L'Explosion di Titici, un concentrato di tecnologia davvero unico

100% made in Italy, il nuovo telaio si presenta innovativo grazie all' AVH (anti vibration hole). Come tutta la produzione di Titici, dedicata al mondo delle competizioni, anche questo nuovo telaio lo vedremo in gara. Sarà una delle mtb che userà il Titici LGL Pro team.

Potrebbe essere un anno magico per TITICI Energy Bike, che grazie alla propria esperienza nel campo della mountain bike, in particolare con le 29 pollici, si sta affermando come uno dei marchi emergenti degli ultimi anni. Dalla sede di Castelnuovo d’Asola (MN), vengono sfornate novità a raffica, e dopo aver presentato nei mesi scorsi la prima 27,5’’ di casa TITICI, ora il titolare Matteo Pedrazzani ci illustra la Xplosion, il concentrato di tecnologia che, insieme ad altri modelli, verrà messo a disposizione per il Team ufficiale, il TITICI LGL Pro Team di Castiglione delle Stiviere (MN), squadra che tra i suoi assi schiera le campionesse italiane marathon in carica Lisa Bacchiavini e Francesca Bugnone, oltre a Mattia Longa ed il russo Anton Sintsov.

 

Cosa rende unico questo telaio? “L’unicità dei telaio– ci spiega Pedrazzani -  “è un aspetto che il brand mantovano vuole difendere a denti stretti. Sarebbe molto più facile economicamente sposare la “causa cinese”: scegliere un telaio, importarlo, applicare gli adesivi e ri-venderlo, ma questo non è sinonimo di unicità. Ogni telaio prodotto in TITICI viene personalizzato secondo le esigenze del cliente. Siano esse esigenze estetiche o esigenze tecniche, ma l’importante è che il telaio sia costruito attorno all’atleta come si fa per un abito su misura”.

 

Questa volontà porta su una strada  decisamente più impegnativa. Mantenere una produzione totalmente Italiana, cercare soluzioni innovative e vivere a stretto contatto con il mondo dell’agonismo sono scelte che non tutti i marchi di bici condividono, ma in TITICI la passione è tanta ed è proprio questa passione che  rende ogni telaio unico”.

 

Tra l’altro TITICI è stata una delle prime aziende a credere nelle mountain bike con le ruote “maggiorate”. “Si, nel 2007 TITICI realizzava il primo telaio da 29” in carbonio, un progetto in cui pochi credevano, ma è proprio  grazie a quel primo prototipo che il nostro brand ha potuto iniziare l’avventura nelle 29 pollici, maturando anno per anno, lavorando sulle geometrie per arrivare in questa stagione 2012 a produrre ben 4 telai per ruote maggiorate ed una esperienza che ben pochi altri marchi (italiani) hanno maturato”.

 

E uno di questi telai è proprio l’Xplosion, che rappresenta sicuramente l’apice della produzione di TITICI. Un telaio che presenta alcune novità inedite nel mondo dei telai. La caratteristica che non può non far sgranare gli occhi è però quella strana apertura sul tubo orizzontale. Di cosa si tratta? “Quello strano buco (hole in inglese) posizionato nel centro del tubo orizzontale” – continua Matteo – “ha un nome, “AVH”, acronimo di “Anti Vibration Hole” (fig. 1A). Nelle 29” uno degli aspetti più importanti è la reattività del telaio, e grazie alle due lamine orizzontali che si creano per formare l’asola, il tubo guadagna una rigidità orizzontale notevole, ma nello stesso tempo riesce a smorzare le vibrazioni verticali che arrivano dallo sterzo. Una soluzione che porta alla piacevole sensazione di una grande precisione di guida”.

 

Il “buco/hole” è senza dubbio l’invenzione più evidente di questo modello, ma non è l’unica soluzione trovata per venire incontro ai diversi comportamenti tra 29’’ e 26’’. Forse meno appariscente, ma sicuramente fondamentale è il nuovo tubo obliquo. “Da sempre questo tubo rappresenta, insieme al carro inferiore, l’asse portante del telaio perché ne determina la reattività finale della bicicletta. Questo è il tubo sul quale TITICI ha voluto lavorare ed investire in ricerca e sviluppo per migliorare la perfomance delle 29””.

 

Da dove parte questa considerazione, ce lo spiega ancora Matteo: “Si parte da una esigenza tecnica rilevante: sui telai da 29”, a differenza dei telai da 26”, il tubo sterzo è richiesto molto basso (90/105 mm) per non compromettere la differenza sella/manubrio. In fase di assemblaggio del telaio ciò crea un problema, perché nei pochi centimetri di tubo sterzo bisogna far alloggiare il tubo obliquo ed il tubo orizzontale con la conseguente necessità di doverli tagliare per ridurne le sezioni ed a seguire la de - strutturalizzazione del tubo stesso. Una lavorazione che sicuramente non aumenterebbe la rigidità torsionale”.

 

Da qui la novità in casa TITICI: aumentare notevolmente la sezione verticale del tubo obliquo in modo che l’intera altezza del tubo sterzo potesse esserne contenuta (figura 1/C). Il tubo orizzontale poi, viene fasciato direttamente sul tubo obliquo (figura 1/B). Questo sistema, chiamato “FIX2TUBE” rende l’assieme sterzo / obliquo / orizzontale un corpo unico molto strutturato e molto rigido”.

Novità terminate? Macchè! “La soluzione del “FIX2TUBE” (figura 2/A)non è l’unica peculiarità di questo tubo obliquo, poichè anche l’ISS (Integrated Stability System) continua ad essere utilizzato. L’ISS è una tecnologia TITICI introdotta già nel 2006 con il progetto Fielty PRO: si tratta della fusione della scatola movimento con il tubo obliquo. Una aggiunta di stabilità perché viene eliminata la fase di fasciatura della scatola movimento, che infatti nasce già con il tubo obliquo. Lo stampo per realizzare questo tubo (figura 2/B) è realizzato in Ergal, materiale che sopporta alte temperature e alte pressioni”.

Ma sono anche i piccoli dettagli a rendere il telaio Xplosion un’autentica “macchina da guerra”, come il perno passante alla ruota posteriore, un carro interamente full-carbon, la pinza freno post-mount contenuta all’interno del fodero orizzontale, ed il tubo sella sagomato per avere una “luce” maggiore tra la ruota posteriore ed il tubo stesso.

 

Peso finale del telaio? “Circa 1.200/1250 gr, un peso considerato “normale” nel panorama dei telai da 29” ma anche questo aspetto è dettato da una esperienza sui campi gara. Ormai è dimostrato che la bici da 29” permette un generale miglioramento delle performance (a patto che da un punto di vista tecnico/geometrico la bici sia fatta bene); vuoi perché in discesa offre più stabilità, vuoi che in salita hai un grip maggiore, vuoi perché sul piano “vola” meglio, vuoi perché nel tecnico ti aiuta, ma la velocità, in generale, aumenta. Questo comporta che il telaio subisce dei carichi e delle tensioni maggiori ai quali bisogna rispondere con un telaio più strutturato che contrasti le forze impresse su si esso”.

 

Costo finale del telaio al pubblico è di € 2.290,00, e come ci tiene a precisare Matteo Pedrazzaniè costruito su misura (oltre che con le taglie standard) senza maggiorazione di prezzo”. La colorazione proposta in foto è la versione “elegance” dove è forte il gioco tono su tono del carbonio opaco ed il nero lucido, ma, come per le misure, anche il colore può essere personalizzabile, per rendere il vostro telaio davvero unico.

Info www.titici.com

 

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