COPPA DEL MONDO PETROPOLIS: IL TRACCIATO È ESAGERATO? PER TIBI E TABACCHI NO!

La Coppa del Mondo MTB XCO 2022 si apre domenica prossima a Petropolis, in Brasile, su un tracciato inedito e che rispetta tutti i canoni di quello che viene considerato come “Cross Country Moderno”, forse addirittura troppo moderno e dove qualcuno ha già picchiato davvero duro.

La Coppa del Mondo XCO 2022 si apre  domenica prossima a Petropolis, in Brasile, su un tracciato inedito e che rispetta tutti i canoni di quello che viene considerato come “Cross Country Moderno”, forse addirittura troppo moderno e che inevitabilmente fa riflettere sulla direzione che stanno prendendo i tracciati di World Cup, sempre più artificiali e spettacolari, ma meno tecnici nel vero senso della parola. 

 

petropolis salto

@CIMTB


Se ancora non avete avuto l’occasione di dare una sbirciata al circuito di Petropolis, prima di continuare nella lettura, vi suggeriamo due video molto interessanti.

 

il primo è un’analisi dei passaggi più difficili insieme a Carlos Coloma e tutto il team BH Templo 

 

 

Il secondo è un giro del tracciato in compagnia del Team Pivot

 

 

TRACCIATO PERICOLOSO: QUALCUNO HA PICCHIATO DURO!

Sicuramente è un tracciato difficile e moderno, ma a guardare da casa le difficoltà tecniche sembrano più legate alla tecnica in stile bikepark piuttosto che a quella classica del XC. Salite dure, ma non tecniche e discese dove è più la capacità di fare airtime correttamente (e atterrare sul piatto) piuttosto che la guida vera e propria.


Soprattutto è un tracciato dove si rischia di farsi male più facilmente del solito, ne sanno qualcosa l’americana Kelsey Urban, compagna di squadra di Jenny Rissveds nel Team31, che ha rimediato 25 punti in faccia. 


 

Ma anche la nostra Sara Cortinovis che ha preso una bella botta in allenamento. 

 

Cortinovis Sara Petropolis infortunio


Fortunatamente è andata meglio alla giovane francese Lena Gerault del team KTM Vittoria, che si è salvata davvero all’ultimo sul tratto di drop con atterraggio quasi sul piatto


 

TIBI E TABACCHI CI DICONO LA LORO

Dal divano di casa è sempre facile giudicare, quindi prima di gridare allo “scandalo” e alla “morte del XC”, come ci aspettiamo  dai Social, abbiamo deciso di chiedere a due biker che di tracciati sotto le ruote ne hanno fatti passare davvero tanti e soprattutto hanno già provato direttamente anche il tracciato di Petropolis: Andrea Tiberi e Mirko Tabacchi.

 

ANDREA TIBERI

Andrea Tiberi

 

«In effetti quello che dite è abbastanza vero, il problema di fondo è che qui in Brasile non esistono sentieri come li concepiamo noi, o meglio, ne esistono ma non concentrati in un'area da xc. Qui esiste la giungla e dalla giungla devi tirare fuori un percorso, quindi è normale che soprattutto all'inizio questo sembrerà un po' troppo pettinato e che gli ostacoli per forza di cosa saranno stile artificiale. In realtà secondo me ci sta, nel senso che il cross country al giorno d'oggi è anche questo e ci può stare che su 9 prove di Coppa ce ne sia una su questo stile.

 

In tante parti del mondo se vuoi fare un percorso da xc viene fuori qualcosa di questo tipo qua, perchè lo tiri fuori dal nulla, con o senza salti, più o meno grandi e più o meno integrati con altri elementi naturali (qui ci sono un paio di saltoni molto fighi su roccioni); Secondo me questo percorso rappresenta un po' questo. E comunque le parti "vecchie" di questo percorso, dove io e Fonzie facevamo il ritmo gara prima delle olimpiadi di Rio, un po' di tecnico naturale ce l'hanno!"

 

MIRKO TABACCHI

Mirko Tabacchi

 

«Come avete detto ci sono molte salite brevi ma non tecniche e discese veloci con salti più o meno alti o lunghi. Probabilmente sono un atleta che predilige tenere le ruote a terra e inserire tratti tecnici senza dover creare dei salti troppo alti. Ma la tendenza della coppa del Mondo sta andando verso questa direzione. Le bici hanno iniziato a diventare più specifiche per xco con accorgimenti sempre più simili all'enduro rispetto magari alla disciplina marathon dove si resta più vicini all old style. In ogni caso il percorso di Petropolis mi piace molto. Con salite brevi e intense. In poche parole un percorso molto nervoso dove spero di trovarmi a mio agio viste le mie caratteristiche.»

 

I tratti "volanti" insieme a Kate Courtney

 

 

ATTENZIONE AL FATTORE PIOGGIA

In tutto questo bisogna sperare che il meteo sia clemente con la Coppa del Mondo, perché visto il terreno particolarmente argilloso della foresta brasiliana, se ci saranno giorni di piogge abbondanti il circuito di Petropolis diventerà una vera e propria saponetta. 

 

Come facciamo a saperlo? Basta guardare le immagini della gara corsa questo weekend sotto un bel acquazzone…

 

 

 

LA REVISIONE DEL PERCORSO 

Nella giornata di ieri, mercoledì 6 aprile, a Petropolis è intervenuta la commissione UCI per chiedere l'adeguamento del percorso, ritenuto troppo pericoloso. L'intervento si è basato sul posizionamento di alcune pedane di riempimento tra i salti doppi con gap al centro. Enrico Martello che si occupa di trail building e progettazione di molteplici percorsi come Internazionali d'Italia Series, si trova attualmente a Petropolis e dopo aver visto il percorso a piedi ha commentato così: «Impegnativo per il caldo e l'umidità, perché l'aria è veramente pesante, per il resto a livello tecnico non trasmette molto, 4 salti sulla stessa traccia non ci sono mai stati. Il rock garden è molto corto con poco dislivello tra le rocce. Dopo le modifiche apportate ieri è diventato un percorso in cui menare e basta, non esagero dicendo che potrebbe essere un tracciato da front. Al 90% è lavorato con escavatore, in questo modo si rende tutto più compatto, se invece avessero lavorato a mano con rastrelli sarebbero rimasti anche altri ostacoli e asperità naturali come rocce e radici».  

 

IL PROGRAMMA

 

Venerdì 8 aprile

 

16:00 Short Track donne

16:45 Short Track uomini

 

Sabato 9 aprile

 

15:00 Under 23 maschile

16:30 Under 23 femminile

 

Domenica 10 aprile

 

11:20 Donne elite

14:35 Elite maschile


NB: Gli orari indicati sono quelli locali, Petropolis è 5 ore indietro rispetto all'Italia. 

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