Jolanda Neff regina d'Europa, ma che sfortuna per Eva

La svizzera campionessa del mondo fa gara solitaria praticamente dall’inzio e va a conquistare la sua quinta maglia continentale. Lechner parte fortissimo e tiene bene, ma una caduta la riporta indietro fino all’ottavo posto.

Le Piccole Olimpiadi, così potremmo chiamare questi campionati Europei di Glasgow che, in contemporanea con gli europei di atletica di Berlino, ci stanno regalando 10 giorni di sport ad altissimi livelli.

 

 

Nei giorni precedenti avevamo visto biker coperti di fango e intabarrati nelle divise invernali, fortunatamente questa mattina a Glasgow la tipica pioggia scozzese ha dato un po' di tregua, permettendo al terreno di asciugarsi un po', mentre la temperatura rimaneva piuttosto bassa, 15º, ma non così tanto da creare problemi alle atlete.

 

 

Il percorso ce lo aveva spiegato Gioele Bertolini, veloce e poco tecnico, ma continuamente da rilanciare e spingere, insomma un tracciato che sicuramente piace ai ciclocrossisti. In partenza solo 37 atlete tra cui spicca l'assenza di Yana Belomoina, campionessa in carica, e Annika Langvald. Tutti gli occhi sono naturalmente puntati su Jolanda Neff e Pauline Ferrand-Prevot, le due grandi favorite e anche le uniche due top rider che hanno scelto di gareggiare in sella a una full suspension: Jolanda sul prototipo Kross e Pauline sulla Canyon Lux.

 

Glasgow 2018 - Eva Lechner

 

Giro 1

Pronti via e subito la maglia azzurra di Eva Lechner è davanti a fare il ritmo. Era davvero da molto tempo che non vedevamo l'altoatesina partire così forte.  Alle sue spalle Neff e Ferrand Prevot. Una leadership che dura poco perché da dietro risale Dahle che attacca a metà del primo giro e apre un piccolo gap, portandosi dietro la Neff. Eva prosegue con il suo ritmo all'interno del gruppetto inseguitore. Poco prima del termine della prima tornata Pauline Ferrand-Prevot, una delle biker che più desidera con europeo, va a chiudere il gap con la coppia di testa, dietro di lei Indergand, Stirnemann e la nostra Eva.

 

Glasgow 2018 - Jolanda Neff

 

Neff dimostra di avere un bagaglio tecnico ben più elevato delle altre concorrenti, la svizzera è infatti l'unica a saltare il doppio e a droppare nella zona delle rocce, sembra davvero divertirsi nelle parti più artificiali del tracciato, segno che l'allenamento in bikepark da i suoi frutti.    

 

Giro 2

Il ritmo cala leggermente e le posizioni rimangono invariate, le atlete si guardano e si studiano, davanti Neff, Dahle e Prevot dettano il ritmo, ma la nostra Lechner non sembra soffrire troppo.

 

Giro 3, doppio colpo di scena Dahle - Lechner

Jolanda Neff prende il largo e non si gira indietro a guardare. Intanto dietro colpo di scena, Gunn Rita Dahle rompe la catena nel tratto di salita più ripido ed era costretta a spingere la bicicletta fino alla zona tecnica, lasciando così Prevot in tranquillità a gestire la seconda posizione a 31". È vero che nella MTB non si può mai sapere come andrà a finire, ma a questo punto, salvo rotture meccaniche, le prime due posizioni sembrano ormai consolidate.

 

Glasgow 2018 - Dahle

 

In terza posizione saliva Indergand  che viaggiava con un ritardo di oltre un minuto e mezzo. Proprio come dicevamo la MTB é spesso beffarda e proprio in questo giro la nostra Eva Lechner, che era saldamente al 5º posto, incappa in una brutta caduta. In una compressione le scivola la mano destra dalla manopola, perde la presa sul manubrio e cade rovinosamente fuori dal tracciato, una bella botta al fianco sinistro.

 

Un veloce check alla bici e a se stessa prima di risalire dolorante in sella ha continuato a pedalare, purtroppo questa caduta la fa retrocedere al 9º posto. Peggio ancora Gunn Rita Dahle relegata al 17º posto dal guasto meccanico.

 

 

Giro 4

La quarta tornata era caratterizzata dalla sfida interna al Benelux per la quarta posizione tra la belga Michiels e l'olandese Anne Tauber, mentre alle loro spalle, staccata di pochi secondi, la Brandau. Intanto davanti la cavalcata solitaria di Jolanda Neff era inarrestabile e in crescendo, così come il controllo del secondo posto da parte di Pauline Ferrand Prevot.

 

Glasgow 2018 - Prevot Ferrand

 

Giro 5, terzo ed ultimo colpo di scena

Altro colpo di scena all'inizio dell'ultimo giro, scompariva dai radar la Indergand. Nessuna caduta per la svizzera ma una maledetta foratura.

 

Glasgow 2018 Indergand

 

A quel punto una scatenata Michiels lasciava la compagnia di Tauber e Brandau per prendere con forza la terza posizione. Alle sue spalle Maja Wloszczowska era davvero "on fire"  e si lanciava alla caccia della terza posizione con una grandissima rabbia agonistica. I chilometri di questo ultimo giro scorrevano veloci e la polacca si avvicinava sempre di più alla belga in terza posizione, una vera sfida a distanza.

 

Glasgow 2018 Maja


Quinto titolo continentale per Jole

Jolanda Neff si presentava tutta sola all'ultima curva, si puliva il volto dal fango e tagliava il traguardo a braccia alzate, davvero contenta di aver conquistato la maglia continentale dopo la brutta caduta dello scorso anno.

 

Glasgow 2018 - Jolanda Neff

 

Questa è la sua quinta maglia di campionessa europea, ha vinto l'europeo come juniores nel 2011 in Slovacchia, poi nel 2012 a Mosca da under 23, nel 2015 a Chies d'Alpago, all'ultimo anno da under23, si era imposta tra le Elite e infine nel 2016 aveva trionfato in Svezia. "Un vero sogno per me, lo scorso anno sono caduta e sono davvero contenta di vincere oggi. Davvero divertente questo tracciato, mi piaceva molto il percorso artificiale, le discese e le paraboliche. Prendevo vantaggio in discesa e tenevo in salita. Domattina molto presto parto per il Canada e il mio obiettivo prossimo grande obiettivo è la Coppa del Mondo".

 

Glasgow 2018 podio women

 

In seconda posizione una soddisfatta Pauline Ferrand-Prevot in netta crescita e pronta giocarsi il podio anche in Coppa. La lotta per la medaglia di bronzo veniva alla fine vinta da Githa Michiels, anche se la Wloszczowska terminava la prova a soli 6".

 

Glasgow 2018 - Eva Lechner

 

Quinta Elisabeth Brandau, mentre la nostra Eva Lechner alla fine tagliava il traguardo in ottava posizione, con un po' di rammarico perché senza quella caduta avrebbe sicuramente potuto lottare per una medaglia visto che la gamba, come dimostrano i tempi sul giro, c'era. Buona prova anche per Serena Calvetti che chiude al 20º posto.

 

Glasgow 2018 Serena Calvetti

 

"Con un po' più di fortuna Eva poteva arrivare a medaglia. Ha fatto una bellissima gara, rimanendo sempre tra le prime 5. Purtroppo una caduta prima ed una foratura subito dopo le hanno impedito di raccogliere un successo che sicuramente meritava: una medaglia, se fosse arrivata, non sarebbe stata di certo regalata". Questo il commento del CT azzurro Mirko Celestino.

 

 

Photo UEC @Bettiniphoto.net - Dario Belingheri

 

ORDINE D'ARRIVO DONNE ELITE

1. NEFF Jolanda (Svizzera) 1:31:29
2. PREVOT FERRAND Pauline (Francia) +2:04
3. MICHIELS Githa (Belgio) +3:27
4. WLOSZCZOWSKA Maja (Polonia) +3:35
5. BRANDAU Elisabeth (Germania) +4:08
6. TAUBER Anne (Olanda) +4:17
7. STIRNEMANN Kathrin (Svizzera) +5:22
8. LECHNER Eva (Italia) +6:08
9. FORCHINI Ramona (Svizzera) +6:18
10. INDERGAND Linda (Svizzera) +6:42

20. CALVETTI Serena (Italia) +10:04

 

IL MEDAGLIERE GRAZ+GLASGOW

Svizzera 3 oro, 2 argento
Francia 2 oro, 3 argento, 1 bronzo
ITALIA, 1 oro, 2 argento
Ucraina, Austria 1 oro
Gran Bretagna 1 argento
Repubblica Ceca 2 bronzo
Danimarca, Germania, Spagna, Olanda, Belgio 1 bronzo

 

 

 

 

 

 

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