Il campionato del mondo marathon incorona "Re" Alban Lakata e "Regina" Annika Langvad

Sul velocissimo tracciato collinare tedesco è servita una volata in entrambe le gare per assegnare l'ambita maglia iridata. Migliore risultato degli azzurri, il 13° posto di Maria Cristina Nisi. Polemica tra la Dahle e la Langvad.

 

La gara maschile

176 uomini, sono scattati venti minuti dopo le donne, però diversamente dal gentil sesso, loro dovevano correranno sulla distanza di 98 km e con 2.800 metri di dislivello positivo, il tutto diviso su due giri. Il mondiale di Francesco Failli e Damiano Ferraro non è quasi nemmeno iniziato. Tempo di partire e c'è stata una caduta. "Il mio mondiale è durato 8 km, prima mi hanno piegato il forcellino che ho cercato di raddrizzare a mano. Purtroppo però dopo pochi km si è strappato". Questo il commento del trevigiano.

 

Damiano Ferraro

 

Failli la caduta l'ha evitata ma dopo cinque chilometri è successo il fattaccio - "Quando era davanti al gruppo, da dietro sono stato toccato da un'altro corridore. Purtroppo con la ruota mi hanno  centrato in pieno il cambio". Così è finita la corsa del rider di Arezzo.

 

Il primo rilevamento cronometrico, dopo 16,5 km, indicava al comando il colombiano Paez con a fianco il "ceco" Kulhavy seguiti a ruota da un gruppo di una trentina di unità che procedeva ad altissima velocità. Tra questi c'erano anche gli azzurri (oggi però in maglia bianca) Mensi, Cominelli, Ragnoli e Casagrande. Dopo pochi instante nel secondo gruppo c'erano anche Colonna e Rabensteiner. Più staccato Longa,


Al termine della salita di Plören dopo 43 km, passava per primo il campione del mondo in carica, il lusitano Ferreira con a due secondi Lakata seguito a ruota da tutto il gruppo formato da altri 20 riders e tra questi c'erano Cominelli, Ragnoli e Mensi oltre a Paez e Paulissen. Dopo un minuto passavano Rabensteiner e Colonna in mezzo a loro abbiamo notato Manuel Fumic che come ben sapete è un cross countrista, non l'unico in gara oggi. Dopo una decina di minuti il gruppo passava per il traguardo, completando i primi 49 chilometri in 1 ora 37' 52''. Casagrande che era partito bene, pare che non stesse bene, faceva fatica a respirare, per questo motivo ha poi ceduto.

 

Singen vincitori del mondiale marathon di mountain bike

 

Servivano più di due ore di gara, per fare un pò di selezione in questo campionato del mondo marathon. Ad arrivare in cima alla salita di Kreuzer erano infatti i due Protek Ferreira (POR) e Ilias (GRE), lo Specialized neozelandese Gaze, l'asso olandese Van der Poel insieme al connazionale Becking, poi c'erano anche Kulhavy (CZE), lo svizzero Rohrbach e l'austriaco Geismayr. Da soli, in undicesima e dodicesima posizione, passavano dopo 46 secondi Paez e Ragnoli. Cominelli era invece nel gruppo dietro.

 

Alban Lakata a Singen

 

Nell'ultima ora di gara c'era un'ulteriore scrematura, con gli azzurri che perdevano ulteriore terreno mentre la vittoria, come vi abbiamo già raccontato se la sono giocata allo sprint  Lakata, Ferreira e Geismayr. Va notato che Alban Lakata, a riprova delle velocità del tracciato, oggi è partito con in testa un casco aero.

 

Alban Lakata a Singen

 

Van der Poel che aveva perso contatto dalla testa della corsa in salit, ai -2 dal traguardo è stato ripreso dal terzetto che aveva dietro ed alla fine tra i quattro, a conquistare la medaglia di legno ci è riuscito Kulhavy. Nella top ten va segnalato l'ottavo posto di Paez: "Oggi volevo vincere, ma ...qualcuno è andato più forte".

 

Migliore azzurro Juri Ragnoli che a caldo ha commentato: "Sono soddisfatto della mia gara perchè con le mie caratteristiche, con un percorso così veloce, di più non potevo fare. Ho fatto una bella gara, fino al km 65 restando nel gruppo dei primi 10. Poi è calata la forza che serviva negli strappi e gli altri ne avevano di più di potenza. Certo alla vigilia speravo in un risultato migliore, vista la mia condizione di forma però, quì a Singen la mia agilità non serviva a niente. Nel finale sono ho perso posizioni finendo 22esimo". 

 

 

Daniele Mensi: "Sono contento di essere riuscito a finire questo mondiale! La maglia azzurra va sempre onorata. Della gara posso dire che per noi è stata complicata perchè i piani di della nazionale erano diversi, ma per inconvenienti meccanici, gli uomini veloci son stati tagliati fuori in partenza! Ci siamo ritrovati io, Cominelli e Ragnoli nel gruppo che conduceva la corsa. All'inizio del secondo giro ho provato a inventarmi qualcosa provando ad anticipare con Cristian che si sentiva bene, ma è stato inutile perchè non ci hanno lasciato spazio. Il tracciato era velocissimo. Pagando a caro prezzo lo sforzo,ho chiuso in 46esima posizione."

 

Fabian Rabensteiner: "Peccato speravo in qualcosa in più. Fino al 65esimo KM non ero messo male, infatti  ero nel gruppo degli inseguitori ma poi si é spenta la luce e fino alla fine è stata una sofferenza."

 

 

 

Ordine d'arrivo MASCHILE

 

1. LAKATA Alban | Austria 3:17:25
2. FERREIRA Tiago | Portogallo +0:01
3. GEISMAYR Daniel | Austria +0:01
4. KULHAVY Jaroslav | Repubblica Ceca +2:42
5. VAN DER POEL Mathieu | Olanda +2:42
6. ROHRBACH Nicola | Svizzera +2:42
7. BECKING Hans | Olanda +2:43
8. ULMAN Matous | Repubblica Ceca +3:49
9. PAEZ LEON Hector Leonardo | Colombia +3:49
10. PERNSTEINER Hermann | Austria +3:49

 

 

22. RAGNOLI Juri  +6:05

43. COMINELLI Cristian +13:08

46. MENSI Daniele +13:32
48. RABENSTEINER Fabian +15:24

54. COLONNA Paolo +15:37
78. LONGA Mattia +21:42

94. CASAGRANDE Francesco +24:51

 

Ritirati FAILLI Francesco e FERRARO Damiano

 

 

Photo ©EGO-Promotion


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