SPECIALIZED EPIC 2014 WORLD CUP VS MARATHON: LE PRIME IMPRESSIONI DI RIDING

In occasione della presentazione alla stampa Italiana della gamma 2014 abbiamo avuto modo di provare in esclusiva la nuova Epic sia in versione Marathon che Expert World Cup. Hanno due caratteri differenti.

Como: Nelle splendide alture sopra al lago, Specialized Italia ci ha messo a disposizione gran parte della gamma Mtb 2014 (link) insieme ad un percorso divertente e tecnico in grado di far emergere al meglio il carattere dei nuovi modelli. Noi di Pianetamountainbike abbiamo deciso di provare e concentrarci sulle due versioni della nuova Epic 29", la Marathon con geometria standard e la Expert World Cup con escusioni ridotte e geometrie più "hard" finalizzate alle competizioni Cross Country.

 

 

Per entrambe il setup iniziale è stato alquanto veloce: pressione gomme, pressione forcella e taratura dell'ammortizzatore tramite il comodo sistema AUTOSAG: si gonfia a pressione elevata, si sale in bici e premendo il pulsante apposito si fa uscire l'aria in eccesso (di serie per tutte le Epic 2014). Il nuova Brain con solo 4 scatti ci ha ulteriormente aiutato a trovare in breve tempo un primo setting già soddisfacente, cosa normalmente più laboriosa quando si ha a che fare con mountain bike full suspension.

 

Specialized Epic FSR Marathon Carbon 29

 

A parte le forme e il bellissimo design del nuovo telaio (in particolare nella zona ammortizzatore), le geometrie della nuova Specialized Epic Marathon (e degli altri modelli non World Cup) non hanno subito radicali modifiche rispetto al passato, stessi angoli (70,5° lo sterzo e 73,75° il piantone), stessa lunghezza del carro (448mm). E' stato invece allungato il piantone (10mm per la taglia M) e allungato circa 3mm l'orizzontale virtuale (quindi anche l'interasse della bici).

 

 

L'allestimento di alta gamma della Epic Marathon con gruppo Sram X0 2x10, ruote Roval Control Carbon ci hanno permesso di apprezzare in pieno questa nuova versione. Appena in sella il feeling è  quello al quale la Epic ci ha abituato, un mix perfetto tra comfort, resa in pedalata, trazione e facilità di conduzione, mettendo così difficilmente in crisi il biker.

 

Stabilità, trazione, superamento degli ostacoli sono il suo biglietto da visita. Importante finalmente l'inserimento del perno passante Qr15 all'anteriore, un aggiornamento che garantisce un incremento reale di precisione e solidità dell'avantreno. Una bici che fa della polivalenza la sua arma migliore, la Epic riesce a dare il meglio sia nella domenica della gara che nella tranquilla escursione, basta agire al volo nel "magico" pomello blu del Brain sia dell'ammortizzatore che della forcella.

 

Specialized Epic FSR Expert Carbon 29 World Cup

 

Con la versione World Cup della Epic, Specialized ha voluto estremizzare l'uso di questa full suspension circoscrivendolo alle competizioni Cross Country di breve/media durata: foderi bassi del carro accorciati di 10mm (quindi anche l'interasse della bici ridotto di conseguenza) e aumentati nella sezione (Mega Chainstays), escursione di entrambe le sospensioni ridotta da 100 a 95mm, angolo sterzo che passa da 70,5° a 71° (quindi forcella più verticale). Il tutto senza agire nel triangolo anteriore del telaio che resta lo stesso della standard.  Anche il Brain è stato tarato nativamente più hard in questa versione.

 


 

Il nostro tester Riccardo in sella alla Epic World Cup che ha una grafica non importata in Italia

 

 

La Specialized Epic FSR Expert World Cup è allestita con ruote Roval Control Carbon (le stesse della Marathon) e col nuovo gruppo 1x11 Sram X01.  

 

 

La Epic Expert World Cup importata in Italia ha questa colorazione: bianco/rosso/nero

 

Una volta in sella si avverte subito una certa differenza  di manovrabilità e risposta dell'avantreno rispetto alla sorella, sarà solo un'impressione? Partiamo e affrontiamo lo stesso anello. Dopo qualche tratto tecnico sia in salita che in discesa comincia ad emergere il carattere della Epic World Cup. Minor trazione della sorella (richiede più lavoro di corpo per superare i tratti più tecnici), minor stabilità alle alte andature, minor sensibilità del Brain posteriore che apre e chiude in maniera più netta.

 

La prima impressione è quella di una indole nervosetta e scontrosa.  A tutto ciò però si contrappone un' esplosività imbarazzante (risponde fulminea agli scatti) e una sconosciuta maneggevolezza: l'interasse -1cm e lo sterzo più verticale si fanno sentire bene nei passaggi lenti che richiedono precisione nell'inserimento.

 

 

Fotografia scattata da una GoPro installata sulla Epic che precedeva in nostro tester Riccardo

 

Più si forza e si esaspera l'andatura e più la Epic World Cup ripaga con un rendimento esagerato,  odiando quindi le mezze andature. Per quanto un test di due ore possa essere affidabile, secondo noi è la full più vicina al comportamento di una front, grazie alle geometrie, alla rigidità torsionale e alla risposta in pedalata.  (naturalmente nei tratti dove la full potrebbe essere superflua). Crediamo che per Specialized fosse proprio questo l'obbiettivo da raggiungere con la Epic World Cup e crediamo altresì che sia stato centrato. Merito di tutto ciò è naturalmente anche il Brain delle sospensioni, passare improvvisamente da una scalinata in discesa ad un rilancio su asfalto senza dover agire su nulla se non sul trigger del cambio posteriore è di una velocità e  comodità unica.    

 

Considerazioni finali

 

E' importante ricordare che è stato solo un primo test, una presa di contatto anche se la ghiotta possibilità di poter alternare nello stesso giorno le due versioni della nuova Epic ci ha dato la riprova  che le geometrie, almeno per Specialized, non sono dei semplici numeri inseriti in una tabella ma sono la base sulla quale lavorare per il carattere di una bici.

 

 

Si tratta di due mezzi dal carattere differente e ben marcato al quale il biker dovrà prestare attenzione durante la scelta. La versione standard della Epic con le sue prestazioni sempre al vertice difficilmente riuscirà a deludere qualcuno. Dall'altro canto però c'è la versione World Cup che richiede di più, più preparazione, più tecnica più resistenza ma che riesce a dare qualcosa in più in rendimento puro non facendo mai rimpiangere l'utilizzo della front.    

 

 

Info www.specialized.com

 

 

 

 

 

 

 

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