DIETRO LE QUINTE DI APPENNINICA 2021: UNO SGUARDO AL LAVORO DELLO STAFF

Grazie a Gianpaolo Missiroli facciamo un’immersione dentro ”quello che non si vede” di una gara impegnativa per atleti e staff come Appenninica MTB Stage Race

A metà giugno di quest'anno, in occasione del "Press Trip" sul monte Cusna, ho avuto il piacere di conoscere Beppe Salerno e Milena Bettocchi di Happy Trail MTB, organizzatori della Appenninica MTB Stage RaceQualche settimana dopo quell'evento Beppe mi scrisse "Ciao Tato, ma tu verresti a fare il volontario ad Appenninica? 12-18 settembre. Si lavora tanto e ci si diverte tanto." 

 

 

"Diverte" vince su "lavora" e quindi, anche senza la più pallida idea di cosa mi avrebbero fatto fare, ho dato la mia disponibilità, ad una sola condizione: "FATEMI PEDALARE!!! Non tenetemi fermo."  

 

"Da cosa nasce cosa", proprio vero, la mia presenza nello staff di Appenninica 2021 rispecchia in pieno il detto. Della gara, delle classifiche, delle tappe, dei percorsi saprete già tutto, ormai è storia, quindi mi limiterò a parlarvi d'altro, una storia di dentro, "la mia Appenninica", interessa?

 

Conoscete tutti questa gara a tappe? Io non la conoscevo e per prima cosa sono andato a cercare qualche video delle passate edizioni. Stessa cosa propongo a chi non ha già voltato pagina. Se non le avete già viste (ma anche se), guardate tutti i filmati delle sette tappe di questa Appenninica 2021, perché è una sintesi spettacolare di quello che atleti, pubblico e staff hanno vissuto in diretta. 

 

 

La proiezione delle foto e del video di tappa è un appuntamento fisso di ogni dopo cena ad Appenninica. Le immagini che i ragazzi di The Outdoor Lab raccolgono durante il giorno, vengono selezionate e montate a tempo di record per regalare a tutti i partecipanti queste grandi emozioni. 

 

 

Dalla partenze all'arrivo e lungo tutto il percorso ...

 


 

... con ogni condizione di tempo ...

 

 

 

... finendo la corsa davanti al monitor per selezionare il meglio della giornata.

 

 

 

Quello che resta parla del nostro bellissimo territorio, delle nostre montagne, dei borghi, delle piazze, della gente ... Parla degli atleti, della loro fatica, tenacia, passione, gioia e soddisfazione.


Quello che resta alimenta il ricordo di chi ha vissuto l'avventura e proietta lo spettatore in mezzo all'azione con un solo obiettivo, stimolare la voglia di partecipare. Sono rimasto davvero impressionato dalla qualità del loro lavoro, veramente fantastici, complimenti.


Ma un evento del genere richiede una macchina organizzativa che mai avrei potuto immaginare

Ciò che si vede da fuori è solo la punta dell'iceberg. Le scelte fatte in fase progettuale, l'organizzazione messa in piedi, le scelte infrastrutturali e, soprattutto, le persone coinvolte, sono ingredienti fondamentali per la riuscita o meno di un evento di queste dimensioni e quelle non si vedono da fuori.

 

Per molti saranno ovvietà quelle che scrivo, ma per me, che non avevo mai partecipato (a nessun livello) ad una competizione come questa, è stata una grande sorpresa.

 

"Si lavora tanto ..." son sincero, non pensavo così tanto! Non certo per quello che ho fatto in prima persona, ma per quello che ho visto fare da uno staff davvero affiatato, coeso e molto ben coordinato. Dal primo all'ultimo, sempre pronti, sempre disponibili, sempre sul pezzo. Dalla mattina presto a notte fonda. Li riconosci subito e non solo per la maglietta rossa, l'antivento verde o la pettorina arancione.

 

 

Non mi va di citare il numero di furgoni, di moto, di camion, di transenne, di tavoli, di gazebo, di panche, di striscioni, di scatoloni, di borsoni, di materiale, di alimentari che ogni giorno doveva muoversi da un luogo all'altro per essere montato, utilizzato e poi di nuovo smontato e caricato per il giorno dopo.

 

 

 

 

Ogni giorno una gara nella gara, con la stessa grinta degli atleti ed il sorriso sempre in volto perché è vero "... ci si diverte tanto". Beppe in due parole aveva già detto tutto.

 

 

Ancora prima dell'arrivo dei primi atleti nella zona di partenza tutto deve essere pronto!

 

 

 

Ogni responsabile di settore controlla che tutto sia operativo. Se manca qualche cosa tutti scrivono sulla chat e c'è sempre chi ha una risposta ed interviene. Notifiche sempre attive e telefono sempre a portata di mano.

 

 

 

Milena e Beppe coordinano, dispongono, informano ...

 

 

 

Tutto deve garantire la sicurezza degli atleti e il corretto svolgimento della competizione, questo comporta una minuziosa attività di preparazione e controllo lungo il percorso, prima e durante la tappa. Tracciatori, marshall ed equipe medica, coordinati da Luca, si occupano di questo fondamentale aspetto dell'evento.

 

 

 

 

Una volta in gara gli atleti possono contare su assistenza, ristoro e quant'altro li metta in condizione di esprimersi al massimo delle loro potenzialità. Per questo tutti i concorrenti (o quasi tutti), salutano e ringraziano ogni volta che incrociano un membro dello staff, sempre col sorriso acceso.

 

 

 

 

Tutto viene controllato con attenzione, perché il percorso è lungo, le condizioni cambiano e gli imprevisti abbondano e si deve essere pronti a gestire ogni situazione con tempestività ed efficacia.

 


Come nel caso della Queen Stage, 98 km per 3500 mt di dislivello, dove la pioggia l'ha fatta da padrona e sono state necessarie scelte "straordinarie".

 

 

 

 

Ma anche in quelle condizioni mai nessuno che abbia perso il suo sorriso. Appenninica MTB Stage Race è soprattutto questo.

 

 

Così, appena mi è stato chiesto di scrivere un pezzo su questa gara, ho capito che dovevo cercare le foto che non erano state pubblicate, per parlare delle persone che hanno reso possibile tutto questo.

 

 

 

Grazie davvero a tutti, ho vissuto un'esperienza intensa, nuova, che mi auguro davvero di ripetere.

Ci vediamo ad Appenninica 2022!!!

 

Tato

 

 

P.S. - Ringrazio in modo particolare Luca perché ha sempre trovato il modo di farmi pedalare, anche se non serviva, quindi condizione rispettata!

 

Tutte le foto sono di The Outdoor Lab, seguiteli sui loro canali social. 

 

Se invece vi domandate chi io sia, potete cercare una risposta su 3x1 Van Project

 

E grazie a te, lettore instancabile, che sei arrivato fino alla fine.

 

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