Bike Card: Aveva ragione il CSI, anche ai suoi tesserati non servirà

Nuova puntata della telenovela sulla Bike Card da 25 euro introdotta quest'anno per i tesserati degli alti Enti di Promozione Sportiva che non hanno stipulato una nuova convenzione con la FCI e che di conseguenza non godono della reciprocità. Fino a ieri l'accordo c'era con: ACSIUISP e CSAIN.

 

Cosa vuol dire? Senza la Bike Card non possono partecipare ad eventi dei 4 citati Enti. Ad esempio un tesserato ASI, senza la Bike Card non può partecipare ad una gara organizzata sotto l'egida della FCI o dell'ACSI, mentre può farlo uno dell'UISP (reciprocità).

 

Oggi l'elenco degli EPS che godono di reciprocità aumenta di uno, il CSI (Centro Sportivo Italiano). A comunicarlo in un comunicato è proprio la FCI.

 

"A seguito di un sereno confronto tra la F.C.I. e il C.S.I. che ha permesso di chiarire alcuni fraintendimenti e dopo aver verificato il rispetto delle norme previste dalla convenzione 2017, la F.C.I. e il CSI confermano il contenuto del nuovo accordo, come già anticipato con il comunicato del 21 novembre. 


Quindi per la stagione ciclistica 2018 sarà garantita la reciprocità di partecipazione degli atleti tesserati CSI alle manifestazioni organizzate dalla Federazione e dagli altri Enti convenzionati con la F.C.I.


Il C.S.I. condivide l'iniziativa intrapresa dalla Federazione e farà partecipare alle proprie manifestazioni anche gli atleti, tesserati con gli altri Enti di promozione sportiva regolarmente in possesso della Bike Card".

 

Quindi aveva ragione il CSI quando il 29 dicembre aveva risposto seccamente al comunicato FCI del 22 dicembre, sostenendo che aveva già in essere una convenzione con Federciclismo, scadente il 31.3.2021.

 

Una notizia che rasserena gli animi, visto che ora c'è reciprocità tra i principali EPS che gestiscono gare ciclistiche. Nei prossimi giorni vedremo se la FCI raggiungerà accordi anche con gli altri Enti che hanno pochi tesserati, rispetto ai "big".

 

Altre News