L'assemblaggio delle ruote da mountain bike e la loro raggiatura è un processo fondamentale e meticoloso, che richiede precisione e attenzione ai dettagli.
Questo articolo, realizzato in collaborazione con i wheelbuilder di Graf Works & Co. e Duke Racing Wheels vi guiderà attraverso le fasi essenziali dell'assemblaggio delle ruote, con un focus particolare sui cerchi in carbonio, i Lucky Jack HD di cui troverete il test qui su PianetaMTB.it, e l'uso di mozzi Straight Pull, che semplificano notevolmente il processo.
Il punto di partenza per l'assemblaggio delle ruote è la preparazione del mozzo. Si posiziona il mozzo nel supporto centrale dello stand, rendendo il lavoro più pulito e sicuro.
Successivamente, si prende il cerchio posteriore, che in questo caso è un modello Lucky Jack Heavy Duty con un canale differenziato di 28 mm posteriore e 30 anteriore. Questo design più robusto offre maggiore spazio tra i nipless e la parte finale del cerchio, compensando la tensione necessaria.
Una volta posizionati mozzo e cerchio, si preparano i raggi. In questa configurazione, tutti i raggi hanno la stessa lunghezza, ma ciò può variare a seconda del mozzo e del cerchio utilizzati.
I nipless vengono messi a portata di mano, pronti per la fase di assemblaggio. Per motivi di pulizia, si lavora prima sul mozzo, inserendo i raggi nei fori superiori e poi in quelli inferiori, creando un incrocio corretto: ogni raggio incrocia tre raggi, passando sotto i primi due e sopra il terzo.
Completata questa fase, si posiziona il cerchio. Si sceglie una posizione di partenza, solitamente utilizzando la valvola come riferimento, per facilitare la manutenzione futura. I raggi vengono collegati al cerchio uno alla volta, rispettando il pattern predefinito, alternando i lati Drive Side e non Drive Side.
Una volta che tutti i raggi sono collegati, si posiziona la ruota sullo stand e si procede con la fase di pretensionamento. Si porta la tensione dei raggi a un punto zero.
Durante questa fase, si verifica che la ruota sia sufficientemente centrata e tensionata. Si esegue una serie di giri di tensionamento, avvicinandosi gradualmente alla tensione desiderata, in questo caso 110 kg per raggio. Durante il processo, si esegue la fase di stressatura manuale per assestare le componenti, verificando che non ci siano scompensi significativi.
Il controllo finale include l'uso di comparatori per misurare la radialità e la centralità della ruota. La verifica della radialità mostra se ci sono variazioni significative, che devono rientrare negli standard di qualità. Per la centralità, si identifica e corregge qualsiasi deviazione, regolando la tensione dei raggi problematici.
Infine, si verifica la campanatura della ruota per assicurarsi che sia centrata nel telaio. Se necessario, si apportano ulteriori correzioni.
Dopo una fase finale di stressatura, la ruota è pronta per l'uso.
Questo processo dettagliato garantisce che ogni ruota assemblata sia di alta qualità, pronta per offrire prestazioni eccellenti e durature.