Pauline Prevot Ferrand messa KO dal percorso di Tokio 2020. Dovrà tornare in ospedale. E non è l'unica

La campionessa del mondo che già 9 mesi fa era stata operata a Lione all'arteria iliaca, quando rientrerà in Francia dalla trasferta giapponese dovrà essere operata al naso.

Izu - Shizuoka (Giappone): Il percorso di Izu che domenica mattina nel paese del sol levante, ha ospitato il Test Event preolimpico, quando era stato visionato a piedi giovedì, a causa della presenza di tantissimi ostacoli artificiali, aveva spaventato parecchi rider. In gara secondo il nostro CT Mirko Celestino tutte le paure sono svanite: "Fortunatamente le tecnicità e le difficoltà del tracciato che avevamo sottolineato dopo il sopralluogo a piedi si sono dimostrate soltanto apparenza, in sella alle nostre bici ci siamo resi conto che è tutto fattibile".

 

 

In campo femminile però il percorso ha messo KO due delle tre più forti rider del mondo, l'unica che ne è uscita indenne è stata Jolanda Neff, che poi è la ragazza che ha vinto il Test Event. Come vi avevamo raccontato venerdì, la prima vittima illustre era stata Kate Courtney che a causa dei sei punti di sutura applicati al suo ginocchio era stata costretta a dare forfait.

 

L'altra vittima sacrificale all'altare delle olimpiadi è stata la campionessa del mondo Pauline Prevot Ferrand. La corsa della francese è durata solo 10 minuti. "Era funzionato tutto alla perfezione. Il percorso mi piaceva e le prove mi avevano regalato un ottimo feeling".

 

 

Domenica in gara però tutto non è andato per il verso giusto. "Purtroppo in gara ho fatto dei piccoli errori e quello nel Rock Garden mi è costato molto caro". Si è rotta il setto nasale, quando tornerà in Francia dovrà essere operata. Pauline che solo 9 mesi fa era stata operata all'arteria iliaca ha scritto su Instagram un commento molto sincero: "La vita non è sempre così idilliaca come può apparire sui social media". 

 

L'aspetto positivo è che tutto sommato la stagione è finita e di conseguenza potrà riprendersi con calma da questo infortunio.

 

 

Apparentemente anche l'under 23 spagnolo Pablo Guede Rodriguez sembra essersi rotto il naso, in realtà ha preso una bella botta ma lui si è fatto male da un'altra parte. Cadendo a terra ha messo davanti la mano, rompendosi un dito.

 

 

I percorsi moderni con ostacoli artificiali sono belli e spettacolari, ma al giorno d'oggi, le probabilità di farsi male sono aumentate in maniera esponenziale rispetto al passato. Dal primo bilancio, deduciamo che sul percorso di Izu hanno esagerato.

 

 

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