ALLA HERO IL CONDOR LEO PAEZ DOMA IL "MOSTRO" PER L'OTTAVA VOLTA

Ennesimo successo dell'asso sudamericano, a 40 anni ha confermato che quando ci sono le salite e si corre in quota, è quasi imbattibile. Grande gara di Porro che duella fino all'ultimo con Arias. Tra le donne bis della tedesca Adelheid Morath, il Sella decide la seconda posizione tra Mairhofer e Sosna

Selva di Val Gardena (BZ) - Giugno di fuoco per le squadre marathon di mountain bike che dopo aver corso a Finale Ligure la seconda tappa della nuova Coppa del Mondo, poi sono state impegnate domenica scorsa in Francia a Laissac per la sfida continentale ed oggi, sabato 17 giugno 2023, le abbiamo ritrovate ai nastri di partenza della Hero Südtirol Dolomites, giunta alla 13ª edizione.

 

 

Una manifestazione già proiettata al 2024 visto che nei giorni scorsi sono state svelate le altre due location che saranno sede delle Hero Series, niente più mete esotiche ma entrambe nel vecchio continente, la Black Forest Ultra Bike Marathon in Germania e la National Park Bike Marathon in Svizzera.

 

 

Viste le ardue sfide, 86 km con 4.500 metri di dislivello per chi aveva optato per il Marathon e 60 km con 3.200 metri di dislivello per chi non aveva nelle gambe il "mostro", le partenze come al solito sono state date prestissimo. I concorrenti si sono allineati in via Meisules, il primo colpo di cannone è stato dato alle 7:10 quando è partita la marathon UCI femminile (60 km) dopo dieci minuti sono scattati gli uomini poi dalle 7:30 in blocchi è arrivata l'ora per tutti gli altri riders della 60 km.

 

 

Su un percorso duro con tantissima salita e poco tecnico, la maggior parte dei top rider si è presentata al via con il frontino, la bici hardtail, compresi Vincenzo Nibali e Marco Aurelio Fontana.

 

 

Per lo squalo dello stretto si è trattato di una prima alla Hero, aveva già corso quest'anno in mtb alla Cape Epic ma la sfida sulle Dolomiti off road l'aveva solo sentita nei racconti degli altri riders. Oggi c'era anche lui nel gruppo insieme ovviamente a Leo Paez che puntava all'ottava vittoria.

 

 

LA GARA

Dopo soli sei chilometri in cima al Dantercepies a quota 2.298 metri chi aveva dei dubbi, ha capito che Leonardo Paez (Soudal Lee Cougan) puntava a vincere per l'ennesima volta la Hero, è scollinato con quindici secondi di vantaggio sul connazionale Diego Arias Cuervo (Hubbers Polimedical) affiancato dal campione d'Austria Daniel Geismayr. Nibali è passato quarantesimo.

 

©Wisthaler

FUGA NEUTRALIZZATA

Discesa verso Corvara che dopo 12 km ha permesso agli inseguitori di riprendere il fuggitivo, un quartetto al comando, oltre ai tre già citati c'era il ceco Martin Stosek. A 10'' inseguiva da solo Juri Ragnoli (FM Factory) dietro a 18'' c'erano Samuele Porro (Wilier Pirelli) e lo svizzero South Casey (Torpado Factory). La corsa ha poi ricominciato a salire e sul Pralongià (2.157 mt.) che è stato raggiunto dopo 20 km, è stata l'occasione per Ragnoli di agganciare il gruppetto in fuga.

 

©Wisthaler

 

Successivamente attraverso Passo Campolongo la Hero è scesa verso Arabba, qui sono passati al comando in tre, Ragnoli,, Paez e lo svizzero Casey che mollando i freni è riuscito a recuperare il gap di 20 secondi che aveva in cima. A soli quattro secondi c'erano Stosek, Geismayr e Stosek, vicinissimo Porro (12''). Nibali era 44°.

 

©Wisthaler

 

PAEZ ATTACCA UN'ALTRA VOLTA

Fase centrale della Hero che esaltava gli scalatori, da Arabba arrampicata prima al Sourasass e poi al passo Pordoi (2.239 mt.), è qui che il condor colombiano ha fatto vedere come si sale in salita. In quattordici chilometri ha dato tre minuti e mezzo al gruppo inseguitore formato da Ragnoli, Porro, Arias e Geismayr mentre dietro a quattro primi c'era un altro quartetto (Rabensteiner, Casey, Beeli, Stosek).

 

©Wisthaler

 

IL CONDOR VOLA

©Wisthaler

 

La lunga discesa verso Canazei permetteva a Rabensteiner di sganciarsi dal suo gruppo e di agganciare gli inseguitori di Paez che aveva ancora più di tre minuti di vantaggio. Restavano ancora due salite, tutti sapeva che quella al Duron (2.280 mt.) avrebbe messo a dura prova le gambe di tutti i rider. È qui che il condor ha aperto le ali ed è letteralmente volato scollinando con sette minuti e mezzo di vantaggio sulla coppia Stosek - Geismayr, dietro a dieci secondi c'erano Porro e Arias.

 

IL FINALE

 

In piazza Nieves c'era pronta la bandiera colombiana pronta per Leonardo Paez, a 40 anni (compie i 41 il 10 luglio) si è presentato per l'ottava volta per primo sulla finish line. Con il tempo finale di 4 ore 29 minuti e 5 secondi. La Hero Dolomites è un affare di Leo Paez, qui a Selva di Val Gardena si è imposto nel 2012, 2013, 2014, 2016, 2018, 2019, 2022, 2023. Grande festa all'interno della sua squadra, il Soudal Lee Cougan.

 

 

«È stata emozionante come la prima, sapevo che se mi fossi sentito bene avrei dovuto provare a fare la differenza sulla prima salita, per mettere in difficoltà gli avversari. Ho preso un po' di vantaggio ma in discesa ho gestito e in fondo mi hanno ripreso. Poi per un po' sono rimasto coperto per vedere cosa succedeva e sull'Ornella che è una salita durissima, ho fatto la differenza. Poi visto conosco sia il percorso della Hero che me stesso, ho gestito le energie fino alla fine.»

 

Leonardo Paez per il secondo anno consecutivo ha vinto in sella alla Lee Cougan Rampage Innova, una ibrida con il sistema ISS.

 

 

Dietro nel gruppetto inseguitore è scoppiata la battaglia per occupare gli altri due gradini del podio, alla fine ce l'ha fatta Samuele Porro arrivato in piazza dopo 7 minuti e 24 secondi, seguito dopo pochi istanti dall'altro colombiano, quel Diego Arias Cuervo che a Finale Ligure aveva messo il suo sigillo sulla seconda prova della Coppa del Mondo.

 

«È un periodo che sto bene però ho passato due anni difficili, oggi con questo secondo posto dietro a Paez che su questo percorso è di un altro pianeta, ho fatto una grande prestazione. - ci ha raccontato il comasco - Per questo sono molto contento. In gara, dopo la scivolata dell'anno scorso che non ho ancora dimenticato, per la prima volta in vita mia ho avuto paura nelle discese che sono troppo veloci. Per questo stranamente perdevo in discesa ed ho corso sulla difensiva. In val Duron ci siamo trovati in sette ad inseguire Paez e poi in quattro ci siamo giocati il podio.»

 

 

«Ho provato a stare insieme a Leo nella prima parte della salita dell'Ornella ed ho commesso un errore, visto che poi sono andato in crisi. Solo dopo il Duron le mie gambe hanno ricominciato a girare. Poi sull'ultima salita il forcing e sono riuscito ad andare via insieme a Porro, poi però mi sono venuti i crampi e prima dell'arrivo mi ha staccato.» Il commento di Diego Arias.

 

 

Hanno invece ceduto di schianto nel finale sia Daniel Geismayr che Martin Stosek che hanno completato la top fine di questa Hero 2023. 48° per Vincenzo Nibali. «È stata una prova davvero dura, ma sono soddisfatto di averne preso parte. Ho preso il mio ritmo, ma mi sono anche goduto il meraviglioso panorama delle Dolomiti.»

 

 

ORDINE D'ARRIVO 86 KM MASCHILE UFFICIOSO

1. Paez Leon Hector Leonardo | COL | Soudal Lee Cougan 4:29.05,9 
2. Porro Samuele | Wilier Pirelli  +7.24,0 
3. Arias Cuervo Diego Alfonso | COL | Hubbers Polimedical +7.34,0 
4. Geismayr Daniel | AUT | Wilier Pirelli +8.24,1 
5. Stosek Martin | CZE | Canyon Northwave +9.30,3 
6. Rabensteiner Fabian | Wilier Pirelli +10.55,3
7. South Casey | SVI | Torpado Factory +11.33,5 
8. Samparisi Lorenzo | KTM Alchemist Brenta Brakes +12.11,8 
9. Ragnoli Juri | FM Factory +14.41,3
10. Beeli Andrin | SVI | SCOTT Menzli Sport+17.21,1 

11. Rosa Massimo | Soudal Lee Cougan +18.24,7 
12. Cherchi Dario | KTM Alchemist Brenta Brakes +18.54,3 
13. Hem Ole | Cannondale Pro team +21.18,7 
14. Chiarini Riccardo | Taddei Factory +22.42,0 
15. Medvedev Aleksey | Soudal Lee Cougan +23.46,2 

 

 

La gara marathon UCI femminile che si è corsa sulla distanza di 60 km all'inizio ha seguito le orme di quella maschile dove si è imposta la favorita, la tedesca Adelheid Morath. La campionessa di Germania che in giugno ha sempre vinto, nell'ordine: Coppa del Mondo di Finale Ligure, Campionessa d'Europa a Laissac e oggi la Hero.

 

 

Ha attaccato sulla prima rampa, poi nella lunga discesa verso Corvara l'ha ripresa "Kata" Sosna. La lituana del Torpado Factory è stata a ruota della tedesca nella parte centrale della gara, poi sul Pordoi la Morath se ne è andata ed ha vinto in 3 ore 58 minuti e 59 secondi. Dietro Sandra Mairhofer è riuscita a sorpassare la Sosna sul Sella.

 

 

 

ORDINE D'ARRIVO 60 KM FEMMINILE UFFICIOSO

1. Morath Adelheid | GER | Team Mount7 3:58.59,5 
2. Sosna Katazina | LIT | Torpado Factory +3.07,9 
3. Mairhofer Sandra | Granbike Velo Club +3.57,6 
4. Dohrn Stefanie | GER | Canyon Northwave +9.13,9 
5. Njemcevic Lejla | BOS | Allebike +10.45,4 
6. Burato Chiara | Mentecorpo Cicli Drigani) +11.37,2 
7. Sheppard Samara | Port Nicholson Poneke MTB +13.34,0 
8. Peretti Claudia | Olympia Factory +16.27,6 
9. Karasiovatè Greta | LIT +17.18,4 
10. Baier-Hänsel Gloria | GER | RV Sturmvogel München 1952 +19.59,5 

 

ORDINE D'ARRIVO 60 KM MASCHILE UFFICIOSO

1. Goria Stefano | Mentecorpo Cicli Drigani 3:20.21,7 
2. Valerio Domenico | Taddei Factory +5,3 60
3. Casella Franco | Bottecchia Factory  +5.03,8 
4. Candeago Andrea | Torpado Factory +5.03,9
5. Vantaggiato Ramon | Taddei Factory +8.05,4 
6. Bonetto Francesco | Bottecchia Factory +11.40,9 
7. Alarcon Ambrosio Juan Daniel | Bottecchia Factory +12.20,7 
8. Pini Marco | Bike and Fun +20.03,7 
9. Masi Davide | Bottecchia Factory +20.51,3 
10. Pavan Marco | Cingolani Specialized +23.52,4 

 

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