Sam Gaze a Albstadt torna a volare, suo lo Short Track della World Cup. Ottavo Pidcock

Dopo Petropolis quella corsa oggi in Germania era la seconda prova della Coppa del Mondo. In gara tre professionisti, oltre al neozelandese c'erano Tom Pidcock e Victor Koretzky. Cinque italiani al via, Daniele Braidot il più veloce

di Aldo Bertoni, ven 06 mag 2022 18:00

Albstadt (Germania): Alle 18:15 di oggi, venerdì 6 maggio, è tornata la Coppa del Mondo di mountain bike con la classica prova d'apertura, quella dello spettacolare Short Track. 20 minuti a fuoco, non c'è da pensare, si pedala forte dal primo all'ultimo giro scaricando sui pedali tutti i Watt.

Dopo aver visto la gara femminile, anche in questa seconda gara, quella maschile, prima del via si è ipotizzato un arrivo in volata. Abbiamo visto sui social che negli ultimi giorni a Albstadt è piovuto ma oggi il tempo ha tenuto e il breve tracciato dello Short Track era asciutto.

Faceva freddo e il cielo era grigio ma l'ambiente era caldissimo perchè oggi sono tornati a correre in sella ad una mountain bike i due professionisti, il fenomeno inglese della Ineos Grenadier Tom Pidcock (numero 30) e il francese Victor Koretzky (numero 16) per la prima volta in una gara off road in sella ad una bici KTM e con la maglia del team B&B Hotels KTM ma che oggi era coperta dai colori di quella di campione di Francia della specialità.

Mancava Mathieu Van der Poel che in Ungheria ha vinto la prima tappa del Giro d'Italia ma c'era il suo compagno Samuel Gaze appena rientrato dall'ennesimo infortunio. Tra i 40 partenti c'erano cinque riders arrivati dall'Italia: Luca e Daniele Braidot, Nadir Colledani, Gerhard Kerschbaumer, Gioele Bertolini.

LA GARA

Nei primi due giri davanti a fare l'andatura c'era la maglia viola del team KMC Orbea indossata dal danese Sebastain Fini, poi quando è iniziato il terzo passaggio a prendersi l'attimo di gloria ci ha pensato Luca Schwalbauer, il rider tedesco del team Canyon CCLV.

Tutti gli assi erano appostati nelle prima posizioni, sapevano che tutto si sarebbe deciso tra il penultimo e l'ultimo giro. Nel quarto giro al comando a fare il ritmo c'era la maglia di campione del Brasile, quella indossata da Henrique Avancini.

Koretzky che fino a poco prima era nelle primissime posizioni è scivolato indietro, non sappiamo se ha avuto qualche problema meccanico. Gara tattica nel finale, il gruppo ha rallentato al punto che gli inseguitori sono rientrati. Davanti sono rimasti in quattordici, dietro nel gruppo che inseguiva stringendo i denti c'erano Colledani e Daniele Braidot, gli altri italiani erano più staccati.

Davanti Schwalbauer si è rimesso a tirare e gli altri l'hanno lasciato fare in attesa del momento topico, quando c'è veramente da andare forte. L'ora dei predatori che a distanza di chilometri sentono l'odore della preda, solo che a Albstadt non c'era una preda ma il traguardo, quello che tutti sognano di passare per primo.

Sam Gaze si è messo davanti e nel campo con una sparata è riuscito a prendere qualche metro di vantaggio che gli ha permesso di presentarsi da solo sull'asfalto che portava al traguardo. Niente volata, vittoria meritatissima di Sam Gaze (Alpecin Fenix) che dopo tantissimo tempo torna in alto, un ragazzo che negli ultimi anni ne ha passate di tutti i colori. Il suo 2022 era iniziato malissimo, ha dovuto saltare il Brasile per un intervento chirurgico alle ginocchia.

Alle spalle del kiwi sono Jordan Sarrou e N1NO che negli ultimi metri ha smesso di pedalare dopo aver visto che Gaze era imprendibile. Ottavo Pidcock, 34° Koretzky.

Daniele Braidot (CS Carabinieri - Olympia - Vittoria) è l'unico dei cinque italiani che oggi è riuscito a stare davanti, nell'ultimo giro grazie al rallentamento del gruppo di testa è riuscito ad accodarsi ai big. Ha chiuso questo Short Track in tredicesima posizione a sette secondi da Gaze.