Al campionato del mondo di ciclocross l'Under Silvia Persico ad un soffio dal bronzo

Bogense: Il campionato del mondo di ciclocross iniziato sabato in Danimarca con le gare di juniores, under 23 e donne elite, dopo una notte di riposo è ripartito nella tarda mattinata con la quarta e penultima gara, quella riservata alle ragazze Under 23.

Alle 11:00 in una giornata con 2° e un cielo parzialmente nuvoloso si sono presentate al via 48 ragazze provenienti da 48 nazioni. L'Italia del CT Fausto Scotti era presente con tre ragazze: Sara Casasola, Silvia Persico e Francesca Baroni, assente la campionessa del mondo in carica, l'inglese Evie Richards, costretta al forfait in seguito ad un infortunio.

Rispetto al mondiale dell'anno scorso, corso nel fango di Valkenburg oggi le condizioni del percorso erano totalmente diverse e le atlete tecniche avevano difficoltà a fare la differenza. Dopo tre giri nel gruppo al comando c'erano le olandesi Alvarado, Van der Heijden e Pieterse, affiancate dalla britannica Kay, dalla biker svizzera Koller e udite udite da una maglia azzurra, quella indossata da Silvia Persico. Alla fine del penultimo giro il drappello delle inseguitrici è riuscito a riprendere la testa della corsa e si è annunciato un ultimo giro da thriller.

Questa volta le ragazze olandesi hanno fatto un bel lavoro di squadra, Inge Van der Heijden è andata a vincere la maglia di campionessa del mondo seguita da Fleur Nagengast che le ha coperto le spalle. Sul rettilineo finale una terza maglia orange, quella della favorita della vigilia, Ceylin del Carmen Alvarado è apparsa all'orizzonte.

La ragazza originaria di Santo Domingo è riuscita per un pelo a prendere la medaglia di bronzo perchè le tre ragazze che erano dietro a pochi metri di distanza l'avevano quasi ripresa. Sapete chi per prima le è arrivata alle spalle? Proprio l'azzurra Silvia Persico.  "Nel terzo giro sono rimasta un pò indietro ed ho dovuto sprecare energie per rientrare. Al penultimo giro ho capito che dovevo rimanere davanti per non rischiare di perdere il "treno" e lasciare andare le olandesi. C'è stato un momento, all'ultimo giro, dopo la contropendenza, in cui ho perso dei metri dalle olandesi. E' stato il momento che poi ho pagato all'arrivo. Mi sentivo al gancio ma non ho mollato. Se fossimo arrivate in gruppo, mi sarei potuta giocare la volata in modo diverso. E' andata così e da quì voglio gettare le basi per migliorarmi ancora".

Le altre due azzurre Francesca Baroni e Sara Casasola hanno chiuso il loro mondiale rispettivamente in 17ª e 43ª posizione.

Ordine d'arrivo DONNE UNDER