Lars Forster torna Campione d'Europa di MTB. Luca Braidot ci ha provato fino alla fine

Gara equilibratissima e decisa solo nell'ultimo giro da un allungo dallo svizzero con il casco Red Bull. Luca Braidot è sempre stato davanti, gli è mancata la benzina nella seconda parte dell'ultimo giro. Argento alla Danimarca con Castersen Fini e bronzo alla Svizzera che proprio al termine dell'ultima gara ci sorpassa nel medagliere

di Redazione, dom 15 ago 2021 15:02

Novi Sad (Serbia): La gara più attesa è sempre l'ultima, oggi ai Campionati d'Europa di mountain bike, specialità cross country, era quella in programma alle 16:00. L'ultimo appuntamento di queste quattro intense giornate vissute nel nord della Serbia era la prova elite maschile corsa da 69 riders nel momento più caldo della giornata.

L'ondata di calore ha raggiunto anche la Voivodina, la regione al confine con l'Ungheria che ha come capoluogo Novi Sad. Oggi all'interno della maestosa fortezza asburgica di Petrovaradin c'erano 36°. La giornata giusta per usare i gilet termici tipo l'Arctic Heat. Il caldo era il fattore più temuto di corridori, non certamente il percorso che era televisivamente spettacolare (la gara è stata trasmessa da Eurosport) ma tecnicamente non diceva assolutamente niente.

Passare dal circuito di Tokio 2020 a quello di Novi Sad è stato come fare un salto indietro nel passato. Un tracciato da pedalatori con due strappi brevissimi e da pedalare a tutta dal primo all'ultimo chilometro, girando sia all'interno che all'esterno della fortezza dove le ruote sollevavano tanta polvere.

Prima del via l'Italia nel medagliere era al comando con 2 ori e 2 argenti, in agguato c'erano Francia, Olanda e Svizzera pronte a farci la festa. Mancando tutti i big che dopo Tokio 2020 hanno preferito riposarsi in vista dei mondiali della Val di Sole, oggi per le seconde linee era una occasione irripetibile per un momento di vera gloria, indossare la maglia di campione d'Europa per portarla per 12 mesi.

GIRO 1

La prima maglia a sfrecciare sotto lo striscione dell'arrivo al termine del primo degli otto giri in programma è stata quella della svizzera indossata da Forster, poi quella "blue" di Marotte, quindi quella rossa della Danimarca (Andreassen) e poi la più bella, quella azzurra. La indossava Luca Braidot. Suo fratello Daniele era invece quindicesimo, più lontano c'era Nadir Colledani. I corridori passavano in fila indiana uno dietro l'altro.

GIRO 2 - LUCA BRAIDOT NEL GRUPPETTO DEI 5 AL COMANDO

I primi quattro, Luca Braidot compreso, raggiunti dal rossocrociato Filippo Colombo sono riusciti a prendere un piccolo margine di vantaggio sul gruppo.

GIRO 3 - ORA DAVANTI SONO NOVE

Nel terzo giro i battistrada hanno rallentato facilitando l'aggancia alla testa della corsa operato dal tedesco Egger, dal russo Sintsov (abita in Lombardia e si allena spesso a Livigno) e dagli svizzeri Albin e Indergand.

GIRO 4 - ARRIVA ANCHE IL LETTONE, SONO 10

Nei brevi strappi si vedeva chi aveva la gamba migliore ma poi quando spianava da dietro chiudevano subito il buco. Al comando c'erano 4 svizzeri, 1 italiano, 1 danese, 1 tedesco, 1 russo, 1 francese e 1 lettone. Quest'ultimo era Blums che è riuscito a portarsi sul gruppo di testa.

GIRO 5 - INIZIA LA SELEZIONE

L'attacco della Svizzera ha iniziato a fare selezione Forster si è portato dietro Braidot e Colombo. Un azzurro nella morsa di due rossocrociati, ma era ancora presto. Alla fine del quinto giro c'è stato un colpo di scena, Colombo si è fermato ai box, mentre il terzetto che inseguiva ha stoppato la fuga. Marotte, Andreassen e Sintsov sono andati a formare un quintetto.

GIRO 6 - IL FRANCESE SI STACCA, LUCA È SEMPRE DAVANTI

Nel terz'ultimo round, il francese Marotte che arrancava sui brevi strappi, ha perso contatto dalla testa della corsa dove a tenere alto il ritmo ci ha pensato Sintsov. Non è però bastato perchè proprio in prossimità dell'arrivo, da dietro sono riusciti a rientrare Colombo, il danese Fini e il baltico Blums.

GIRO 7 - BRAIDOT SEMBRA IN DIFFICOLTÀ

Per la prima volta, nel corso del penultimo giro, abbiamo visto in difficoltà Luca Braidot. L'attacco degli svizzeri Colombo e Forster ha cercato di mettere alla frusta i compagni di fuga. Quando è suonata la campana che annunciava l'inizio del giro decisivo, davanti c'erano 2 svizzeri, 2 danesi, 1 russo, 1 lettone con il corridore di Mossa leggermente staccato.

Photo ©Michele Mondini - Santa Cruz FSA

GIRO 8 - LA SVIZZERA CI SORPASSA

Quello che era sembrato un momento di crisi del top rider friulano, all'inizio della tornata finale è stato cancellato da un'accelerata di Luca che si è portato addirittura in prima posizione a guidare il gruppetto.

Poi la Svizzera ha iniziato le manovre per cercare di portarsi a casa più medaglie possibili. Lars Forster ha cambiato passo portandosi da solo al comando e vincendo il suo secondo titolo europeo. Ci era già riuscito nel 2018 a Glasgow. Dietro Braidot ha fatto la prima parte del giro tirando il gruppo ma poi è calato e gli avversari l'hanno passato.

Argento per la Danimarca con Sebastian Carstensen Fini, e bronzo per la Svizzera con il ticinese Filippo Colombo. Luca Braidot deve accontentarsi di un settimo posto, staccato di 21 secondi dal vincitore.

Nel finale gli è propria mancata la benzina, però è stato bravo perchè ha venduto cara la pelle. 21° Nadir Colledani, 38° Daniele Braidot. Con l'oro e l'argento la Svizzera ci ha tolto il primo posto nel medagliere, ma non possiamo certo lamentarci, non ci ricordiamo un Italia così forte agli Europei.

PROSSIMI EUROPEI I DUE DIVERSE LOCALITÀ

L'anno prossimo i Campionati Europei di MTB si terranno in due diverse località come era già successo nel 2018. Le gare della categoria Elite si correranno a Monaco (Germania) il 19 e 20 agosto mentre il mese prima, dal 1 al 3 luglio a Anadia (Portogallo) gareggeranno Juniors e Under 23.

Photo ©Michele Mondini - Bettiniphoto.net