A Tokio 2020 nella mountain bike è Tom Pidcock a vincere l'oro

Uno dei favoriti, l'olandese Van der Poel è uscito da giochi subito cadendo rovinosamente da Sakadura Drop. All'attacco degli svizzeri Schurter e Flückiger ha risposto solo Pidcock che poi quando ha aperto il gas, li ha staccati. Solo Flückiger ha tentato di stargli vicino. Battaglia per il bronzo che va alla spagna, legno per N1NO. Buona partenza di Kerschbaumer e Braidot che però poi si sono spenti

Izu - Shizuoka (Giappone): La gara di mountain bike maschile dei giochi olimpici di Tokyo 2020 è partita alle 15.00 ora di Tokyo, 8.00 ora italiana. E tutte le tensioni e le aspettative degli ultimi 2 anni si sono finalmente trasformate in realtà. La sfida era tra 3 uomini sulla carta, ma come spesso accade la MTB ha dimostrato che niente va dato per scontato. Giornata non particolarmente soleggiata sul circuito di Izu, ma terreno completamente secco e temperature accettabili.

 

Photo ©UCI MTB - SWPix

 

Lancio (1,3 km) - Colpo di scena, brutta caduta di Mathieu Van der Poel

Dopo lo start a Tokio 2020 c'è stata battaglia per prendere la prima curva davanti, lo specialista delle partenze, il brasiliano Henrique Avancini si è portato subito davanti, seguito da una maglia arancione olandese che però non è quella di Mathieu Van der Poel, ma quella di Milan Vader. A chiudere il terzetto che ha preso qualche metro di vantaggio fin da subito Nino Schurter, che sembra più in forma che mai.

 

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I nostri azzurri (oggi con la maglia bianca) Gerhard Kerschbaumer e Luca Braidot sono a pochi metri dalla testa tra la quinta e la decima posizione, in un secondo gruppo in cui compaiono appunto anche MVDP e Thomas Pidcock, uno sulla ruota dell'altro, evidentemente i due si controllano.

 

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Avancini, Vader e Schurter a fare l'andatura nel primo giro di questa gara di mountain bike qui ai giochi olimpici di Tokio, ma primo colpo di scena: sul grosso drop di roccia (Sakura Drop), che tutti prendono a velocità supersonica, MVDP sbaglia il bilanciamento e si porta troppo in avanti, il posteriore si impenna e brutta caduta per il "marziano".

 

IL VIDEO CON LA CADUTA

 

 

Mathieu è a terra, fatica a rialzarsi e quando lo fa ha una brutta faccia, sofferente. Perde molto tempo, ma poi un po' ammaccato torna in bici, ma per lui la gara sembra ormai finita.

 

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Primo giro: Attacco secco di N1NO

Attacco di Schurter proprio sotto l'arco di arrivo. Un attacco secco a cui rispondono ancora Avancini e Vader, ma ben presto si fanno sotto il suo connazionale Fluckiger, e il campione del mondo Sarrou, mentre Pidcock era leggermente più indietro attorno alla sesta posizione, un po' a chiudere il gruppetto di testa.

 

Photo ©Swiss Cycling

 

Nella seconda metà del giro Nino trova supporto del suo compagno di nazionale Mathias Flückiger, alle loro spalle si muovono le acque e in terza posizione sale inaspettato Anton Cooper, con Pidcock e Avancini sempre a chiudere i buchi che i due svizzeri davanti aprono, chiude il quintetto di testa Koretzky. Il primo azzurro è Luca Braidot che è nel gruppo inseguitore.

 

Photo ©Bettiniphoto

 

Secondo giro - Attacco svizzero, Pidcock risponde

I due svizzeri continuano a lanciare degli scatti brevi, ma che probabilmente puntano a sfinire i loro avversari. A inseguire il quintetto un ottimo Luca Braidot, sesto a meno di 5" da Koretzky e la gara è ancora lunga. Il quintetto di testa all'inizio del terzo giro rimane invariato, ma Thomas Pidcock si muove verso la testa e sembra uno squalo che sta aspettando di agguantare la preda.

 

Photo ©Alex Whiteahead/SWpix.com - Tokio 2020

 

La coppia della Svizzera però non sembra per nulla interessata a lasciar vita facile allo giovane britannico, sono loro che dettano il ritmo e Pidcock insegue, mentre Cooper cerca di tenere il ritmo dei primi 4. Poi Koretzky e il ceco Cink che sta risalendo molto bene. Sembra che nelle parti veloci sia Pidcock a passare in testa, mentre i due svizzeri si diano il cambio nel tratto più duro in salita. Purtroppo alla fine del giro, fuori dalla top ten 10 i colori azzurri. 

 

Terzo giro: Pidcock apre il gas e alza il ritmo

Il gruppetto di 4 passa compatto sotto al traguardo a 7 secondi Koretzky e Cink, a 13" Avancini solitario con a pochi metri dietro il sudafricano Hatherly. 30" un ottimo Vlad Dascalu (il rumeno del team Trek Pirelli) e Sarrou a chiudere i primi 10. Il primo azzurro è Luca Braidot 13°, mentre 24° "Gerri" e 32° Nadir. E Van der Poel? È risalito in 16ª posizione.

 

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Davanti intanto sembra che il ritmo si un po' calato e Cink si riporta alla ruota di Cooper, mentre Koretzky fatica un po' a tenere il ritmo forsennato di "Furia Ceca" (così lo chiama Marco Aurelio Fontana). Pidcock sembra rompere gli indugi e sulla prima salita attacca, non un attacco secco, ma apre il gas e alza il ritmo. Schurter si francobolla a lui, ma dietro c'è una piccola frattura, con Cooper che passa Flückiger.

 

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A fine salita le carte si rimescolano ancora, ma a favore di Pidcock che prende qualche metro di vantaggio, circa 4 secondi su Mat e circa 8" su Nino e Cooper. È iniziata la cavalcata solitaria del britannico? Non sembra perchè Flückiger si riporta subito sotto. Ha una pedalata un po' meno "facile" rispetto a Pidcock però.

 

Quarto giro - Pidcock al comando

All'inizio del quinto giro, quando ne mancano 3 all'arrivo Pidcock passa sotto al traguardo con 6" di vantaggio su Flückiger, mentre dietro inizia ad esserci il vuoto. 38" su Nino, Cooper e Koretzky. 45'' su Cink, 58" su Hatherly, 1' 12" su Valero ed Avancini, Vader e Dascalu. Gli azzurri Luca Braidot e Gerhard Kerschbaumer pedalano appaiati attorno alla 20esima posizione.

 

 

Pidcock davanti sembra involato, ma non è un ritmo devastante, almeno non per "Mat Flück" che continua a tenere il britannico a vista. Pochi secondi e quell'incedere un po' caracollante sempre dello svizzero, ma Mat è lì e non molla. Il gruppetto inseguitore si è ridotto a 3 elementi: Nino, Cooper, Koretzky e Cink.

 

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Giro 5 - MVDP si ritira, Cink vede sfumare la possibilità di lottare per il bronzo

La vera notizia che arriva all'inizio del sesto giro è il ritiro di Mathieu Van Der Poel, probabilmente le botte dopo la caduta al primo giro erano diventate insopportabili.


Davanti, intanto, Pidcock allunga su Flückiger che ora è dietro di quasi 11". Le prime due medaglie sembrano ormai scritte, mentre la lotta per il bronzo è più accesa che mai con Schurter, Cooper, Koretzky e Cink che si è rifatto sotto e anzi, si è portato in testa al gruppo inseguitore.

 


Colpo di scena, foratura, anzi sembra quasi stallonatura per Ondrej Cink, ben lontano dalla zona tecnica. Anche per lui gara finita proprio mentre sembrava quello più in palla per il bronzo.bLa sfida per il terzo posto torna ad essere tra Nino Cooper e Koretzky, con il francese che sta dietro e probabilmente cercherà di arrivare in volata sapendo di essere il più veloce.

 

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Ultimo giro, suona la campana, si decidono le medaglie

Quando suona la campanella dell'ultimo giro Tom Pidcock passa con 14" di vantaggio su Mat Flückiger, ma serve aspettare oltre un minuto per il terzetto inseguitore, che ora è diventato un quartetto grazie all'arrivo dello spagnolo Valero Serrano, che si dimostra sempre di più l'uomo della seconda parte delle gare. Alle spalle del quartetto che si gioca il bronzo uno strepitoso Vlad Dascalu, settimo a solo 1.12", più dietro Hatherly, Sarrou e Vader.

 

Risultato da sottolineare anche per il cileno Vidaurre Kossmann (ancora Under23 che è 17° all'inizio dell'ultimo giro) .Per quanto riguarda gli italiani "Gerri" sta risalendo posizioni, ma è sempre 20°, Luca 24° e Nadir 35°.

 

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L'ultimo giro è una cavalcata di gloria per uno dei protagonisti più attesi di questa Olimpiade di Tokio 2020. Se pensiamo che poco più di un mese fa si era rotto la clavicola in una caduta su strada e oggi lo vediamo trionfare su un tracciato tecnico come quello di Tokyo... CHAPEAU THOMAS PIDCOCK!

 

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A soli 21 anni, è lui il nuovo campione olimpico di mountain bike tra uomini 2020 (o 2021 che dir si voglia). Da Atlanta 1996 è prima medaglia per la Gran Bretagna e del metallo più prezioso, l'oro. "Non posso ancora crederci davvero - le sue prime parole dopo il traguardo - È pazzesco che io possa stare qui, che possa definirmi un olimpionico. Ho avuto molti dubbi negli ultimi mesi. A causa della frattura alla clavicola non correvo da un po', anche se sapevo di essere in buona forma. Questo mi ha creato ancora più dubbi. Ma quando è iniziata la gara, ero subito nel posto giusto e mi sentivo bene nonostante il caldo". 

 

Secondo posto e argento per lo svizzero Mat Flückiger che ha fatto una gara da vero campione. 

 

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Bronzo incredibile ed inaspettato per l'iberico David Valero Serrano che non solo è rientrato nell'ultimo giro, ma è riuscito a staccare Schurter, Koretzky e Cooper con uno scatto da vero finisseur. Valero Serrano è davvero uno dei biker che sa meglio gestire le energie e chiudere in crescendo. Anche a Rio de Janeiro la Spagna ci aveva sorpreso, quella volta con Carlos Coloma, anche lui bronzo. Forse la medaglia di Legno non era certo quello in cui sperava Nino Schurter per la sua ultima Olimpiade.

 

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GLI ITALIANI

Olimpiade decisamente sottotono per i nostri colori, dopo i primi due giri in cui sembrava che Luca Braidot (25°) fosse in giornata top, qualcosa si è spento nel motore e ha iniziato a perdere posizioni. "Io mi sentivo bene ed avrei voluto fare la corsa stando davanti. Ma davanti gli svizzeri si alternavano nei rilanci, il ritmo era davvero altissimo e quando ho visto che non riuscivo a rimanere dove sarei voluto essere mi sono letteralmente spento! Non riuscivo più ad andare avanti. Non sono stato in grado di trovare la forza di reagire, nemmeno la freddezza per restare calmo e tenere le redini della situazione. La testa è stata più forte. Solo finire la gara è stata una sofferenza!." Per i tre alfieri della nostra nazionale Olimpiade anonima quasi sempre oltre la 20esima posizione. 

 

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Peccato perchè in tanti speravano in un buon risultato, soprattutto di Luca. Alla fine il migliore dei nostri è stato ancora una volta Gerhard Kerschbaumer (20°) che ha chiuso in crescendo. "Evidentemente non è il mio anno, seppur io abbia provato a dare il massimo. Tenevo a questa prova, ma non è andata come sperato".

 

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Nadir Colledani (34°) - "Qualcosa non è andato a livello fisico. Avevo i brividi di freddo, eppure la temperatura esterna era alta. Peccato aver avuto una giornata no all'appuntamento clou."

 

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COSA HA DETTO CELESTINO

"Non cerchiamo scuse, è stata una brutta gara. Devo dire che questi non sono i nostri veri valori. Contiamo su atleti che solitamente entrano nella top 10 di Coppa del Mondo. Sapevamo che per una medaglia era molto dura, ma speravamo in qualcosa di meglio oggi. Difficile pensare ad un risultato peggiore". Ha raccontato il Commissario Tecnico azzurro Mirko Celestino a fine gara che ha proseguito nella sua analisi: "Siamo partiti bene con Kerschbaumer che ha tenuto bene, ma è durato un giro e mezzo, mentre Nadir Colledani è stato fermato dalla regola dell'80% per evitare il doppiaggio. E' un vero peccato aver fornito una prestazione di questo genere proprio alle Olimpiadi. Ci siamo preparati a lungo e con impegno".

 

GLI HIGHLIGHTS

 

 

ORDINE D'ARRIVO

1 PIDCOCK Thomas | Gran Bretagna 28.25 km 1:25:14 

2 FLUECKIGER Mathias | Svizzera +0:20

3 VALERO SERRANO David | Spagna +0:34

4 SCHURTER Nino | Svizzera +0:42

5 KORETZKY Victor | Francia +0:46

6 COOPER Anton | Nuova Zelanda +0:46

7 DASCALU Vlad | Romania +0:49

8 HATHERLY Alan | Sudafrica +1:19

9 SARROU Jordan | Francia +1:36

10 VADER Milan | Olanda +2:07

11 SINTSOV Anton | Comitato olimpico Russia +2:27

12 COLOMBO Filippo | Svizzera  +2:50

13 AVANCINI Henrique | Brasile +2:55

14 BLEVINS Christopher | USA  +2:59

15 CULLELL ESTAPE Jofre | Spagna +3:02

16 VIDAURRE KOSSMANN Martin | Cile +3:19

17 FOIDL Maximilian | Austria +3:31

18 SCHUERMANS Jens | Belgio +3:53

19 WAWAK Bartlomiej | Polonia +3:56

20 KERSCHBAUMER Gerhard +4:34

21 BRANDL Maximilian | Germania +4:35

22 CARSTENSEN Sebastian Fini | Danimarca +5:14

23 ULLOA AREVALO Jose Gerardo | Messico +5:43

24 HAEGSTAD Erik | Norvegia +6:00

25 BRAIDOT Luca +6:16

26 DISERA Peter | Canada +6:31

27 COCUZZI Luiz Henrique | Brasile +7:07

28 FUMIC Manuel | Germania +7:14

29 YAMAMOTO Kohei  | Giappone +7:21

30 McCONNELL Daniel | Australia +7:58

31 MILLER Alex | Namibia +9:12

32 PARTI Andras | Ungheria +10:19

33 HAIMY Shlomi | Israele +11:44

 

34 COLLEDANI Nadir -1LAP

35 ILIAS Periklis | Grecia -3LAP

36 ZHANG Peng | Cina -3LAP

 

DNF CINK Ondrej | Repubblica Ceca

DNF Van der POEL Mathieu | Olanda

 

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