Tic tac tic tac, le ore passano e gli appuntamenti clou della stagione cross country si avvicinano. Sabato 19 il campionato italiano al Ciocco e poi ci inizierà in gran finale di stagione all'estero. Prima la lunga trasferta nella Repubblica Ceca a Nové Mesto con il doppio turno di Coppa del Mondo XCO che impegnerà i bikers da martedì 29 settembre a domenica 4 ottobre e poi la carovana si sposterà immediatamente nella vicina Austria dove a Leogang dal 7 all'11 si correranno i mondiali.
Questa mattina sono arrivate notizie che gli organizzatori di Nové Mesto hanno definito incoraggianti, le autorità locali hanno dato il via libera alla presenza del pubblico però in forma limitata.
"Era chiaro fin dall'inizio della primavera che quest'anno non sarebbe stato possibile organizzare il nostro evento nel formato a cui siamo stati abituati negli ultimi anni. L'attuale regolamento governativo in combinazione con le possibilità logistiche dell'Arena consentono l'accesso ad un massimo di tremila spettatori al giorno". Ha spiegato Petr Vanek, boss dell'organizzazione.
"In base alla normativa anti COVID-19 quest'anno il pubblico non potrà accedere alla team Zone, i corridori dovranno restare isolati come in una bolla, come succede al Tour de France. Dal momento che 4 giorni dopo dovranno partecipare al mondiale non possono permettersi nessun potenziale rischio di infezione. Se vogliamo essere una organizzazione affidabile e professionale, dobbiamo adattarci a queste linee guida eliminando molte parti del nostro programma. Non sarà prevista la vendita nell'Area Expo, ridurremo al minimo gli eventi di accompagnamento come le feste serali e sconsiglieremo il campeggio". Fanno sapere da Nove Mesto.
Se il pubblico sarà limitato in compenso con tutto quello che è successo quest'anno si prevede un boom di iscrizioni da parte di corridori provenienti da tutto il mondo. A quanto pare grazie ad una eccellente collaborazione con l'Agenzia Nazionale dello Sport e altre autorità della Repubblica Ceca, pare che faranno di tutto pur di facilitare l'entrata nel paese anche agli atleti provenienti da nazioni a rischio.
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