E' Victor Koretzky il futuro Julien Absalon?

Siamo andati alla scoperta del talento francese che da juniores e under 23 ha ottenuto dei risultati eccezionali. Il 2017 è stato però un anno NO. Vediamo cosa gli è successo.

Victor Koretzky, nonostante il cognome di chiare origini polacche, è un ragazzo francese, nato il 26 agosto del 1994 a Béziers, che nella mountain bike, fino all'inizio di quest'anno, era indicato come uno dei giovani talenti del futuro.

 

 

VICTOR KORETZKY UN GRANDE TALENTO DAL PALMARES IMPRESSIONANTE

Non siamo noi a dirlo ma il suo palmares. Victor Koretzky quando era juniores a 17 anni a Champéry aveva indossato la maglia di campione del mondo e l'anno dopo a Leogang in Austria si era dovuto "accontentare" della medaglia d'argento. Nella storia della mtb solo Nino Schurter e Anton Cooper sono riusciti ad eguagliarlo ed un solo rider si è portato a casa due ori: Simon Andreassen.

 

 

Sempre nella rassegna iridata, con la nazionale francese ha vinto altre 3 medaglie d'oro, correndo come staffettista nel team Relay (2011, 2015, 2016) e due d'argento correndo da under 23 nel 2015, e nel 2016.

 

 

In quest'ultimo anno, quando è esploso all'età di 22 anni, ha chiuso al decimo posto ai giochi olimpici di Rio de Janeiro ed al quarto posto nel ranking di Coppa del Mondo, correndo da under 23 nella categoria regina, quella degli elite. Professionista dal 2014 con il team BH - SR Suntour, a 21 anni è riuscito a vincere anche la Roc d'Azur (2015).

 

 

2017 CHE INCUBO

Dopo un 2016 indimenticabile, Victor ha iniziato bene il 2017 vincendo una gara internazionale a Chelva in Spagna, ma il primo segnale negativo lo aveva avuto quando a fine marzo era finito all'ospedale in seguito ad una caduta durante la prova di Coppa di Francia, corsa nel fango di Marsiglia.

 

 

Un disastro in Coppa del Mondo, se solo un anno prima aveva chiuso al 4° posto correndo a 22 anni con gli elite, quest'anno passato per la prima volta nella categoria maggiore ha chiuso la World Cup in 46 esima posizione con 161 punti. Da non credere, forse ha corso la sua "ombra". Miglior piazzamento 25° a Vallnord e nella tappa di esordio a Nove Mesto si era dovuto ritirare per un problema fisico (non gli era mai successo in tutta la sua carriera). E al mondiale di Cairns? Nessuno si è accorto che era in gara, 32°.

 

 

Questa foto, rende l'idea della sua stagione, lo ha scritto anche lui. "Tra i miei problemi di salute e quelli meccanici la fortuna non è davvero dalla mia parte. Ciononostante, voglio ringraziare la mia squadra che mi supporta molto in questi tempi difficili e la mia cara Lea Fernandez (sua ragazza) che si prende cura di me ogni giorno, sia quando le cose vanno bene che quando gira tutto storto".

 

 

 

UN ASSO ANCHE SUI SOCIAL NETWORK

Se quando è seduto sulla sella Koretzky è bravo, lo è altrettanto nel modo con il quale comunica all'esterno, sfruttando al massimo i social network. Ha 23.200 followers su Instagram, 23.150 su Facebook e 2.901 su Twitter.

 

VICTOR KORETZKY IN SELLA E' UN FUNANBOLO

Sono tutti da vedere i video che posta su Instagram, nel 90% viene filmata qualche sua "bravata" alla Brumotti. Dimostra la sua confidenza con la bici e la capacità di stare in equilibrio su un mezzo a due ruote e gli ostacoli per lui non sembrano essere un problema.

 

Un post condiviso da Victor Koretzky (@victor_koretzky) in data: 2 Ott 2016 alle ore 11:26 PDT

 

Un post condiviso da Victor Koretzky (@victor_koretzky) in data: 9 Nov 2016 alle ore 11:38 PST

 

A VICTOR KORETZKY PIACE LA VELOCITA'

 

Un post condiviso da Victor Koretzky (@victor_koretzky) in data: 31 Ott 2016 alle ore 12:00 PDT

 

 

Koretzky a quanto pare piacciono le moto italiane. Ha una Ducati Hypermotard 939 rossa e quando deve andare piano una Vespa.

 

Un post condiviso da Victor Koretzky (@victor_koretzky) in data: 17 Set 2017 alle ore 11:22 PDT

 

COSA DICONO GLI ASTRI SUL FUTURO DI KORETZKI?

Siamo curiosi di vedere il colore della maglia del 2018 della sua squadra, il team BH SR Suntour. Fino a che era rimasta gialla e nera è filato tutto liscio, poi quest'anno hanno deciso di sostituire il giallo con l'arancio e sono iniziati i problemi. Forse a Victor il colore "orange" non porta fortuna?

 

Siamo sicuri che non è questo il problema, un'annata storta può capitare a tutti, l'importante e capire dove si è sbagliato e ripartire con tanta voglia di riscatto. Certo lo sappiamo che bisogna considerare anche il fattore "testa" che conta molto, non bastano le gambe ed il talento.

 

Koretzky, i numeri li ha, sta a lui dimostrarcelo nel 2018. Secondo noi è lui il sostituto naturale del "maestro" Julien Absalon.

 

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