Preparazione atletica in mountain bike, lo studio Cellini (CTM) risponde a 10 nostre domande

In occasione della puntata numero 100 della Rubrica sulla preparazione atletica in mtb, curata da Alessio e Marco Cellini, siamo stati noi a porre 10 domande per conoscerli meglio. Ci raccontano anche quali solo i 3 errori più comuni commessi dagli amatori.

Oggi è lunedì 22 aprile, un giorno importante per la nostra Rubrica sulla preparazione atletica in mountain bike, curata da Alessio e Marco Cellini, siamo arrivati alla puntata numero 100. 

 

Per questo motivo oggi andiamo a conoscere meglio i nostri due esperti, che hanno rispondono a 10 nostre domande. Alessio si occupa di Valutazione funzionale e Preparazione fisica, Marco di Biomeccanica ed attività posturale.

 

 

1 - In che campi specifici il vostro studio (CTM Programmazione sportiva) può dare consulenza agli sportivi?

 

Possiamo fornire un supporto per tutti gli aspetti che ruotano intorno alle capacità di prestazione:


- Valutazione funzionale, profilazione dell'atleta e monitoraggio nel tempo.
- Programmazione dell'allenamento.
- Valutazione posturale ed azioni correttive.
- Valutazione Biomeccanica ed ottimizzazione dell'assetto in bicicletta.
- Aspetti nutrizionali ed integrativi di base (per supporto approfondito ci affidiamo a collaboratori).
- Controllo dell'attività di gara e su incidenza nella programmazione dell'allenamento.


Tutto questo è studiato per atleti che vanno dall'amatore evoluto al professionista.


2 - Nella vostra attività quante persone seguite e in percentuale quante sono le donne?


Seguiamo alcune decine di atleti (i posti sono limitati) di cui un buon 90% provenienti dal centro Italia, quindi racchiusi tra Toscana - Marche - Abruzzo - Umbria - Molise - Lazio e Campania, ed una piccola parte di atleti seguiti "a distanza" in estremo sud, nord ed oltre confine. Le donne "purtroppo" sono poche, intorno al 5% del totale.

 


3 - Da quando avete aperto lo studio CTM (Cellini Training Method) come si sono evolute le tecnologie legate al mondo ciclismo. Una volta non c'era il power meter etc etc..


La nostra attività è iniziata ufficialmente nel 2007, ovvero dall'anno di conseguimento della mia laurea specialistica in Scienze e Tecniche delle attività sportive (medicina e chirurgia, Perugia), anche se già da alcuni anni avevo iniziato a curare la preparazione di alcuni amici, di mio fratello Marco (e la mia..). Lo Studio lo abbiamo a Morolo (FR).


Da allora ad oggi c'è stata una discreta evoluzione tecnologica, ricordo che nel 2005 con mio fratello comprammo il primo power-meter per la bici da strada (SRM, a perno quadro...), e da lì per noi si aprì un mondo.


Oggi tutti abbiamo dispositivi evoluti che ci danno tante informazioni in tempo reale, qualche tempo fa invece ci voleva forse qualche minuto in più o in alcuni casi era necessario il download da dispositivo dopo l'allenamento, ma in sostanza non è cambiato molto per il praticante.


Al contrario per il preparatore sono aumentati i dati estrapolabili dall'attività e quindi la possibilità di analisi e di ragionamento sulla preparazione personalizzata, di conseguenza anche la preparazione "a distanza" diventa sempre più valida ed efficace.

 

4 - Come fate a tenervi aggiornati sulle ultime metodologie di allenamento.

 

Ci aggiorniamo costantemente attraverso riviste scientifiche e corsi di aggiornamento, abbiamo la capacità di saper integrare conoscenze acquisite nel tempo per migliorare ed evolvere il lavoro. E' fondamentale un'attitudine all'innovazione e la curiosità come forza motrice. Inoltre essendo noi stessi praticanti e quotidianamente in contatto con ciclisti di vario livello, abbiamo uno scambio costante sui vari aspetti dell'attività. Siamo soliti proporre ai nostri atleti solo strategie testate direttamente da noi (se ritenute valide...).

 



5 - Come tutte le persone che lavorano anche voi dovreste avere difficoltà ad allenarvi. Quando e come riuscite a farlo.

 

In questo contesto le nostre energie sono rivolte principalmente agli atleti che si affidano alla nostra consulenza, nonostante questo cerchiamo di non trascurare la nostra preparazione fisica per vari motivi, il primo ricollegabile alla passione che ha dato vita a tutto, il secondo è il forte legame con l'ambiente gare e le sensazioni che questo sport riesce a dare.


Avere la possibilità di gioire per i propri successi o meglio ancora per i successi della "scuderia" del Centro è un privilegio ed una soddisfazione irrinunciabile. Per fornire qualche dato numerico ci attestiamo mediamente su un volume di 10h (+/- 5h) ore settimanali di allenamento.

 



6 - Quanto è importante che il Trainer sia anche praticante dello sport sul quale dà consigli. E il rispetto che si è conquistato quando correva ad alto livello (vedi Marco maglia azzurra).

 

Credo che sia fondamentale che l'allenatore sia anche praticante attivo. La sola teoria non porta a conoscere determinate dinamiche sport specifiche, in questo settore il dettaglio è importante, al contempo anche la sola pratica sportiva (anche a buon livello) non sostenuta dallo studio non è sufficiente per poter allenare, quindi il mix tra pratica e competenza "accademica" dovrebbe essere la base da cui partire.


Marco certamente ha vissuto anni di gloria con diverse corse vinte, maglia azzurra e partecipazione in coppa del mondo in Svizzera (Champery), 3 podi da under 23 ai campionati italiani, 4 maglie ci campione italiano vinte da Elitemaster.  Ora si trova con qualche problema fisico non risolto dovuto ad un incidente in bici accaduto nel 2014, questo ha ridimensionato moltissimo la sua attività in bici ridotta a puro svago. Mi auguro sempre che possa risolvere, e tornare a farmi faticare da matti (come è sempre stato...)

 

 

7 - Quali sono i 3 errori più comuni che commettono i biker che si presentano da voi.


Gli errori comuni sono tanti, semplifichiamo identificando 3 ambiti:


- Ambito allenamento: dare sempre molta importanza al volume (ore in bicicletta) non considerando molto il fattore intensità.


- Ambito peso/composizione corporea: sottovalutare gli effetti sulla prestazione di un potenziale calo di peso (anche solo 2-3 kg, quasi sempre fattibile in soggetti mediamente allenati).


- Ambito posizione in sella: sottovalutare il miglioramento prestativo che si può ottenere con un'ottimizzazione dell'assetto in bicicletta, anche per soggetti che non hanno fastidi.


8 - Delle 100 domande che avete ricevuto quale è la più curiosa e quella che invece vi ha messo in maggiore difficoltà.


100 domande sono davvero tante, e siamo contenti di aver raggiunto questo traguardo... Particolare difficoltà nessuna, il problema è sempre quello di concentrare in poche righe quella che potenzialmente sarebbe una discussione estesa. La più curiosa per me quella del padre che chiedeva consigli sull'allenamento della figlia per il cross country (12/13 anni di età se non ricordo male), curiosa solo perché mi sono immedesimato nel papà. Maggiore difficoltà direi di recente quella per la preparazione di una corsa a tappe (Appenninica MTB) perché li davvero si poteva andare nello specifico ed essere molto prolissi.

 

 

9 - Quale è la maggiore soddisfazione che vi ha dato un "vostro" atleta.

 

Ce ne sono state tante, in particolare coincidono con le vittorie di maglie o convocazioni in azzurro.
Ma ne abbiamo tantissime ogni domenica, personalmente gareggiare in MTB, alzare gli occhi a vedere davanti a me 10/15 corridori di cui la metà o più sono seguiti da noi è la soddisfazione più bella. Poi il lunedì accendere il telefono e ricevere foto di podi, sms con ordini di arrivo...vuol dire che stiamo lavorando bene


10 - Che consiglio dareste ad una persona che per la prima volta si avvicina al mondo racing.


Gli direi di non avere fretta, di godersi gli "errori" che poi portano a miglioramenti strada facendo. Gli consiglierei di fare una buona preparazione fisica, curare l'alimentazione ed avere una bici competitiva, ma restare con i piedi per terra. Anche se molto impegnativo (fisicamente, economicamente, a livello organizzativo) resta pur sempre un hobby, e come tale deve rimanere.

 

 

 

Per la prossima puntata, la 101, se hai una domanda da sottoporre a Alessio o Marco, scrivi a questo indirizzo: info@pianetamountainbike.it

 

 

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