Dopo aver aggiornato completamente le sue cartucce nel 2024, Fox ha presentato l'ultima versione della sua forcella da mtb trail per eccellenza: la FOX 36 2026.
La regina dell'all-mountain si presenta con foderi, pompanti e componenti interni completamente riprogettati, con l'obiettivo dichiarato di aumentare la precisione di guida e la fluidità di funzionamento, mantenendo però una struttura leggera e adatta a un utilizzo trail aggressivo, bilanciando salita e discesa.
La forcella mantiene i suoi classici steli da 36 mm ed escursione tra 140 e 160 mm, ma ora offre sensazioni e feedback molto più vicini alla sorella maggiore 38. Una forcella più performante, ma non più semplice.
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BELLA DA VEDERE, MA NON SOLO...
Il primo impatto con la FOX 36 2026 è visivo: l'archetto e i foderi inferiore sono stati completamente ridisegnati e rendono immediatamente riconoscibile la versione 2026.
Le modifiche però non sono solo estetiche, ma puntano a una maggiore rigidità torsionale, che secondo FOX è stata incrementata del 20% rispetto alla versione precedente, cosa che poi si sente direttamente sui sentieri. Un risultato notevole, raggiunto senza aumentare il peso complessivo, che nella versione da 29" con escursione da 160 mm e cartuccia GRIP X2 si attesta sui 2.133 grammi.
A livello strutturale cambia anche la disposizione delle boccole interne, che ora offrono un'area di sovrapposizione aumentata di ben 30 mm. Questo intervento riduce il gioco e le flessioni laterali in fase di carico, migliorando la fluidità di scorrimento della forcella e la sua reattività nei passaggi più ruvidi. Si tratta di un'evoluzione coerente con l'approccio sempre più gravity-oriented che stanno assumendo molte trail bike moderne.
Il cuore della nuova FOX 36 è però l'idraulica FLOAT EVOL, ripensata per ridurre l'attrito e lavorare meglio soprattutto sotto carichi elevati. La novità principale qui sta nell'introduzione di tre anelli in gomma che disaccoppiano il corpo molla dagli steli, permettendo un leggero movimento all'interno dei foderi. Questa soluzione porta a un funzionamento più libero e morbido, soprattutto nei primi centimetri di corsa, ma anche a una risposta più progressiva e prevedibile nel mid-stroke.
Guardando più da vicino, si notano anche i nuovi bypass channel, ora spostati nella parte interna dei foderi. Un piccolo dettaglio che però migliora la protezione da flessioni e impatti, garantendo al tempo stesso la corretta redistribuzione dell'olio interno durante le fasi di compressione. Anche i pulsanti di sfiato aria sono stati aggiornati: restano nella stessa posizione, ma ora sono molto più piccoli e meno esposti a eventuali urti.
COME SI COMPORTA DAVVERO SUL TRAIL?
Abbiamo avuto la possibilità di testare la nuova FOX 36 Factory 2026 equipaggiata con cartuccia GRIP X2 sulla nostra Scor 4060 Franciacorta Rosè, per alcuni, alternando trail veloci e flow, come quelli del Bikepark di Paganella, a sentieri più tecnici, soprattutto l'abbiamo usta sui sentieri di casa quelli che conosciamo pietra per pietra. Questo ci ha permesso di valutarla in condizioni molto diverse: terreno loose, radici umide, sassi mobili e anche più di qualche giornata fangosa.
Appena montata e settata seguendo le pressioni e i click consigliati dai ragazzi di Raicam, distributore FOX per l'Italia, la sensazione iniziale è stata quella di una forcella più diretta e più comunicativa. Già nei primi metri in discesa si percepisce una maggiore precisione dello sterzo, che si traduce in un feeling molto più netto nelle curve veloci o nei cambi di direzione secchi. Dove la vecchia 36 tendeva ad "ammorbidire" i feedback del terreno - a volte un bene, a volte un limite - la nuova ti restituisce tutto, in tempo reale.
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In particolare, la rigidità laterale aumentata si sente soprattutto nelle situazioni in cui si carica tanto l'anteriore: curve strette in contropendenza, compressioni veloci, staccate a ruota dritta su fondi sconnessi. In questi frangenti la Fox 36 2026 resta composta, senza flessioni percepibili tra steli e foderi, e trasmette una sensazione di solidità che prima apparteneva solo alla Fox 38.
Il comportamento sul mid-stroke - la zona centrale della corsa della forcella, quella più usata nella guida reale - è uno degli aspetti che sono stati migliorati. Mantiene sostegno e controllo, soprattutto in sequenze di bumps o quando si entra forte in una compressione. Questo si traduce in maggiore stabilità generale e un maggiore invito a spingere e a "pompare" il trail senza paura che la forcella si sieda o risponda in ritardo. Questa è una cosa che va tenuta bene a mente, la nuova Fox 36 richiede una guida nettamente più attiva, una guida più moderna come chiedono tante bici di ultima generazione.
Nel tecnico lento, la Fox 36 si comporta bene, ma emerge anche il suo carattere più deciso: non è una forcella che perdona distrazioni o passaggi non decisi. Serve guidarla con attenzione e decisione, perché la maggiore precisione comporta anche una trasmissione più diretta degli errori. Dove prima una linea sbagliata veniva smorzata dalla flessibilità del front-end, ora si sente subito la correzione necessaria. Alcuni rider potrebbero percepirlo come un limite in condizioni molto viscide o se non si è abituati a forcelle molto "oneste" nel feedback.
Nei salti e nei drop medi la forcella si è dimostrata molto prevedibile: nessun "fondo corsa a sorpresa", nessuna sensazione di instabilità in fase di volo o atterraggio. Anche atterrando piatti o leggermente storti, il ritorno è controllato, fluido e mai troppo brusco. Lo stesso vale in fase di frenata: l'avantreno resta in linea, ben saldo, e anche nei tratti rocciosi in discesa il manubrio non scappa o vibra in modo eccessivo.
Uno degli aspetti più piacevoli è stata la riduzione dell'attrito percepito: la nuova molla FLOAT EVOL Compliant e le nuove boccole permettono uno scorrimento fluido anche nelle prime fasi di corsa. Nei trail con molte radici o piccoli ostacoli ripetuti, la forcella riesce ad "ammorbidire" il terreno senza necessità di settarla ultra-morbida. È un equilibrio difficile da trovare, ma FOX sembra esserci riuscita: sensibilità iniziale alta, ma senza sacrificare sostegno e controllo al centro della corsa.
Infine, una nota sulle lunghe uscite: dopo 3 o 4 ore di riding aggressivo, la FOX 36 2026 non mostra segni di surriscaldamento, perdita di sensibilità o variazione del comportamento. L'olio resta al suo posto, i bypass channel fanno il loro lavoro e la risposta della forcella rimane costante. Anche questo è un segnale di un progetto maturo e ben calibrato.
QUANTO PESA LA NUOVA FOX 36?
Il peso è uno degli elementi chiave di questo aggiornamento. La FOX 36 2026 Factory con cartuccia GRIP X2, ruota da 29" e corsa da 160 mm pesa 2.133 grammi, solo pochi grammi in più rispetto al modello precedente. È un dato che sorprende, considerando l'aumento di rigidità e le novità tecniche introdotte.
Ma il confronto più interessante è con la FOX 38: la nuova 36 è circa 200 grammi più leggera, un dettaglio che può fare la differenza su bici da trail ed enduro moderno, dove il peso totale tende ormai a salire per via di reggisella lunghi, gomme robuste e sospensioni a molla. Avere una forcella più leggera all'anteriore permette di migliorare il bilanciamento e mantenere agilità e precisione nei tratti guidati.
QUANTO COSTA?
Il prezzo della nuova FOX 36 2026 Factory con GRIP X2 si attesta a 1.609 €. Sono disponibili escursioni da 140, 150 e 160 mm, con versioni per ruote 27.5" e 29". Il rake della versione 29" resta fissato a 44 mm, mentre il supporto freno è un post-mount da 200 mm, compatibile con dischi fino a 230 mm.
QUALCHE DETTAGLIO DA MIGLIORARE
Se c'è un aspetto ancora da sistemare, riguarda il passaggio del tubo freno. Anche sulla nuova FOX 36, come già osservato sulla 34 SL, il tubo tende a sfregare sulla vernice dell'archetto, lasciando segni visibili nel tempo. È un difetto minore, ma che su una forcella top di gamma ci si aspetterebbe fosse già risolto.
A CHI È CONSIGLIATA LA FOX 36 2026?
La nuova FOX 36 2026 si rivolge a un pubblico ben definito, che cerca in una forcella da trail non solo comfort e sensibilità, ma anche precisione, supporto e capacità di gestire sentieri tecnici a velocità elevate. Non è una forcella pensata per chi ama "dimenticarsi" delle sospensioni: va guidata con decisione, perché restituisce molto in termini di controllo, ma non addolcisce gli input come una forcella più flessibile.
È più precisa, più solida e più fluida che mai, e si comporta sempre più come una 38, ma con più agilità e meno peso. Richiede una guida attiva e decisa, ma premia chi spinge forte con supporto, controllo e sensibilità.
È l'ideale per rider di livello intermedio-avanzato, che vogliono una forcella in grado di avvicinarsi al comportamento di una 38, ma con meno peso sull'avantreno e una maggiore agilità nei tratti più guidati. Perfetta per chi pedala trail bike moderne con geometrie aggressive e non ha paura di spingere forte anche in discesa, o per chi fa giri lunghi con tante risalite ma non vuole rinunciare alla prestazione nelle sezioni gravity. La FOX 36 2026 non è una forcella per tutti, ma per chi sa davvero sfruttarla.
Meno adatta, invece, a chi privilegia la comodità assoluta o la guida più "passiva", in quei casi, la nuova 36 SL potrebbe essere un'opzione più equilibrata, con meno rigidità e più facilità di utilizzo.
Per informazioni: ridefox.com