinanti dal momento che dal 2009 fino al 2012 ha vinto il tricolore tra gli elite per quattro anni consecutivi e poi a Londra ha toccato il cielo, con la medaglia di bronzo olimpica. E' un personaggio che ha costruito la sua fama con i successi e con le sue inpennate mentre tagliava il traguardo. Sicuramente possiamo affermare che se in Italia sono state vendute così tante hardtail Cannondale (prima Flash e ora F-Si), una parte del merito è anche suo. Quanti di voi l'hanno comprata pensando che se l'aveva usata "Fonzie" in Coppa del Mondo, doveva per forza essere una bici "cool"?

 

Bianchi Methanol CV 9.1 XX1

 

Ora Marco con il passaggio dal verde Cannondale al celeste Bianchi, salirà in sella alla Methanol Countervail, modello novità del catalogo 2017 della casa di Treviglio. L'investimento sul corridore sarà stato consistente, ovviamente con la speranza di vederlo protagonista nelle gare ma probabilmente la maggior attesa è a livello commerciale.

 

Nonostante il marchio Bianchi sia, per la maggior parte degli italiani, associato alla parola bicicletta, si spera di riuscire finalmente a sfondare sul mercato tricolore nel settore off road dove il brand fin'ora, nonostante i grossi investimenti sul team di Coppa del Mondo, ha avuto meno successi commerciali rispetto al reparto strada.

 

 

Molto dipenderà dai risultati che Fontana riuscirà ad ottenere sui campi di gara, perchè alla fine, è dalle competizioni che si può continuare ad alimentare il mito di "Fonzie".

 

Marco Aurelio Fontana

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