"Il consiglio del Trainer Amico", attraverso questa Rubrica il nostro Staff dedicato alla preparazione atletica in mountain bike, risponderà ai vostri quesiti. Una domanda alla settimana, tutte le settimane, sempre il lunedì. Oggi ritorniamo per la terza volta parlando di problemi di mal di schiena. (Puntata 1, puntata 2)
Domanda di Mattia Penna.
Ho 30 anni e pedalo da circa 6 in mtb. Da 2 anni a questa parte soffro di lombosciatalgia, ho effettuato una visita biomeccanica accurata quando iniziai a sentire i primi lievi fastidi ma nonostante tutto il mal di schiena si è sempre presentato peggiorando poi con il tempo. Dalle risonanze risultano delle protrusioni discali ma questi dolori ormai me li porto dietro tutti i santi giorni nella vita quotidiana.
Attualmente la Mtb l'ho abbandonata, faccio qualche uscita in BDC ma di breve durata tanto per tenermi in forma. Aggiungo che guido per lavoro e quindi non so se il problema sia causato dalla bicicletta o del lavoro. Secondo lei cosa potrei fare? Ho provato di tutto dalla ginnastica posturale, tecar terapia, manipolazioni con osteopata ma senza alcuni risultati. La ringrazio per l'attenzione.
Ciao Mattia
La tua problematica di lombosciatalgia come abbiamo già affrontato nelle precedenti domande è certamente condizionata ed aggravata dal lavoro che ti trovi a svolgere, lavorare tanto tempo seduti stressa il tratto lombare e produce problematiche di questo tipo.
Associare lo sport e quindi il movimento ad un lavoro sedentario rimane un'ottima scelta ma questo presuppone che la tua struttura sia in grado di muoversi liberamente. Esiste un equilibrio corporeo che permette la pratica sportiva e la vita senza problemi e se ora tu lo hai perso (per vari motivi) è necessario che lo ritrovi rimboccandoti le maniche e lavorando per un obiettivo definito.
Il mio consiglio è quello di insistere con terapie e posturali per normalizzare la situazione della tua colonna, una volta rientrato nella "norma" sicuramente vedrai migliorata la mobilità e le sensazioni del tratto lombare e di conseguenza con un settaggio che non carichi la colonna potrai andare in bici tranquillamente. E' possibile migliorare la condizione del ciclista lavorando parallelamente al settaggio del mezzo con un piano specifico di rieducazione posturale e del movimento.
Un atleta che non presenta mobilità sufficiente pedalerà con dolore, fissato questo punto viene automatico il concetto che è tanto importante allenarsi quanto mantenersi in grado di farlo al meglio.
Per motivarti ti propongo un esempio di una rieducazione parziale della colonna di un nostro atleta dopo 4 sedute.
Puoi vedere come nella prima fase fosse limitato in flessione mentre nella seconda la condizione risulta notevolmente migliorata.
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