Questo weekend inizia la Coppa del Mondo di DH e in questi giorni si stanno vedendo tutti i setup da gara dei vari rider, ma ce n'è uno che ha attirato l'attenzione della nostra redazione, ma non solo diremmo di tutti i giornalisti mondiali: quello di Loic Bruni.
©Michal Cerveny
Sulla bici da DH di Specialized, che già di per sé è un prototipo non disponibile al pubblico, è comparso un prototipo di leva e pinza freni senza nessun logo. Magura, lo sponsor storico del team Specialized Racing da questo 2025 non è più al fianco di Bruni e Finn Iles, ma quindi che freni sta usando l'ex campione del mondo?
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UN PRESTANOME LEGATO A OHLINS?
I dettagli sullo sponsor che produce i freni di Bruni sono pochi, sul sito ufficiale del team Specialized Racing, nella lista degli sponsor viene riportato come brake supplier, ossia fornitore di freni, un misterioso "project black" che non corrisponde a nessun brand di impianti frenanti: un prestanome per mascherare la vera identità del marchio. Le cose si fanno intricate.
Non compare neanche Magura, segno evidente che le due realtà non collaborano più insieme. Nella schermata dedicata agli sponsor si legge elencato Ohlins e immediatamente dopo Project Black, quasi a rappresentare una connessione, che infatti potrebbe proprio esserci.
OHLINS È STATA ACQUISITA DA BREMBO
Il dettaglio chiave starebbe esattamente in questo asset, Ohlins è un'azienda svedese che realizza sospensioni, ma nel 2024 è stata acquisita dal colosso dell'automotive Brembo che realizza proprio impianti frenanti.
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Brembo, come nome, fa brillare gli occhi di tutti gli appassionati di motorsport nel quale rappresenta un riferimento, mentre risulterà meno conosciuta agli appassionati puristi di mtb e ciclismo.
BREMBO TORNA NELLA MTB?
Se realmente fossero dei freni Brembo sarebbe il primo passo per il secondo tentativo dell'azienda italiana di Curno di entrare nel mondo della MTB. Brembo infatti ci aveva già provato nel 2005.
Si trattava di un impianto frenante dedicato al mondo downhill e freeride che non prese molto piede, anche a causa del prezzo davvero elevato, tra gli 800 e i 1000 euro per l'impianto completo (parliamo di 20 anni fa).
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Questa volta però la collaborazione con il team più "tecnologico" di tutta la Coppa del Mondo Downhill potrebbe portare a risultati ben diversi, ma forse non a prezzi diversi.
COM'È FATTO ORA?
Dalle foto che per ora sono comparse sui social non si riconoscono grandi dettagli riconducibili a Brembo.
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Il corpo leva e quello pinza sono molto abbozzati nelle forme, sul pompante si vede un voluminoso serbatoio olio con un corpo pinza chiaramente a 4 pistoni in grezzo argento satinato, indizio di una lavorazione al CNC e un pompante in finitura bronzea con una leva nera che potrebbe già essere in carbonio.
Terremo gli occhi aperti e magari in Val di Sole cercheremo di vederli più da vicino... rimanete sintonizzati.