10 domande a Martina Berta. Ben tornata in Italia!

Dopo aver corso per due anni in Francia con un top team di Coppa del Mondo quest'anno è tornata ad indossare la divisa di una formazione Italiana, il team Torpado Ursus.

Dopo l'esperienza in Francia con il team KMC Ekoi SR Suntour Martina Berta, la quasi 21enne (25-3-98) che vive in Valle d'Aosta, quest'anno ritorna a correre in Italia e lo farà con la divisa del team Torpado Ursus, la squadra di Gerhard Kerschbaumer. Ci è sembrato il momento giusto per farle una bella intervista.

 

Martina Berta - Torpado Ursus

 

1. Spiegaci un po' com'è arrivato questo ingaggio in Torpado? Quando ti hanno contattato?

 

Con Mauro Bettin ci conosciamo da due anni, l'anno scorso ci sentivamo di tanto in tanto durante la stagione. A fine stagione 2018 il Team KMC mi ha detto che ci sarebbero stati grossi cambiamenti e che l'attenzione di alcuni sponsor sarebbe stata rivolta prevalentemente agli Elite; quindi mi sono sentita con Mauro, e abbiamo trovato subito un accordo.


2. Da junior hai vinto tanto mentre nei primi 2 anni da under non sono arrivati grandi risultati. Qual'è stato l'impatto tra le under 23 correndo subito per un top team francese che partecipa alla Coppa del Mondo?

 

Sicuramente l'impatto tra le Under 23 non è stato dei più facili, ma non ho mai pensato che questo fosse dovuto al fatto di essere in un top team. Mi sono trovata bene nel Team KMC; con loro ho imparato veramente tanto, sia dal punto di vista atletico che da quello umano. Ho avuto l'opportunità di osservare grandi atleti quali sono Sarrou, Koretzky o la Last e penso che solo osservando i più forti si possa migliorare.

 

 

3. Credi che il rientro in Italia con una squadra come Torpado Ursus possa farti trovare la tua migliore forma e motivazione?

 

La motivazione è sicuramente il primo step per ritrovare la forma migliore.


4. Da questo primo approccio con la nuova squadra cosa cambia per te rispetto al Team KMC?

 

La cosa che cambia maggiormente è la lingua; nel Team KMC si parlava francese, in Torpado parlano principalmente Veneto (mi toccherà impararlo), alternandolo all'italiano ahaah.. A parte gli scherzi, a metà dicembre abbiamo fatto una sorta di stage da Gerhard; siamo andati a fare sci alpinismo tutti assieme, e abbiamo programmato la stagione. Mi sono trovata bene con tutti, siamo un bel gruppo. Infine Bettin mi segue un po' più da vicino, e ci vediamo più spesso con tutta la squadra, cosa molto positiva.

 

Martina Berta - Torpado Ursus


5. Hai cambiato squadra, questo significa cha cambierai anche tipologia di preparazione o manterrai quella dello scorso anno?

 

Il mio preparatore è sempre Claudio Cucinotta, per cui a grandi linee la preparazione è simile. Per quanto riguarda il lavoro in palestra, sono affiancata anche da Cesare Sartore, un preparatore atletico delle mie parti, che quindi può seguirmi più da vicino.

 

6. Raccontaci un po' la tua settimana tipo di allenamento.


In una settimana di allenamento tipo nel mese di gennaio include:

 

- due giorni di Palestra,

- 1 giorno di riposo,

- 1 giorno di tecnica in MTB (se con mio fratello è meglio ahah..),

- 1 giorno di lungo in MTB o strada,

- i restanti due giorni sono di attività alternative come sci alpinismo o sci di fondo.

 

Ovviamente in base alla stanchezza, al meteo o altri fattori, il programma viene adattato ogni settimana.

 

 

7. Hai già provato la bici nuova? Quale utilizzerai e come ti sei trovata?

 

La bici che utilizzerò maggiormente durante la stagione sarà la Torpado Matador X, la full. È una bici con geometrie molto moderne; è molto rigida, e questa è una delle cose che apprezzo maggiormente siccome mi piacciono molto le bici reattive. Il carro posteriore corto confluisce una rigidità fondamentale alla bici per i rilanci, i pezzi di salita e maneggevolezza in discesa.


8. Sarete una squadra piccola, ma tutti grandi promesse per il futuro. Cosa vorresti imparare dai tuoi compagni di squadra e cosa pensi di poter insegnare tu a loro?


Ci sono tante cose che penso di dover imparare da loro, per cui non saprei da dove iniziare. Gerri è il "capitano", ha un talento pazzesco e sa dove vuole arrivare; mi ha già dato molti consigli. Lui si conosce molto bene e si sa gestire da solo praticamente; è molto umile, bada ai fatti e non alle parole, e ha saputo rialzarsi dopo qualche anno più difficile. Lo ammiro molto per tutto ciò e sono tutte cose che mi piacerebbe imparare.

 

Poi ci sono Juri (Zanotti) e Nicola (Taffarel), sono entrambi molto maturi. Infine penso che quello da cui devo imparare maggiormente è il capo, Mauro Bettin. Lui ha molta esperienza sia come atleta che come Team Manager, per cui ha molto da insegnarmi.

 


9. Hai già un'idea del tuo calendario 2019? Correrai molto in italia o soprattutto all'estero?

 

Tornerò a correre più spesso in Italia e di questo ne sono felice. Farò tutto il circuito degli Internazionali d'Italia, le Coppe del Mondo e qualche altra gara internazionale all'estero.

 


10. Abbiamo visto che uno dei tuoi compagni di allenamento preferiti è tuo fratello. Quanto è importante allenarti con lui?

 

Matteo corre in Enduro, e nonostante sia una disciplina molto diversa dal cross country, condividiamo molti allenamenti assieme; ci stimoliamo a vicenda. Oltre ad essere sempre al mio fianco, mio fratello mi aiuta molto a migliorare la tecnica in bici, cosa molto importante nel cross country moderno.

 

L'occasione per incontrare Martina di persona l'avremo sabato 23 febbraio a Cavarzere (VE) alla presentazione del team Torpado Ursus 2019.

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