COPPA DEL MONDO BRASILE: DOPO LA REVISIONE UCI, È UN PERCORSO DA FRONT?

di Federico Malpezzi, ven 08 apr 2022 11:47

Quello che c'è da aspettarsi dal percorso di Petropolis, Brasile, per la prima prova di Coppa del Mondo XCO che inizierà proprio oggi 8 aprile, con le prove short track, è un po' diverso da come è sembrato a tutti dalle prime immagini diffuse e da come anche Tibi e Tabacchi ci avevano descritto qui.

Photo ©Ross Bell - Wilier Pirelli

Dopo alcuni incidenti e cadute è stato reputato anche dalla commissione UCI troppo pericoloso. Proprio l'organo mondiale di ciclismo ha richiesto agli organizzatori un intervento di adeguamento al fine di rendere la traccia più "sicura".

Photo ©Michele Mondini

CARATTERISTICHE DEL PERCORSO

Enrico Martello, che si occupa di supervisionare e disegnare molteplici percorsi di cross country come quelli di Internazionali d'Italia Series, si trova a Petropolis proprio per seguire da vicino la prima prova di Coppa e facendo il giro del tracciato ci ha descritto le caratteristiche di questa gara.

Photo ©Ney Evangelista

«Non ho mai visto - commenta Martello - un percorso con così tanti salti, quattro sono quelli quasi obbligati, poi se ne aggiungono altri due almeno che sono all'interno della foresta. È presente un rock garden ma molto corto e dai dislivelli tra le rocce poco elevati, non sono presenti molte rocce o radici poi sul resto del percorso e anche a livello di linee è presente qualche A-Line e B-Line in alcuni punti ma le traiettorie sono molto obbligate».

Photo ©Ross Bell - Wilier Pirelli

L'INTERVENTO RICHIESTO DALL'UCI

Nella giornata di mercoledì 6 aprile, gli organizzatori sono stati obbligati, su richiesta dell'UCI, a modificare la traccia posizionando alcune pedane di riempimento nei gap dei salti doppi presenti sul tracciato, ma Martello va oltre: «Con le ultime modifiche hanno reso la traccia di questa prova adatta a chi sa menare, i salti erano l'unico aspetto un po' tecnico e ora, non esagero se dico che è molto da front. La grossa differenza l'ha fatta la modalità di lavorazione avvenuta per il 90% con macchinari come escavatori. In questo modo si appiattisce completamente il fondo, con una lavorazione più manuale qualche roccia e radice, ostacoli naturali in più sarebbero rimasti. Un'altra grande incognita qui è il clima, l'elevato tasso di umidità sarà in gara un nemico non da poco».