Aritmia, non solo Cink anche il calciatore Khedira. Il caso di Mauro Giovanetti che l'ha risolto

Il 3 gennaio vi avevamo raccontato la storia del top rider della Repubblica Ceca Ondrey Cink che era stato operato da un noto cardiologo con l'obiettivo di trovare una spiegazione all'aritmia che l'aveva costretto ad un improvviso stop durante la prova di Coppa del Mondo corsa a Vallnord. Purtroppo non erano state riscontrate anomalie e lui è rimasto con il dubbio: perché mi è venuta quell'aritmia?

 

 

Il post che avevamo messo su Facebook ci aveva aperto gli occhi, vi sono amatori hanno avuto lo stesso problema. Uno di questi è Mauro Giovanetti, un Master 4 della provincia di Trento che pedala forte. Lui come Ondrej non ha risolto il problema con la prima operazione però ha risolto tutto con un secondo intervento.

 

 

Quando hai scoperto di avere una aritmia?
Nel 2012 durante una visita sportiva, il medico che da anni mi seguiva, si era accorto di uno sbalzo anomalo di battiti, con picchi anche oltre 230 battiti. Io non mi ero mai preoccupato più di tanto, perché non sentivo nessun fastidio.

 

Cosa hai fatto per risolvere il problema?

Il mio medico sportivo mi aveva mandato da un cardiologo specialista di questo problema. Lui mi aveva proposto subito uno studio fisiologico con ablazione, un'operazione abbastanza fastidiosa, perché va fatta completamente svegli, della durata di almeno 4-5 ore, durante l'operazione ti vengono date delle scariche elettriche e iniezioni di adrenalina per far uscire la tachicardia. 

 

Praticamente devono scoprire dove si trova: con una ablazione, che consiste nel bruciare, tramite elettrodi direttamente sul cuore e cercare di eliminare la tachicardia. È un intervento molto doloroso. Il dottore mi aveva sempre detto che non ci sarebbero state controindicazione e avrei potuto 'tornare come prima'.

 

 

Come era andato l'intervento?

Dopo un paio di mesi dall'operazione, purtroppo, la tachicardia si era ripresentata, e nell'ottobre del 2015 avevo ripetuto l'operazione. A tutt'oggi non ho più avuto nessun caso di tachicardia, non prendo nessun farmaco e ho corso tantissime gare. Il dottore mi ha sempre detto che il mio cuore era sano e sportivo e questi casi capitano a molti atleti, ma a non tutti si riesce a risolvere il problema: bisogna vedere caso per caso.

 

 

Mauro a che livello gareggi?

Negli ultimi anni ho corso qualsiasi tipo di gare, sia in bici da corsa che mountain bike, sia marathon che cross-country e fino ad ora non ho avuto più nessun problema: ho vinto due volte la Dolomiti Superbike (primo M3), la Rocky Mountain Ronda Estrema (primo M4), negli ultimi due anni ho vinto il Trentino MTB (M3, M4) e sono arrivato secondo anche alla granfondo Strade Bianche (M3). 

 

 

Problemi simili li hanno avuti in passato diversi sportivi. Nel 2017 avevamo scritto "Anna Szafraniek dal sogno Rio 2016 al dramma che le ha cambiato la vita, la biker polacca ha dovuto cessare l'attività dopo 4 interventi, i professionisti Robert Gesink, Kilian Frankiny, Raimondas Navardausaks (Bahrein Merida), Giulio Ciccone (Bardiani CSF), i calciatori della Juventus Stephan Lichtsteiner e Sami Khedira.

 

 

Noi non siamo medici, quindi non sappiamo se effettivamente Ondrej e Mauro hanno avuto lo stesso problema, quello di cui però siamo certi è che Giovanetti dopo il secondo intervento è ritornato a correre mentre Cink continua a pedalare non sapendo ancora perchè ha avuto l'aritmia (233 battiti) in Coppa del Mondo.

 


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