La nostra comunità, quella della mountain bike piange la scomparsa improvvisa di Paolo Alverà, trentino di Pergine Valsugana, classe 1966, deceduto tragicamente questa mattina a causa di un malore mentre con la sua mtb si dirigeva verso Levico Terme. Nonostante i soccorsi immediati, non ce l'ha fatta, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del ciclismo off-road.
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Paolo era una figura iconica nel panorama italiano della MTB, capace di eccellere in ogni disciplina cui si fosse dedicato. Dopo una straordinaria carriera agonistica di oltre 30 anni, nel 2015 aveva fondato la Scuola Nazionale di MTB della Polisportiva Oltrefersina, con l'obiettivo di trasmettere ai giovani la sua passione per la bicicletta e i valori dello sport.
Una vita dedicata allo sport e alla mountain bike
Alverà aveva iniziato la sua carriera sportiva giovanissimo, conquistando due titoli italiani a soli 14 anni: uno nel pattinaggio velocità short track e uno nel ciclismo su strada. Tuttavia, fu la mountain bike a rapirlo definitivamente.
Dalla fine degli anni '80 in poi, Paolo si dedicò completamente alle ruote grasse, affrontando competizioni di cross country, downhill, short track ed eliminator. Dal 1998 Paolo era diventato un riferimento assoluto nella categoria Master, continuando a collezionare vittorie e ad affrontare nuove sfide, come le gare a tappe. In coppia con Lorenza Menapace, aveva trionfato nella categoria mix della Transpyr e ottenuto podi prestigiosi in competizioni internazionali (aveva partecipato anche al Brasil Ride). Nonostante i tanti successi, Paolo rimaneva un uomo semplice, motivato dalla pura gioia di pedalare. Nel 2013, in un'intervista, raccontava: «Provo ancora divertimento a farlo, nessuno mi obbliga. Mi piace e mi fa stare bene. Le fatiche quotidiane non mi pesano e mi diverto ancora come quando avevo vent'anni.» In quel periodo indossava la divisa della Cicli Olympia.
Un'eredità che vivrà nel cuore della comunità MTB
Oltre alla sua carriera sportiva, Paolo era un organizzatore instancabile e un promotore del ciclismo. Lo scorso anno, aveva curato l'organizzazione del Campionato Italiano Cross Country a Pergine Valsugana. La sua passione per la mountain bike lo ha spinto a dedicarsi ai giovani, con la fondazione della Scuola Nazionale di MTB, dove ha trasmesso le sue conoscenze e il suo entusiasmo alle nuove generazioni di biker.
La sua perdita lascia un vuoto enorme, ma anche un'eredità di passione, dedizione e amore per lo sport che continuerà a ispirare tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Addio, Paolo. Le tue ruote continueranno a girare nei cuori di chi ti ha ammirato e amato.