Pochi minuti prima della terza tappa della Coppa del Mondo XCO Elite maschile a Saalfelden Leogang, tutto faceva pensare che sarebbe stata una gara estrema. Il tracciato, già noto per i suoi tratti fisicamente e tecnicamente selettivi, si trovava in condizioni rese ancora più complicate dal meteo: pioggia continua, fango profondo e un grip instabile che trasformavano ogni discesa in una roulette tecnica e ogni salita in una prova di forza bruta. La scelta delle gomme diventava cruciale, così come la capacità di leggere il terreno e guidare in modo pulito.
Christopher Blevins (Specialized Factory Racing) arrivava a Leogang con una striscia impressionante di vittorie: imbattuto da inizio aprile tra XCO e XCC, sembrava l'uomo da battere anche in Austria. Tuttavia, il tracciato di Leogang non gli aveva mai sorriso in passato: mai oltre la ventesima posizione tra gli Elite, e con condizioni meteo così proibitive, il rischio di vederlo in difficoltà era concreto.
Il primo avversario dichiarato era, ancora una volta, Victor Koretzky, suo compagno di squadra e già capace di inserirsi nelle dinamiche di gara con tattiche di team ben orchestrate. Ma non mancavano altri nomi in grado di dire la loro: Lars Forster (Thömus Maxon), vincitore qui nel 2023, e Mathias Flückiger, già autore della doppietta XCO/XCC a Leogang nel 2021 e 2022, sembravano avere le carte in regola per approfittare della situazione.
E poi c'era Simone Avondetto, che proprio in condizioni difficili come quelle attese a Leogang poteva esprimere al meglio le sue qualità. Il piemontese aveva dimostrato in più occasioni di sapersi adattare al fango e alle gare dure, e su un tracciato tanto fisico quanto tecnico avrebbe potuto giocarsi qualcosa di importante, soprattutto se le scelte tecniche fossero state azzeccate.
Insomma, a Leogang tutto lasciava intendere che non sarebbe bastato andare forte: bisognava anche restare in piedi, leggere il terreno e sapere quando rischiare e quando mollare un pelo. La storia si scrive anche (e soprattutto) nelle giornate peggiori.
©Staron Photo - Thomus Maxon
PRIMO GIRO
Incertezza da subito, con il primo giro caratterizzato da un gruppone compatto e nessuno che cercava la gara solitaria in stile Pieterse, ma la cosa che più ha attirato l'attenzione era Victor Koretzky che remava con difficoltà nelle retrovie, senza neanche provare a ritornare verso la testa del gruppo, strano per un che gareggia sempre con il coltello tra i denti.
Davanti il ritmo lo impostavano Ondrej Cink (Cube Factory Racing) e Mathias Flückiger. Con il tedesco Julian Schelb ( KMC Ridley) in terza posizione.
©Staron Photo - Thomus Maxon
PRIMA METÀ DI GARA
Come tra le ragazze anche la gara maschile non era particolarmente infuocata in testa, con Cink che teneva il suo ritmo regolare e teneva a bada gli avversari a una quindicina di secondi. Alle sue spalle però si giocava un'altra battaglia con nomi nuovi e anche piacevoli sorprese: Fabio Puntener, che aveva fatto bene in Brasile, prendeva saldamente la seconda posizione, ma attaccato alla sua ruota Fluckinger decideva che sarebbe stata battaglia tra svizzeri.
©WHOOP UCI Mountain Bike World Series / Bartek Wolinski
In quarta posizione Mathias Azzaro (Origine Racing) faceva da cuscinetto con 40" sulla testa, mentre dietro di lui staccati di circa 20" un gruppetto di 4 franco svizzero con Luca Martin (Cannondale Factory Racing), Filippo Colombo (Scott-Sram), Vital Albin e Lars Forster (Thomus Maxon).
SECONDA METÀ
Poche, pochissime sorprese le posizioni rimanevano piuttosto consolidate, Cink davanti a tutti in solitaria, dietro Puntener e Fluckinger gomito a gomito, Azzaro solitario a tenere a distanza un gruppetto piuttosto agguerrito alla ricerca della quinta posizione, che da quartetto era diventato terzetto con Colombo, Martin e Forster.
ULTIMO GIRO
©WHOOP UCI Mountain Bike World Series / Bartek Wolinski
Dopo una meritatissima cavalcata solitaria Ondrej Cink conquista la sua prima vittoria in Coppa del Mondo a 34 anni e dopo una carriera di oltre 16 anni ricca di piazzamenti, ma mai con un primo gradino del podio nel palmares. Seconda posizione per Fluckinger che è riuscito a staccare Puntener proprio sull'ultima durissima salita con un secco attacco tipico dello svizzero. Quarto Mathis Azzaro, mentre chiude il podio Lars Forster, proprio davanti a Filippo Colombo, cosa che porta ben 4 svizzere nelle prime sei posizioni.
©WHOOP UCI Mountain Bike World Series / Bartek Wolinski
Primo degli italiani Nadir Colledani (Mondraker Factory), il nostro specialista del fango, che chiude al sedicesimo posto. Per tutti gli altri dalla trentesima posizione in poi.
Ondrej Cink
"Sono super contento, perchè è davvero da tanto tempo che inseguo questa vittoria, ci sono andato molte volte vicino, ma non l'avevo mai afferrata. Questo posto per me è speciale perchè è dove ho vinto il mondiale Under23 (era il 2021 Ndr) e tante volte sono salito sul podio. Ho pensato tante volte che la mia carriera fosse alla fine, ma questo ha risollevato tutto. Questo tracciato è perfetto per me, ma non sono uno che ama il fango, quindi sono stupefatto anche di me. Ho avuto una buona partenza e sapevo che con queste condizioni bisognava stare davanti, così ho seguito la mia tattica e tutto è andato per il meglio".
Mathias Fluckinger
"Nell'ultimo giro non sapevo se il mio attacco avrebbe avuto effetto perché ero davvero finito e pensavo Fabio stesse meglio di me, ma fortunatamente sono riuscito a staccarlo. è stata una battaglia dura e serrata, ma sono molto contento di averla fatta contro di lui anche perchè se lo merita, quest'anno è molto forte e ha passato un inverno difficile dopo che non è riuscito a trovare squadra ed ora gareggia come privateer. Questo tracciato mi piace è un tracciato fatto per me con salite toste e discese ripide, aggiungi il fango e il bagnato ed eccomi al secondo posto".
Christopher Blevins (16° - Specialized Factory)
"Oggi ho sofferto tantissimo, l'ho sentito fin dalla prima salita, ma ho tenuto duro per cercare di fare punti per tenere la maglia di leader, quindi sono molto orgoglioso di me stesso per aver tenuto duro".
ORDINE D'ARRIVO
1. CINK Ondrej (CUBE FACTORY RACING) | 1:25:05
2. FLÜCKIGER Mathias (THÖMUS MAXON) | 1:25:23 +18
3. PÜNTENER Fabio | 1:25:32 +27
4. AZZARO Mathis (ORIGINE RACING DIVISION) | 1:25:48 +43
5. FORSTER Lars (THÖMUS MAXON) | 1:26:18 +1:13
6. COLOMBO Filippo (SCOTT-SRAM MTB RACING TEAM) | 1:26:20 +1:15
7. MARTIN Luca (CANNONDALE FACTORY RACING) | 1:26:25 +1:20
8. SCHWARZBAUER Luca (CANYON CLLCTV XCO) | 1:26:49 +1:44
9. ALBIN Vital (THÖMUS MAXON) | 1:26:51 +1:46
10. HATHERLY Alan (GIANT FACTORY OFF-ROAD TEAM - XC) | 1:26:58 +1:53
16. COLLEDANI Nadir (MONDRAKER FACTORY RACING XC) | 1:28:23 +3:18
30. AVONDETTO Simone (WILIER-VITTORIA FACTORY TEAM) | 1:30:28 +5:23
31. BRAIDOT Luca (WILIER-VITTORIA FACTORY TEAM) | 1:30:36 +5:31
40. VITTONE Andreas Emanuele (BELTRAMI TSA) | 1:32:02 +6:57
45. ZANOTTI Juri (WILIER-VITTORIA FACTORY TEAM) | 1:32:30 +7:25
52. BRAIDOT Daniele (CS CARABINIERI - OLYMPIA) | 1:33:44 +8:39
66. PEÑA FRANCO Duvan Nelson (BERRIA POLIMEDICAL) a 3 giri
DNF: BERTOLINI Gioele (KTM PROTEK ELETTROSYSTEM) | 56:20 +8:16 (Lap 4)