PIDCOCK IMPRENDIBILE. TORNA IN MTB E DETTA LEGGE AD ALBSTADT IN COPPA DEL MONDO

L'inglese domina letteralmente la seconda tappa di Coppa del Mondo XCO 2022 ad Albstadt. Poco hanno potuto fare Nino Schurter e il giovane Vlad Dascalu autore di una grandiosa rimonta. Italiani in giornata no.

Ad Albstadt tutti temevano la pioggia e il fango per la seconda tappa di Coppa del Mondo UCI MTB XCO 2022, ma per fortuna a parte qualche goccia, oggi pomeriggio, domenica 8 maggio, gli atleti hanno pedalato sull'asciutto, questo nonostante le nuvole abbiano minacciato per tutto il giorno la piccola cittadina del Baden-Württemberg, nel Sud della Germania.

 

Sulla linea di partenza di questa seconda tappa di World Cup XCO c'erano tutti i big del cross country mondiale, mancava solo Mathieu Van Der Poel che è impegnato ad indossare la maglia Rosa al Giro d'Italia. 

 

 

Soprattutto erano presenti i due grandi protagonisti di questa gara nel 2021, il vincitore Victor Koretzky e Thomas Pidcock. Entrambi divisi tra le gare MTB e quelle su strada nel calendario Pro Tour, il francese con la B&B Hotels KTM e l'inglese con la Ineos Granadiers.

 

Photo ©Piotr Staron

 

Gli occhi erano quindi puntati proprio su loro due, con il primo voglioso di replicare il successo dello scorso anno alla prima gara MTB di stagione e il secondo intenzionato a ripetere l'incredibile exploit del 2021 che lo aveva visto partire dalla centesima posizione e rimontare fino al 5° posto.

 

Photo ©Bartek Wolinski - Red Bull Media

 

Nessuno però dimenticava Nino Schurter, con un grandissimo stato di forma e voglioso di diventare il primo uomo nella storia a vincere 34 prove di Coppa del Mondo in carriera. Con lui anche Maxime Marotte pronto a scatenare tutto il suo "french style" nel percorso che più gli si addice. Attesa anche per Sam Gaze che dopo anni difficili ha ritrovato tutta la potenza per cui è conosciuto ed ha conquistato la vittoria nel XCC di venerdì.

 

 

Tanto interesse anche per i giovani emergenti Vlad Dascalu, che però non ha gareggiato nel XCC perchè non si sentiva al 100% di forma e quindi partiva in quarta fila, e Filippo Colombo, due nomi che quest'anno daranno spettacolo secondo la redazione di PianetaMTB.it. Insomma, come al solito la Coppa del Mondo ad Albstadt, metteva davvero tanta carne al fuoco, per rendere esaltante la domenica di noi appassionati di MTB. 

 

IL TRACCIATO: BIKEZONE ARENA

Il tracciato di Albstadt è conosciuto come uno dei "classici" della Coppa del Mondo, si svolge dentro una sorta di anfiteatro naturale e sale e scende sui due lati. Non presenta tratti particolarmente tecnici, infatti in molti scelgono le Front Suspended, ma spesso mette in crisi i rider con passaggi difficili da affrontare a bassa velocità e soprattutto per il terreno spesso bagnato e molto viscido.

 

 

Si inizia con la lunga e dura salita Shimano Dual Climb dove ci sono due linee, una più ripida e corta e una più  lunga e dolce, la seconda è quella più scelta. Da lì si entra nella prima discesa  chiamata Devil's Corner. Ripida, sempre bagnata e con un paio di curve che mettono a dura prova le capacità tecniche dei rider. Da lì si entra in una parte veloce e naturale, caratterizzata da alcuni piccoli salti che però fanno andare molto lunghi su un terreno spesso in contropendenza.

 

 

Inizia poi la seconda salita, la  più lunga salita del tracciato e forse anche della Coppa visto che gli atleti la percorrono in oltre 4 minuti. Scollinato ultima discesa molto flow con due linee ed entrata nel prato finale, prato che esalta chi sa spiungere forte prima di arrivare alle whoops finali che immettono nell'ultima curva e nel brevissimo rettilineo finale su asfalto. In pratica chi esce primo dall'ultima curva ha un grande vantaggio per la vittoria.

 


 

GIRO DI LANCIO

Alle 14.35 precise i 123 rider in gara sono regolarmente partiti. Subito davanti a tutti l'idolo di casa  Luca Schwarzbauer (Canyon CLLCTV XCO) che oggi aveva una motivazione in più per fare bene visto che si correva nella sua Germania.

 

 

Alle sue spalle Henrique Avancini (Cannondale Factory Racing) e Titouan Carod (BMC Racing Team), ma il gruppo era molto compatto e allungato, anche se Nino Schurter (Scott SRAM) risaliva velocemente dalla pancia del gruppone per portarsi nelle prime posizioni per non farsi trovare imbottigliato in salita, cosa che invece non riusciva troppo bene a Thomas Pidcock (Ineos Grenadier) e Victor Koretzky (B&B Hotels KTM).

 

 

PRIMO GIRO

I "vecchi leoni" ad Albstadt si esaltano e sotto lo striscione d'arrivo all'inizio del primo giro passano N1NO e Avancini, seguiti da Carod, Jordan Sarrou (Specialized Factory), Schwarzbauer, Pidcock, Anton Cooper (Trek Factory). Il primo italiano era Daniele Braidot dodicesimo, non benissimo Koretzky sedicesimo.

 


 

Sulla prima salita Avancini e Schurter aprivano il gas per fare la selezione, una cosa che deve essere piaciuta a Vlad Dascalu (Trek Factory) che si è messo a ruota dei due senza troppa difficoltà, lasciandoli a lottare gomito a gomito quasi fossero all'ultimo giro. Si sentiva l'agonismo anche attraverso lo schermo. Intanto il gruppetto di cinque in testa era chiuso da Carod e Pidcock. Si rivedeva anche Mat Flückiger che li riprendeva.

 

 

A metà della prima tornata Nino e Dascalu prendevano un piccolo vantaggio in discesa, entrambi su una full suspended ed entrambi due dei migliori discesisti del Circus, mentre dietro Avancini sulla front faceva un po' da tappo agli altri 4 inseguitori. Pidcock a quel punto ha deciso di rompere gli indugi, ha superato Avancini e nella seconda lunga salita è andato a chiudere il gap con i due fuggitivi, portandosi dietro Flückiger.

 

SECONDO GIRO


All'inizio del secondo giro in testa c'erano cinque rider: Nino, Vlad, Pidders, Fluckiger e Carod, che transitavano con circa sette secondi di vantaggio su Hatherley, Avancini, Sarrou e Colombo. Nessun italiano dentro alla Top 20. All'inizio della salita però i due gruppi si erano ricompattati e a fare l'andatura c'era il sudafricano, ma chiaramente Schurter, Pidcock e Dascalu non salivano allo stesso ritmo del primo giro, ma si controllavano a vicenda non andando mai oltre la quinta posizione. 

 

 

Sorpresa nella prima salita, il rumeno Dascalu rallentava visibilmente a causa della rottura della sella. Davanti intanto la sfida si faceva serrata e rimaneva in quattro: Fluckiger, Schurter e Pidcock con  Hatherly che però faticava a tenere la ruota dei tre. 

 

TERZO GIRO

Davanti i quattro attaccanti seguiti a circa 10" da un solitario Carod, mentre staccati di circa 16" ecco il gruppone tirato da Dascalu che, dopo aver sostituito il reggisella telescopico in tempo record (grazie al sistema wireless AXS) si metteva davanti per cercare di rientrare sul gruppo di testa.

 

 

Intanto in questo terzo giro per la prima volta si vedeva Pidcock davanti a tutti a fare l'andatura, tallonato da Schurter che ne controllava ogni singola mossa. Ma sulla seconda parte di salita ecco l'attacco secco dell'inglese. Nino cercava di rispondere, ma davanti il campione olimpico saliva con una facilità disarmante e riusciva a prendere 10" di vantaggio, forse anche aiutato dal peso leggerissimo della sua MTB, dichiarato in 9.2 kg, davvero poco per una full suspended.

 

QUARTO GIRO


Un uomo solo al comando direbbero i commentatori, visto che all'inizio della quarta tornata Pidcock passava tutto solo con 20" di vantaggio su 4 inseguitori: Schurter, Flückiger, Carod ed Hatherly. L'inglese campione olimpico, come ricordano le sue scarpe dorate, era nel pieno del suo attacco e si alzava in piedi in ogni tratto in salita, mentre alle sue spalle Nino & Company cercavano di alzare ogni volta di più il ritmo per andare a limare quei 20", ma solo nei tratti in discesa riuscivano a recuperare circa 1", mentre perdevano nei tratti in salita.

 

 

Alle sue spalle il quartetto Schurter, "Mat Flück", Carod e Alan Hatherly rimaneva compatto, anche se il sudafricano sembrava ancora soffrire il ritmo nei tratti in salita. 

 

 

 

QUINTO GIRO

Il vantaggio di Pidcock saliva a 39" secondi, mentre il quartetto degli inseguitori diventava un terzetto a causa di una foratura al posteriore che rallentava Mathias Fluckiger, molto lontano dalla Tech zone. A giocarsi il secondo posto rimanevano quindi Nino, Hatherley e Carod, che ormai facevano gara a sé. Anche se da dietro stava risalendo davvero forte Dascalu, alla ricerca di un posto sul podio quando mancavano solo 2 giri alla fine.

 

 

ULTIMO GIRO

Davanti sempre Pidcock, mentre alle sue spalle iniziava a saltare un po' il banco. Carod e Schurter si tenevano rispettivamente la ruota, mentre Hatherly perdeva terreno e veniva superato da un incredibile Dascalu che dimostrava davvero di avere uno stato di forma eccezionale, forse quasi al pari di quello di Pidcock, che invece davanti non sembrava perdere nemmeno un colpo.

 

Dopo aver passato il sudafricano, Dascalu è rientrato su Carod e Schurter andando così alla caccia del secondo posto. Nella seconda parte dell'ultimo giro Nino attacca secco e l'unico a rispondere è proprio Dascalu. Su questa salita si potevano sentire i botti supersonici dei watt scaricati a terra da questi due, mentre davanti Pidders continuava tranquillo verso la sua prima vittoria di stagione in Coppa del Mondo.

 

 

 

Una vittoria festeggiata tagliando il traguardo in impennata, con la calma classica di Pidcock, quasi neanche un sorriso, ma la consapevolezza di aver dimostrato ancora una volta di essere il golden boy della MTB.

 

 

Nino riusciva a staccare leggermente Dascalu e a tagliare il traguardo in seconda posizione, mentre il rumeno del Trek Factory chiudeva con uno spettacolare terzo posto dopo una rimonta incredibile. Quarto Carod e quinto lo spagnolo Valero, mentre Hatherly perdeva posizioni chiudendo 7°.  Buona gara anche per Colombo 8° sul traguardo.

 

 

Delusione Koretzky che chiude soltanto al 30° posto. 

 

I COMMENTI

 

Pidcock: «Non era un attacco programmato, credo di essermi trovato davanti al gruppo e ho accelerato. Nei primi giri son tutti partiti davvero forte e io ho fatto un po' fatica a tenere il ritmo, Nino spingeva davvero forte in discesa, Quando mi sono trovato davanti ho provato la gamba, ho aperto un gap e da lì ho deciso di andare da solo. non ho pedalato molto la mtb negli ultimi tempi ed è davvero diverso come sforzo rispetto alla strada, molto duro. Il mio obiettivo è quello di vincere il titolo mondiale quest'anno e quindi oltre a Nove Mesto farò anche altre gare questa stagione».

 

Schurter: «Ci ho provato, ma non sono riuscito a rispondere all'attacco di Pidcock e ho capito che dovevo gareggiare per il secondo posto. Ho tenuto bene il ritmo e alla fine ho conquistato il secondo posto che è davvero importante per la classifica di Coppa».

 

 

Dascalu: «Devo ringraziare i miei meccanici che hanno davvero fatto un pit stop da formula 1, non ho perso molto tempo perchè quando mi sono accorto di aver rotto la sella era per la maggior parte discesa e quindi sono riuscito ad arrivare alla zona tecnica abbastanza velocemente. Lì i ragazzi hanno cambiato al volo il reggisella, così sono riuscito a rientrare subito sul gruppo inseguitore, sono rimasto con loro per rifiatare un po' e poi ho attaccato per rientrare sulla testa della corsa e sono davvero felice di aver chiuso anche qui in terza posizione. Non aver corso l'XCC è stata una buona decisione perchè non mi sentivo benissimo, quindi un po' di riposo in più mi ha fatto bene. Ora so che la forma è quella giusta e non mi resta che essere paziente, continuare con il mio ritmo e la vittoria prima o poi arriverà».


NON BENE GLI ITALIANI

Gara davvero sottotono per i nostri rider, dopo il giro di lancio con Daniele Braidot (CS Carabinieri Olympia Vittoria) che era partito benissimo essendo nella top 15, quando poi la corsa è entrata nel tracciato ha perso posizioni.

 

 

Alla fine è stato sempre lui il migliore della pattuglia italiana, lui e Gioele Bertolini (Trinx Factory) sono gli unici ad essere entrati nella top 30 di giornata. Uno ventiquattresimo l'altro 26°.

 

 

 

 

 

ORDINE D'ARRIVO ELITE MASCHILE

1. PIDCOCK Thomas (INEOS GRENADIER) 1:18:42

2. SCHURTER Nino (SCOTT-SRAM MTB RACING TEAM) +20

3. DASCALU Vlad (TREK FACTORY RACING XC) +21

4. CAROD Titouan (BMC MTB RACING) +36

5. VALERO SERRANO David (BH TEMPLO CAFÉS UCC) +54

6. SARROU Jordan (SPECIALIZED FACTORY RACING) +59

7. HATHERLY Alan (CANNONDALE FACTORY RACING) +1:01

8. COLOMBO Filippo (BMC MTB RACING) +1:05

9. AVANCINI Henrique (CANNONDALE FACTORY RACING) +1:38

10. ULLOA AREVALO Jose Gerardo (MASSI-BEAUMES DE VENISE) +1:57

11. MAROTTE Maxime (SANTA CRUZ FSA MTB PRO TEAM) +2:02

12. DE FROIDMONT Pierre (KMC - ORBEA) +2:02

13. FLÜCKIGER Mathias (THÖMUS MAXON) +2:15

14. GUERRINI Marcel (BIXS PERFORMANCE RACING) +2:22

15. LITSCHER Thomas (KROSS ORLEN CYCLING TEAM) +2:28

 

24. BRAIDOT Daniele (CS CARABINIERI - CICLI OLYMPIA VITTORIA) +3:26

26. BERTOLINI Gioele (TRINX FACTORY TEAM) +3:36 

47. COLLEDANI Nadir (MMR FACTORY RACING TEAM) +5:34

54. DORIGONI Jakob (TORPADO FACTORY TEAM) +6:26

63. BRAIDOT Luca (SANTA CRUZ FSA MTB PRO TEAM) +7:15

67. KERSCHBAUMER Gerhard (SPECIALIZED FACTORY RACING) +7:51

76. DE COSMO Gioele (WILIER - PIRELLI FACTORY TEAM XCO) +9:15

78. TABACCHI Mirko (RDR ITALIA FACTORY TEAM) +9:19

82. AGOSTINELLI Alessio (KTM PROTEK ELETTROSYSTEM) +9:35

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