Tassa di 25 euro se non hai la tessera FCI, ACSI o UISP

I tesserati degli altri entri sportivi, diversi dai 3 citati, per partecipare alle gare di questi ultimi dovranno acquistare una Bike Card che costerà 25 euro.

La FCI (Federazione Ciclistica Italiana) è l'Ente sportivo di riferimento per il ciclismo, visto che manda i suoi tesserati alle Olimpiadi. Grazie al suo rapporto diretto con il CONI, gestisce direttamente i rapporti con gli Enti di Promozione Sportiva che esercitano un'attività legata al mondo delle due ruote.

 

 

Il Corriere della Sera questa mattina ha aperto gli occhi a tutti, visto che la notizia era sfuggita a molti addetti ai lavori, noi compresi. Il 22 dicembre la FCI ha comunicato di aver raggiunto una convenzione con ACSI e UISP che inizierà il 1 gennaio e avrà una durata di 3 anni. Se avete la tessera di questi due Enti Sportivi o della FCI, state tranquilli per Voi non cambia niente.

 

Se invece avete la tessera di qualche altro ente sportivo (CSI, CSAIN, ASI..etc), preparatevi ad aprire il portafoglio per quella che tutti definiscono una vera e propria tassa. Per partecipare a gare organizzate dalla FCI oppure dei due Enti che hanno stipulato la convenzione (UISP, ACSI), sarete costretti ad acquistare la Bike Card che costa 25 euro. Quest'ultima non fornirà alcun servizio assicurativo e dovrà essere obbligatoriamente presentata alle manifestazioni con la tessera del relativo EPS; le garanzie assicurative per gli infortuni e la responsabilità civile resteranno a carico dell'Ente che ha tesserato l'atleta soggetto o responsabile del sinistro.

 

Non vorremmo nemmeno essere nei panni degli organizzatori degli eventi, qualsiasi sia l'Ente per quale allestiscono la manifestazione, perché questa situazione danneggia un po' tutti. 

 

Di guerre tra FCI e gli enti che coinvolgono il movimento amatoriali, ne abbiamo viste tante, sempre all'inizio dell'anno, questa volta però è uno scontro totale. Quest'anno il CONI a quanto pare ha ordinato alla FCI di sistemare il proprio conto economico e questo della Bike Card è certamente un modo per far entrare soldi nelle casse.

 

Secondo la FCI l'iniziativa avrebbe lo scopo di combattere gli enti che fanno concorrenza sleale con i contributi pubblici ed i soldi servirebbero per gestire servizi comuni come la giustizia sportiva. A questo proposito c'è un altro dettaglio che la FCI comunica e che ci incuriosisce, l'intenzione di creare un database unico dei tesserati e di uniformare gli Organi di Giustizia e le relative sanzioni. Un progetto sicuramente interessante ed ambizioso.

 

A questo punto, ci aspettiamo che nelle prossime settimane, oltre ai due già citati (UISP, ACSI), qualche altro Ente sarà costretto a sottoscrivere una nuova convenzione con la FCI.

 

 

In serata (29-12-17) è arrivata la replica del CSI al comunicato emesso dalla FCI.

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