A TOM PIDCOCK È IL CAMPIONE D’EUROPA DI MTB, IL TITOLO SE LO PRENDE A MONACO DI BAVIERA

Al 23enne di Leeds nella sua collezione di maglie mancava ancora quella di campione d’Europa elite in mountain bike. Se l’è portata a casa oggi a Monaco di Baviera con una facilità impressionante nonostante una partenza nelle retrovie e una caduta poco dopo lo start. Tantissimo pubblico all'Olympia Park.

A Monaco di Baviera agli "European Championships Munich 2022", l'evento multi disciplina che coinvolge anche la specialità che noi amiamo, il ciclismo, oggi, venerdì 19 agosto, è arrivata l'ora X per l'off road. Dopo aver visto prima le gare su pista, poi quella maschile in linea e le due gare a cronometro, venerdì e sabato dedicati alla mountain bike (solo categoria elite), conclusione domenica con la prova in linea femminile su strada.

 

PERCORSO RICORDA LONDRA 2012

Il percorso disegnato per il campionato europeo di cross country a Monaco 2022 è caratterizzato da 15 sezioni completamente artificiali realizzate all'interno dell'Olympiapark, uno dei parchi urbani di Monaco di Baviera, due i rock garden presenti, creati con rocce e terra riportata e tre salite principali per un totale di 4,2 chilometri e 157 metri di dislivello a giro.

 

 

Un percorso che sin dai giorni precedenti ha lasciato immaginare dinamiche di gara con grande tatticismo e altissime velocità. Gli atleti hanno dovuto compiere 8 giri più un giro di lancio su un percorso che nonostante le forti piogge di ieri notte fortunatamente ha visto uno svolgimento senza il temporale previsto nei giorni precedenti. Il suolo è rimasto però appesantito dalle piogge con alcune zone ancora allagate.

 

 

CHI MANCAVA

Nella lista partenti composta da 63 atleti totali non sono comparsi i nomi di alcuni dei top rider del momento come lo spagnolo David Valero, Luca Braidot e Nino Schurter che avevano preannunciato la loro assenza per potersi concentrare sugli ultimi due appuntamenti di stagione dedicati al cross country, il campionato del mondo di settimana prossima a Les Gets e l'ultima prova di Coppa del Mondo nella nostra Val di Sole. Oltre a loro era presente il campione svizzero di cross country Mathias Flückiger di cui è stata annunciata proprio ieri sera una sospensione provvisoria per doping.

 

 

IL GRANDE FAVORITO SUBITO A TERRA

Tutti gli occhi erano puntati su Tom Pidcock che partiva abbastanza arretrato in 34ª posizione, visti i suoi pochi punti UCI, una partenza resa ancora più difficile da una piccola caduta proprio alla prima curva. Tom è andato dritto contro le transenne coinvolgendo anche un atleta norvegese. Nessun danno, ma qualche secondo perso e il dover iniziare la sua rincorsa alla vittoria dà ancora più indietro.

 

 

PRIME AVVISAGLIE

Nel giro di lancio di circa 900 metri in pianura intorno al lago, il campione olimpico si è dovuto subito interfacciare con un incidente mentre davanti una lunga fila di atleti cercava di entrare in testa nel primo giro regolamentare. Alla fine del primo giro si creano due grosse fazioni, quella svizzera come abituata ad approcciare appuntamenti come quello europeo e quella tedesca con Maximilian Brandl e Luca Schwarzbauer a fare gli onori di casa.

 

 

I due blocchi insieme a un veloce Koretzky e Fini spezzavano il gruppo giungendo sulla linea del giro intermedio con un tempo mai visto quest'anno in un cross country: 9 minuti e mezzo. I numeri hanno dato subito un'idea dell'europeo che ci si stava giocando, con una velocità media superiore ai 28 km/h per i grossi motori. L'inizio del terzo giro segna la riconnessione dei primi due gruppi che compongono un plotone da 19 unità in cui rientra anche il campione olimpico Thomas Pidcock in sella a una hardtail.

 

 

 

SE C'È SPAZIO PER LE FUGHE, LO DECIDE TOM

Fare la differenza su un tracciato così veloce è sembrato da subito molto complicato, le pendenze non esagerate delle salite hanno consentito anche agli atleti più potenti di rimanere incollati e sfruttare l'effetto scia. A metà gara i dubbi che Pidcock potesse fare la differenza come alle Olimpiadi di Tokyo o ad Albstadt all'inizio di quest'anno, diventavano sempre più piccoli, una volta ripresa la testa della corsa inizia come sua abitudine a mettere alla frusta tutti i cavalli a disposizione.

 

 

Il campione olimpico un'altra volta ha deciso chi poteva giocare con lui e chi no. Attaccati al grillo inglese rimanevano solo il francese Koretzky e lo svizzero Filippo Colombo, ma per quanto questi due potevano rimanere sulla giostra Tom lo decise qualche attimo dopo proprio quando Koretzky sembrava riscontrare un problema meccanico alla sua KTM.

 

PIDCOCK SENZA LIMITI

Al quinto degli otto giri in programma la pioggia cominciava a tintinnare sui caschi degli atleti, ma in lizza per la vittoria c'era di nuovo l'uomo con le scarpe d'oro, Thomas Pidcock che si lanciava in un nuovo assolo guadagnando in poche pedalate 15 secondi.

 

 

La lotta è contro il tempo ma anche contro i record perché Pidcock aveva già focalizzato l'obiettivo finale, diventare il primo rider inglese a vincere un campionato europeo di cross country olimpico. Dietro al fuggitivo un gruppone con 6 svizzeri cercava di riorganizzarsi per contenere lo svantaggio. Thomas Litscher uno dei più esperti nel gruppo chiedeva infatti di lavorare come si fa su strada, con cambi regolari, mentre il gap però continuava inesorabilmente ad aumentare.

 

 

SVIZZERA, UNA NAZIONE INTERA PIEGATA DALL'INGLESE

Nella seconda parte di gara emerge colui che fino a ieri ha vestito la maglia di campione continentale. Lars Forster si è svegliato forse tardi insieme a un'intera nazione raggruppata nel plotone inseguitore. Ma sebbene la Svizzera sia da sempre la nazione di riferimento capace di caratterizzare le gare in massa, questa volta non è sembrata organizzata come in passato ha sempre dimostrato, piegata per intero alla volontà di Thomas Pidcock che davanti faceva il diavolo a quattro.

 

PIDCOCK È IL NUOVO CAMPIONE EUROPEO XCO

Quando Pidcock inforca la bici da cross country gli altri devono sperare di essere nella loro miglior giornata oppure restare a guardare. Il campione olimpico Thomas Pidcock è tornato al campionato europeo di XCO a dare un'altra lezione a tutti gli specialisti. Dopo il titolo di campione olimpico ottenuto lo scorso anno è tornato in mtb per spuntare dalla sua check list anche l'obiettivo di vincere la maglia di campione europeo di cross country olimpico 2022.

 

Photo ©Swpix cycling - Ineos Grenadiers

 

La sua non è stata un'azione disarmante come vista nelle sue comparsate nel XCO, delle ultime stagioni, ha guadagnato quella trentina di secondi che ha conservato e gestito per vincere la maglia che voleva. Oltre alla vittoria in 1:18:09 però il monito a tutta la scena, Pidcock è il ciclista più forte e settimana prossima sarà presente ai campionati del mondo di cross country a Les Gets in Francia.

 

 

Dietro al campione olimpico ed europeo il più solido è stato lo svizzero Filippo Colombo, ha cercato di contrastare Pidcock inizialmente e poi di ricucire portando il gruppo inseguitore fino al traguardo con uno svantaggio quantomeno dignitoso.

 

 

Per la sua gestione di gara meritatissima è stata la medaglia di bronzo dietro a un astuto e sempre presente Sebastian Fini. I due avevano riguadagnato su Pidcock chiudendo a soli 10 secondi di ritardo. Sono saliti sulle stesse posizioni del podio come l'anno scorso a Novi Sad. Dietro di loro hanno chiuso in quarta e quinta posizione rispettivamente Victor Koretzky (Francia) e Thomas Litscher (Svizzera).

 

 

Il campionato europeo maschile di cross country non ha riservato grandissime sorprese ma ha rivelato l'impossibilità di comprendere quali siano gli effettivi limiti di un atleta che continua a vincere come se nulla fosse in qualsiasi disciplina del ciclismo. Pidcock dopo aver vinto la tappa del Tour de France con l'arrivo a L'Alpe d'Huez meno di un mese fa, torna in MTB e fa suo un altro titolo, che il Regno Unito non aveva ancora portato a casa quello di campione europeo cross country.

 

COSA HA DETTO PIDCOCK

 

Le parole di Pidcock dopo il traguardo: «Non è stato facile, ho fatto una settimana senza bici e due settimane in altura, è stato strano è vero. È stato molto strano perché mi sentivo stanco anche mentalmente, ma quando sono sceso dall'altura mi sono sentito molto meglio e più me stesso, l'avvicinamento è andato bene. Questa gara è stata un buon indicatore della condizione, la prossima settimana c'è il più grande degli obiettivi, ed è stato bello correre con questa folla. Dopo il mondiale sarà nuovamente la volta di tornare su strada, non è così male, ho messo giù un po' di lavori di intensità e poi chissà. Cercherò di ottenere il migliore risultato settimana prossima e poi dedicarmi al mondiale strada».

 

 

GLI ITALIANI

 

Sin dalle prime battute Juri Zanotti è stato il migliore degli atleti azzurri che stazionava nel gruppetto di immediati inseguitori, proprio a ridosso della top10 scivolando poi intorno alla 20ª posizione per chiudere al 24° posto. «Sono dispiaciuto, non avevo le gambe per riuscire a stare nel gruppo davanti e lottare per ottenere un buon risultato.»

 

Anche Daniele Braidot rimasto nella prima fase di gara in un secondo gruppetto che inseguiva, ha colto al terzo giro l'occasione per rientrare sulla testa, per chiudere poi come migliore degli italiani nel secondo gruppo inseguitore, in 16ª posizione, mentre il terzo degli azzurri, il campione italiano Gerhard Kerschbaumer continuava da inizio gara a girare intorno alla 40ª posizione per poi concludere una gara che non rispecchiava certo le sue caratteristiche in 27ª posizione.

 

 

IL COMMENTO DI CELESTINO

Il CT azzurro ha commentato il campionato europeo degli azzurri, ma Celestino è rimasto deluso dalla prova degli italiani: «Un po' deluso, abbiamo visto i risultati dei ragazzi. Il percorso si è rivelato duro ma da gamba piena, Pidcock ha messo in crisi tutti e i nostri si sono dovuti accontentare. Anche gli atleti sono rimasti delusi dalle loro stesse performance. Domani sarà la volta delle ragazze, contiamo su di loro».

 

 

ORDINE D'ARRIVO

1 PIDCOCK Thomas (Gran Bretagna) 1:18:09

2 CARSTENSEN Sebastian Fini (Danimarca) +0:11

3 COLOMBO Filippo (Svizzera) +0:12

4 KORETZKY Victor (Francia) +0:18

5 LITSCHER Thomas (Svizzera) +0:21

6 SCHUERMANS Jens (Belgio) +0:25

7 FORSTER Lars (Svizzera) +0:30

8 FRISCHKNECHT Andri (Svizzera) +0:37

9 ALBIN Vital (Svizzera) +0:46

10 SCHWARZBAUER Luca (Germania) +0:48

 

16 BRAIDOT Daniele Finish +1:56 

24 ZANOTTI Juri +2:34 

27 KERSCHBAUMER Gerhard +2:58

 

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