Il campionato del mondo marathon incorona "Re" Alban Lakata e "Regina" Annika Langvad

Sul velocissimo tracciato collinare tedesco è servita una volata in entrambe le gare per assegnare l'ambita maglia iridata. Migliore risultato degli azzurri, il 13° posto di Maria Cristina Nisi. Polemica tra la Dahle e la Langvad.

Singen (Germania): Le colline del sud della Germania, ubicate non lontano dal Lago di Costanza, hanno laureato i nuovi campioni del mondo marathon per la stagione 2017 che sono due rider abituati a vestire la maglia iridata. Entrambe le gare, sul velocissimo tracciato teutonico, si sono decise in volata. In quella a due, tra le donne ha vinto la 33enne danese Annika Langvad che è una top rider che si adatta, passando senza problemi dal cross country alle lunghe distanze. In sella alla sua Specialized ha collezionato il quarto mondiale marathon, dopo quelli che aveva già vinto nel 2011, 2012  e 2014.

 

Singen vincitori del mondiale marathon di mountain bike 2017

 

Nella gara maschile, dove lo sprint è stato a tre, ce l'ha fatta quella vecchia volpe del 38enne austriaco Alban Lakata, che ha messo la sua ruota davanti a quella dell'ex iridato, il lusitano Tiago Ferreira e a quella del suo connazionale Daniel Geismayr. Dettaglio importante, erano due austriaci contro il portoghese.

 

Alban Lakata

 

 

Pensate che "Albanator" negli ultimi 8 mondiali marathon, ha conquistato 3 medaglie d'oro (2010 - 2015 - 2017) e ben quattro d'argento. L'unico anno che non è andato a medaglia è stato nel 2012 in Francia a Ornans, quando vinse il greco Ilias Periklis. E Mathieu Van der Poel? Ci ha provato, è riuscito a stare davanti per buona parte della gara ma poi anche lui si è staccato chiudendo in quinta posizione. 

 

Il percorso

La gara attesissima come non mai, forse proprio per le caratteristiche del percorso, che nonostante centrasse poco con la mountain bike, ha stregato gli appassionati perché era difficile fare un pronostico. Molti ci hanno chiesto se la corsa sarebbe stata trasmessa in diretta, purtroppo gli organizzatori tedeschi si sono limitati a far vedere sulla loro pagina FB, dei brevi video relativi ad alcuni passaggi.

 

 

Del percorso ne avevamo ampiamente parlato in settimana, con le bici preparate dai bikers, come se si dovesse affrontare una gara su strada (assetto con gomme scorrevoli). Il perché ce lo ricordano le dichiarazioni pre gara del CT azzurro Mirko Celestino:  "E' più un percorso da classica del Nord. Correre da squadra, anche se può sembrare assurdo per una gara di marathon, è il modo migliore per affrontarlo" - che quelle del belga Roel Paulissen,: "Il tracciato è molto veloce e scorrevole con quasi nessun tratto tecnico. Verrà una gara da quasi 30 Km/h di media infatti tutti i corridori opteranno per un assetto scorrevole delle proprie bici. Bisognerà correre nelle prime posizioni ma senza prendere vento in faccia. Sicuramente sarà una gara per gente veloce e magari con un passato da stradista..."

 

 

La gara femminile

Le prime a partire, in una mattinata con cielo grigio e 19° sono state le 70 donne che dovevano pedalare per 80 chilometri suddivisi su un giro da 49 km (stesso degli uomini) e uno corto da 31 km.

 

Mara Fumagalli

 

Purtroppo tra le ragazze al via, nella starting grid, non c'era Mara Fumagalli. La sua squadra, così scriveva sulla pagina FB:

 

 

Ci immaginiamo la delusione dopo aver tanto faticato per prepararsi all'appuntamento più importante dell'anno.

 

Alla fine della Ronda Corta, ossia il giro da 31 km, al comando nella corsa rosa c'erano ben 18 donne, provenienti da tutto il mondo, comprese delle sudafricane. L'unica delle 3 azzurre al via, presente nel gruppo era Maria Cristina Nisi, tra le altre big segnaliamo Neff (SVI), Dahle (NOR), Spitz (GER), Langvad (DAN) e anche Katazina Sosna con i colori della Lituania. Jessica Pellizzarro passava in 32esima posizione con un gap di 1 minuto. 

 

Dopo 46 km, ai piedi della salita di Kreuz, gruppo ancora compatto e la Nisi non mollava. Lo strappo, lungo circa 1 km, faceva un po' di selezione, infatti le prime ad arrivare in cima, dopo 1 ora e 52 km erano la Dahle e la Spitz. Le altre però arrivavano in fila indiana dopo pochi istanti. Perdevano una ventina di secondi sia la Nisi che la Katazina che però poi riuscivano a riportarsi in coda alle battistrada. Nel finale però la fatica si faceva sentire e tenere il passo delle prime era difficile per tutte, restavano davanti le quattro più forti, poi la vikinga Langvad e la Spitz riuscivano a prendere quei pochi metri di vantaggio che le permettevano di giocarsi il mondiale allo sprint. Ce la faceva la danese che ha 12 anni in meno della tedesca.

 

Singen vincitori del mondiale marathon di mountain bike 2017

 

Chiudeva gli 80 km in 3 ore 6' 50'', argento alla Germania e bronzo alla Norvegia con Gunn Rita Dahle che non ce l'ha fatta a vincere il settimo mondiale ma a 44 anni è stata protagonista fino all'ultimo. Dietro di lei è arrivata la bionda svizzera Jolanda Neff che torna a casa delusa, dopo che era partita come detentrice del titolo conquistato lo scorso anno in Francia a Laissac.

 

 

A fine gara la Dahle è stata un po' polemica. Pare che in un single track la Langvad sia caduta e quando la Neff e la Spitz l'hanno sorpassata, la danese avrebbe "stoppato" proprio la norvegese. Insomma una polemica tra vikinghe.

 

 

Da segnalare nella top ten, la "Torpado" Katazina Sosna, nona.

 

Singen PODIO DONNE mondiale marathon di mountain bike 2017

 

Migliore azzurra Maria Cristina Nisi (13esima) che essendo uno scricciolo, su un percorso così veloce, di più non poteva fare. Il commento fatto in serata dalla toscana: "Sono partita molto determinata, sapevo che non era adatto a me come tracciato ma nello sport non è mai detta l'ultima parola. ..Sono stata molto concentrata sin da subito, rimanendo sempre nel gruppo delle prime non mi sembrava vero. - prosegue poi nel suo racconto Maria Cristina - Poi ai -30 ho iniziato ad avere dei crampi ma non volevo mollare allora cercavo di stringere i denti ma non è bastato e ai -10 purtroppo ho dovuto abbandonare il gruppetto. Però sono stata molto soddisfatta di me non tanto per la condizione fisica che a parte crampi era ottima ma per il mio stato mentale positivo e determinato.
L'unica pecca è che nel secondo giro ci siamo trovati anche moltissimi amatori che potevano compromettere la gara
".

 

 

Jessica Pellizzaro (32ª): "Ho cercato di fare del mio meglio per onorare la maglia azzurra ed ho dato tutto giungendo all'arrivo al 32° posto. Sono abbastanza soddisfatta anche se un pò dispiaciuta per non essere riuscita fin da subito a seguire le ruote giuste ed aver quindi dovuto fare gran parte della gara "al vento". Comunque ringrazio il Ct Mirko Celestino per avermi dato questa grande opportunità e per tutto quello che mi ha trasmesso in questi giorni. Un grazie va anche allo staff e a tutti i miei compagni che mi hanno accolta nel gruppo e mi hanno dato un sacco di consigli. Farò tesoro di questa bellissima esperienza!"

 

Ordine d'arrivo FEMMINILE

 

1. LANGVAD Annika | DANIMARCA 3:06:50
2. SPITZ Sabine | GERMANIA +0:01
3. DAHLE FLESJAA Gunn-Rita | NORVEGIA +0:08
4. NEFF Jolanda | SVIZZERA +0:11

5. KOLLMANN Christina | AUSTRIA +0:44
6. SUSS Esther | SVIZZERA +1:10
7. STENERHAG Jennie | SVEZIA +1:13 42
8. ULRICH Silke | GERMANIA +1:17 29
9. SOSNA Katazina | LITUANIA +1:36 26
10. DE GROOT Robyn | SUD AFRICA +1:36

 

13. NISI Maria Cristina  +3:05

32. PELLIZZARO Jessica  +14:13


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