Il fatto che atleti come i gemelli Braidot, Anna Oberparleiter, Serena Calvetti, il Team Torpado Gabogas e lo squalo di Messina lo indossano, vuol dire che stiamo parlando di un casco che non scherza; infatti Rudy Project ha investito tutte le sue risorse in questo casco pieno di tecnologie all'avanguardia.
Massima sicurezza, comfort senza pari e performance estreme sono solo tre delle caratteristiche che contraddistinguono il nuovo Rudy Project Racemaster. Ma guardiamolo più in dettaglio.
Oltre al casco, cosa troviamo nella confezione
Il casco Racemaster arriva con una visiera molto compatta rimovibile, delle imbottiture di ricambio e un'imbottitura frontale che ha integrato un'utile retina anti insetti. Per le giornate più calde o senza insetti, sono comprese anche le imbottiture frontali senza retina. Il tutto può essere trasportato comodamente in una comoda sacca.
Sicurezza
Parlando delle tecnologie impiegate nel Racemaster, una delle principali novità è la struttura Hexocrush che viene utilizzata nella realizzazione della calotta. Hexocrush è una tecnologia sviluppata da Rudy Project e prevede l'utilizzo di due schiume con densità diversa che grazie ad una struttura esagonale garantiscono un maggiore assorbimento dell'urto e allo stesso tempo maggiore robustezza della calotta in caso di caduta. Le forze vengono scaricate radialmente e lateralmente riducendo al minimo la pressione del colpo preso.
Il Racemaster è anche disponibile con calotta MIPS (Multi-directional Impact Protection System), che simula il liquido cerebrospinale e riduce ulteriormente la forza agente sulla testa in caso di caduta. In poche parole, questa interfaccia riduce grazie ad una calotta a basso attrito le forze rotazionali tra casco e testa. La calotta MIPS è però disponibile solo con le colorazioni nero o bianco opaco stealth.
Per l'utilizzo serale o notturno ci è piaciuto che sono stati incorporati elementi rifrangenti sia sui lacci che sul codino posteriore, in modo da essere sempre ben visibili per gli automobilisti.
Elementi rifrangenti (di colore bianco in foto) per l'utilizzo notturno.
Il comfort e la scoperta del "Garage eyewear dock"
Parlando invece delle caratteristiche rivolte più al comfort che alla sicurezza, quella che più ci è piaciuta del Rudy Project Racemaster è il "Garage Eyewear Dock". Come si capisce già dal nome, questa soluzione, cerca di risolvere un problema che noi biker spesso riscontriamo durante le nostre uscite: dove metto gli occhiali quando non li uso? Invece di dover fare acrobazie sui trail per riuscire ad infilare gli occhiali nei fori del casco (e rischiare di perderli), Rudy Project ha pensato bene a semplificarci la vita con una serie di fori e agganci semplici ma ben studiati sul retro del casco.
Infatti con un po' di pratica, siamo sempre riusciti a bloccare senza troppe difficoltà i nostri occhiali Fotonyk che Rudy Project ci aveva fornito in un test precedente. Lì abbiamo così protetti anche da rami e sporco. Mentre gli occhiali Fotonyk entrano senza problemi, purtroppo gli occhiali di terze parti non sempre ci stanno. Peccato, perché non tutti usano casco e occhiali dello stesso brand.
Grazie ai Divider Pro, i lacci, rispetto a molti altri caschi, restano molto compatti ed aderenti al viso e anche con le cuffiette non disturbano in alcun modo. L'imbottitura frontale che copre l'intera larghezza della fronte evita che fastidiose gocce di sudore scendano negli occhi.
Come veste?
Le regolazioni sono molto semplici e utili. Sul retro troviamo il sistema per stringere o allargare il casco. La fascia posteriore (RSR 9 Retention System) permette di alzare o abbassare il Racemaster in base alle proprie preferenze.
Si tratta esclusivamente di trovare il giusto compromesso, infatti abbassandolo, il casco avvolge meglio la testa, ma tende ad interferire con orecchie e occhiali. Una volta trovata la regolazione ottimale, il Racemaster (nel vero senso della parola) non vi uscirà più dalla testa.
La ventilazione
Il casco Racemaster presenta 16 fori molto ampi per l'aerazione. La parte anteriore dei fori è protetta dal retino anti-insetti, mentre sopra, dietro e sul lato i fori sono aperti, ma anche se utilizzato con il retino anti-insetti non è mai risultato troppo caldo. Volendo, d'estate si può comunque optare per le imbottiture frontali senza retina.
Per sfruttare al massimo il flusso d'aria, i fori sono stati appositamente studiati per far entrare l'aria dai fori frontali ed uscire da quelli posteriori senza interruzione, garantendo così un'areazione ottimale.
Le varianti
Le varianti disponibili sono sette:
- Nero Stealth opaco 229 euro, con MIPS 279 euro.
- Bianco Stealth opaco 229 euro, con MIPS 279 euro.
- Rosso titanio 229 euro.
- Gold Velvet 279 euro.
- Giallo Fluo opaco 229 euro.
Ognuna di queste varianti è disponibili in taglia S/M (54-58 cm) e L (59-61 cm). I ricambi disponibili sono: visiera (nera, bianca, grigia), i due sistemi di chiusura e la piccola borsa porta casco.
Quanto pesa
Il nostro esemplare senza MIPS, in taglia S-M (54-58 cm), con la retina anti-insetti montata, pesa 288 g (270 g dichiarati dal produttore).
Conclusioni
Il casco Racemaster nel complesso ci è piaciuto. Il design, per quanto possa essere un fattore soggettivo, è innegabilmente particolare. La colorazione giallo fluo opaca e il codino posteriore gli danno un tocco molto racing e l'attenzione ai dettagli è molto alta. Sono piccolezze come i punti di aggancio della visiera, invisibili con visiera smontata, a far la differenza.
Un aspetto da considerare prima dell'acquisto di questa colorazione fluo è che tende a sbiadirsi molto più in fretta dei colori normali. E' un problema risaputo e non è un problema di Rudy Project in particolare, ma bensì di qualunque produttore che offre colorazioni fluorescenti. Il casco viene infatti fornito con allegato un cartoncino che ci informa che il casco potrebbe sbiadirsi con un prolungato utilizzo sotto i raggi del sole.