COPPA DEL MONDO MARATHON IN SUBBUGLIO, I TEAM AI FERRI CORTI ANNUNCIANO IL FLOP

La Coppa del Mondo marathon rilanciata lo scorso anno sembra destinata a sciogliersi come un gelato al sole. A poco più di due settimane dalla pubblicazione del calendario la delusione dei team è enorme per le decisioni prese e idee non condivise…

Il mondo delle marathon è in subbuglio, dopo la pubblicazione del tanto agognato calendario della Coppa del Mondo XCM 2024 i malumori non si sono placati tra i team. Troppe poche tappe, pochi servizi, logistica approssimativa e costi troppo elevati rispetto all'offerta che hanno pensato e realizzato UCI insieme a Warner Bros Discovery.

 

©UCI Mountain Bike

 

Abbiamo sentito l'opinione della maggior parte dei top team marathon non solo italiani ma internazionali che hanno già corso la prima edizione della Coppa del Mondo in chiave moderna proposta lo scorso anno, nel 2023. L'ira dei team manager è impetuosa, nessuno di loro in linea con le scelte imposte da Warner Bros e UCI.

 

Abbiamo sentito Wilier Vittoria, Canyon SIDI, Buff Megamo, Speed Company Racing, Torpado Kenda, Soudal lee Cougan, KTM Alchemist Brenta, DMT Racing, SCOTT Racing Team e abbiamo chiesto anche l'opinione di un rappresentante di questa Coppa Simon Burney, head of sport di Warner Bros Discovery.

 

 

DA DOVE ARRIVIAMO

Il segmento marathon è stato a lungo sulle spine, da ottobre 2023 quando è stato comunicato il calendario di Coppa del Mondo cross country. Tra le premesse bisogna anche considerare che UCI insieme a ESO nel 2022 avevano annunciato la UCI Mountain Bike Series che avrebbe dovuto raggruppare tutte le competizioni di ogni disciplina in un calendario condiviso, potendo sfruttare anche i potenti mezzi di comunicazione, le riprese video.

 

2024: COPPA RIPROPOSTA MA POCHE MODIFICHE

Nella prima bozza resa pubblica risultavano 7 date da assegnare, poi girava la voce di 4 gare e infine il risultato di 3 prove di Coppa del Mondo Marathon di cui una negli Stati Uniti e tutto ciò reso pubblico a inizio febbraio. Aspetti che ai team non sono andati giù. Non siamo rimasti solo sulle critiche ma anche sulle idee dei team manager, perché da loro tutti è emerso un punto fondamentale: non c'è stato un confronto. Gli organizzatori della massima serie marathon non hanno dato credito ai manager che spesso combaciano con organizzatori di eventi come Stefano Gonzi e Massimo De Bertolis per ottenere spunti e idee di rinnovamento ed è proprio questa ostinazione a voler fare tutto senza chiedere ai team che questa Coppa del Mondo rischia di essere un flop in partenza.

 

©Neil Sharp

 

L'Italia ha una scena particolare, in cui la pratica marathon è molto diffusa e in cui si trovano una moltitudine di gare di enorme livello, lo Stivale è la culla del marathon e indubbiamente uno dei paesi in cui vi è il maggior numero di team ma anche un'elevata esperienza e storicità rispetto alla disciplina. Molti dei manager che abbiamo sentito hanno già affrontato l'evoluzione e disfacimento della prima generazione di Coppa del Mondo marathon ma hanno creduto nel rilancio della massima serie, ripresentandosi nel 2023.


Abbiamo chiesto alle squadre cosa pensano delle decisioni prese per la Coppa, quale futuro vedrebbero per la serie e quali sono gli errori fatti e dove andrà a finire questo circuito.
I toni sono accesi e lo sconforto grande da parte di tutti.

 

©Neil Sharp

 

WILIER VITTORIA

Abbiamo parlato con Marco Trentin, il team manager del Wilier Vittoria, che l'anno scorso insieme a Fabian Rabensteiner ha vinto la prima generale di Coppa: «Credo che Warner Bros Discovery non abbia interesse in questa Coppa del Mondo», Trentin è uno dei manager che gestisce inoltre un team XCO per il quale c'è molto più confronto e aggiunge «il problema di base è che non hanno chiesto niente a nessuno». Le idee anche da parte di Trentin sarebbero state tante e sensate: «Penso che gare come la Hero o la Cape Epic dovrebbero essere di diritto prove di Coppa del Mondo, mentre sul format sarebbe utile e interessante vedere competizioni su almeno 3 giri».

 

©Ross Bell

 

SPEED COMPANY RACING

Anche i vincitori della Cape Epic 2023, i tedeschi della Speed Company Racing ci hanno dato il loro punto di vista che fa leva sulla mancanza di comunicazione e visibilità, così ha commentato Georg Egger: «Penso sia una buona idea combinare il format della marathon con l'enduro e XC con Downhill. Il problema è che la copertura media del marathon è davvero pessima e non gioca neanche un ruolo in quegli eventi, è un peccato.

 

©Moemoemoritz

 

Le gare sono davvero poche ma per loro potrebbe essere un bene, potrebbero implementare la copertura video e di comunicazione, fare poche gare ma fatte bene ecco. Anche perché alla fine la copertura mediatica è ciò che fa in modo che questa disciplina cresca. Per esempio Cape Epic, Israel o Mediterranean Epic sono eventi in cui noi abbiamo visto grandi miglioramenti nella visibilità del team. Secondo me la Coppa del Mondo dovrebbe focalizzarsi su questo, poi un premio finale che possa attrarre i corridori, questi due elementi insieme farebbero trarre profitto a questo sport».

 

BUFF MEGAMO

Insieme alla schiera italiana di team manager si posiziona anche Pau Zamora, il team manager della formazione spagnola Buff Megamo, team che ha iniziato col botto vincendo insieme ad Alleman la Mediterranean Epic e spiega: «Non mi sembra stiano prendendo sul serio il marathon, a parer mio è una mancanza di rispetto organizzare solamente 3 prove di Coppa e una di queste collocarla negli Stati Uniti. E per di più hanno aumentato il prezzo della licenza UCI portandola al doppio, tutto questo ovviamente senza chiedere niente a nessuno di noi». 

 

©The Adventure Bakery

 

Da quanto si apprende attraverso i regolamenti UCI è che il costo della licenza per ogni team Marathon era nel 2023 di 2.500 euro annui, tariffa innalzatasi come dice Pau del doppio, 5.000 euro per la licenza marathon.

 

KTM ALCHEMIST BRENTA

I fratelli "Sampa" lo scorso anno hanno disputato grandi prove di Coppa in primis quella di Nove Mesto che Nicolas aveva concluso al secondo posto. Simone Samparisi, manager della squadra porta il focus sul problema dell'organizzazione: «L'errore di UCI e Warner Bros è non avere idea di come si organizza una gara marathon. Abbiamo trovato lo scorso anno logistica inadatta a Morzine con feed zone a 1 ora e 20", mentre sul futuro della Coppa, l'idea è che UCI e Warner Bros non abbiano le idee chiare. Non sanno secondo me dove vogliono andare con questa Coppa, l'idea era buona, ma trattato in questo modo il marathon viene solo sminuito. Il confronto potrebbe cambiare le sorti, ma a noi non hanno mai risposto».

 

 

SOUDAL LEE COUGAN

Leonardo Paez è stato uno dei vincitori di tappa lo scorso anno a Morzine, ma Stefano Gonzi, il suo team manager, non approva la gestione di questo circuito, neanche sulla proposta del calendario 2024: «Con tre prove se succede qualcosa in una delle tre, la classifica finale è andata, realizzata così come l'hanno proposta per il 2024 è una presa per i fondelli, la fanno perché l'hanno promessa e niente più, con noi non si sono mai confrontati».

 

 

Gonzi aggiunge un punto interessante riguardante la concomitanza con gli altri eventi che secondo gli organizzatori della serie avrebbe conferito un valore aggiunto: «La concomitanza con il cross country sminuisce la marathon perché una volta effettuate le prove di cross country viene sbaraccato tutto dall'attrezzatura di ripresa alle transenne e il pubblico, tutto svanisce. Quindi la domanda che pongo io è: ma all'UCI interessa davvero fare questa coppa?».

 

TORPADO KENDA

Anche Sandro Lazzarin, team manager del Torpado Kenda Factory non vede punti a favore di questo progetto e anche per lui l'ipotesi migliore è quella di appoggiarsi alle grandi organizzazioni di eventi: «I costi della Coppa marathon sono elevati ma i servizi sono la metà di quelli che riceve il cross country e una Coppa nel formato in cui è presentata non è destinata ad andare avanti. Basterebbe loro aggregarsi a gare come la Hero o trasformare le prove della ex Marathon Series in Coppa. Inizialmente l'avevano venduta come una Coppa che aveva tutto e poteva sfruttare la tv ma di questo non è mai accaduto nulla».

 

 

DMT RACING TEAM

Andrea Marconi è un altro dei veterani nella gestione di un team e con il suo DMT Racing Team si asterrà del tutto dalla partecipazione della Coppa 2024, ha usato toni duri, ma il suo pensiero in linea con quello degli altri team manager fa emergere le stesse problematiche: «Questa Coppa del Mondo che io chiamo "del Nonno" è già morta nel 2023, vendono un prodotto che non esiste e UCI con ESO puntano solo al lato economico della questione».

 

 

Inoltre, Marconi aggiunge una nota di disorganizzazione, «hanno prima pubblicato le 7 date poi non hanno trovato gli organizzatori» finendo quindi per organizzare la Coppa attuale composta da 3 prove. Un progetto senza progresso per il manager del DMT Racing che aggiunge: «Non stanno facendo nulla per far crescere questa disciplina e per farlo potevano coinvolgere i team, io non parteciperò con il mio team neanche a una delle prove in programma, ma dovrebbero pensare almeno a 6 prove, e in tutto ciò spero che gli organizzatori di corse a tappe non caschino nel tranello».

 

CANYON SIDI

Kristian Hynek ha una visione più ottimistica di ciò che si sta compiendo con questa Coppa del Mondo, anche se condivide la mancanza di eventi: «Sicuramente tutti noi ci aspettavamo più gare nel calendario di Coppa di quest'anno. Cerco però di guardare la questione in maniera ottimistica, nel caso in cui la qualità generale migliori a seguito dei commenti e critiche ricevute che abbiamo dato a Warner Bros e UCI. Allora preferisco 3 eventi fatti bene invece di averne 10 fatti male. Quindi vediamo se quest'anno migliorerà, credo realmente che sarà così. Se quest'anno riusciranno a fare bene una stagione di Coppa mi aspetterò dal 2025 un aumento delle competizioni".

 

SCOTT RACING TEAM

Anche Mario Noris, uomo di grandissima esperienza e faro dello Scott Racing Team punta il dito su una gestione approssimativa della Coppa, partendo da una mancata analisi della stagione 2023:

 

«Mi spiace dirlo ma come hanno gestito l'organizzazione delle gare di coppa XCM lo scorso anno è stato veramente pietoso, pensavo che nel 2024 dopo una minima esperienza del 2023 si ripartisse con un'altra ottica, purtroppo dopo mesi di attesa e dopo vari solleciti mandati all'UCI per il calendario XCM di Coppa 2024, quando è uscito sono rimasto molto deluso, solo 3 prove di cui 1 in America, nessuna gara in Italia dove ci sono molte tra le gare più belle al mondo, con vari team iscritti all'UCI e con parecchi biker alla partenza.

 

 

Per fare una vera coppa del mondo marathon e da subito essere di valore mediatico servirebbe fare almeno 4/5 gare in Europa. Tra queste prendere però gare già consolidate e importanti in Europa, come seguito di biker e mediatico, per esempio: Capoliveri Legend, Hero, Dolomiti Superbike o Mythos in Italia, Grand Raid in Svizzera, Laissac, Forestiere e Roc d'Azur in Francia e cosi via. Iniziare a pensare di fare percorsi gara dai due ai tre giri o più passaggi sotto l'arrivo per dare più visibilità. Per finire posso dire che purtroppo analizzando le date delle tre gare del 2024, noi Scott Racing Team non faremo nessuna prova.»


IL MANCATO CONFRONTO

La maggior parte delle squadre si sente abbandonata da un ente supremo che secondo loro prenderebbe decisioni senza confrontarsi con chi ha maturato esperienza sul campo sia da un punto di vista gestionale che organizzativo. Una tavola rotonda includendo i maggiori esponenti del movimento, tra team manager ma anche atleti potrebbe dare una sferzata a questa Coppa del Mondo che anche nel 2024 non sembra essere destinata a spiccare il volo. I team vorrebbero più comunicazione, proprio come avviene nel cross country, vorrebbero più chiarezza che non c'è, viste le tempistiche con cui il calendario è stato maturato e senza che nessuno di loro avesse aggiornamenti.

 

LE PROPOSTE

Di una Coppa del Mondo Marathon ideale hanno tutti un'idea, chi propone il format a giri che, come ha dimostrato il mondiale di Capoliveri nel 2021, porterebbe un vantaggio non indifferente nelle riprese video e nella gestione delle feed zone. Si propongono organizzazioni collaudate che sappiano di cosa hanno bisogno i rider e le squadre, a partire dalla logistica, i servizi, cosa che Nove Mesto ha parzialmente dimostrato ma che sarebbe facilmente raggiungibile, secondo le opinioni dei team, mettendo tra le mani dei grandi organizzatori l'opportunità di gestire una Coppa, come le prove della Marathon Series.

 

 

Infine, il numero di prove, attualmente tirato all'osso, con 3 gare, mentre molti sostengono la necessità di fare almeno 6 prove, considerando che nel 2024 la Coppa del Mondo di cross country si sviluppa su 8 prove. Infine la questione della visibilità, molte gare, come Hero, Cape Epic, Mythos e Mediterranean hanno dimostrato che il live nelle marathon è possibile, cosa che ci si aspetterebbe da un'organizzazione piena di risorse come Warner Bros che l'anno scorso ha distribuito solamente highlights delle singole prove.

 

LA REPLICA

Nel frattempo abbiamo chiesto l'opinione anche dell'Head Of Sport di Warner Bros Discovery Simon Burney, che ci ha risposto di non poterci dare una risposta prima di 2 settimane. Siamo in attesa del suo punto di vista, o meglio quello di Warner Bros Discovery sul futuro della Coppa del Mondo Marathon.

 

- LA RISPOSTE È ARRIVATA: Leggete qui

 

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