SIMONE AVONDETTO NELLA STORIA, È CAMPIONE DEL MONDO UNDER 23

Fino a metà gara sembra tutto come previsto Martin Vidaurre Kossmann davanti come una moto destinato a concedere il bis, poi il colpo di scena. Il suo motore si è spento e appena Simone Avondetto se ne è accorto l'ha passato ed ha iniziato una cavalcata verso l'oro

di Aldo Bertoni, dom 28 ago 2022 10:36

A Les Gets ai campionati del mondo di mountain bike cross country 2022 la nazionale degli Stati Uniti si è portata uno sciamano della tribù dei Piedi Neri, l'ha chiesto il campione a stelle e strisce Riley Amos. Non era l'unico, dal Canada Carter Woods è atterrato in Francia accompagnato da un secondo sciamano, uno degli Huroni, un nativo delle "Prime nazioni".

Lo scopo? Fare la danza della pioggia, l'unica speranza di mettere in difficoltà il quasi imbattibile Martin Vidaurre Kossmann. Il campione del mondo in carica sull'asciutto è una moto ma quando comincia a piovere perde tutte le sue certezze e ritorna umano.

Gli sciamani purtroppo hanno sbagliato giorno, hanno fatto piovere venerdì, questa mattina, domenica 28 agosto, alle 10:45 il percorso era in perfette condizioni e bello asciutto pronto per la sfida iridata nella quale l'Italia aveva due assi nella manica, il campione d'Europa Simone Avondetto e Filippo Fontana schierati davanti con i numeri 3 e 7. Nel gruppo avevamo anche Filippo Agostinacchio.

LA GARA INIZIA CON UNA FUGA DI SEI RIDER, DENTRO CI SONO I NOSTRI

Il canadese Carter Woods si è messo davanti ma è durato poco, con la maglia rossa del Cile e l'inconfondibile caschetto Red Bull l'ha passato Martin Vidaurre Kossmann facendo capire a tutte che oggi se qualcuno aveva qualche dubbio, era lui l'uomo da battere in questo campionato del mondo Under 23 affollatissimo e con tanti intasamenti nelle prime fasi di gara. Dietro in molti sono stati costretti a mettere il piede a terra. Alla fine del primo giro Vidaurre guidava un sestetto composto dai blues Mathis Azzaro e Adrien Boichis, dal canadese Woods e dagli azzurri Simone Avondetto e "Pippo" Fontana.

RESTANO IN QUATTRO

Davanti Vidaurre faceva l'andatura, gli altri facevano di tutto per cercare di tenere il suo passo, quello più brillante sembrava Azzaro ma anche Avondetto e Fontana avevano la gamba buona. Erano loro quattro che conducevano il campionato dopo due giri: Cile, Francia, Italia, Italia. A 15 secondi inseguivano Stati Uniti (Amos) e Svizzera (Schatti).

VIDAURRE ROMPE GLI INDUGI

Appena è iniziata la salita Vidaurre ha cambiato passo e con una facilità imbarazzante ha fatto il vuoto. Seguirlo a quell'andatura voleva dire saltare per aria. A metà gara il 22enne sudamericano con papà cileno (Vidaurre) e mamma tedesca (Kossmann) è passato con 12 secondi di vantaggio su Avondetto e Azzaro, dietro a mezzo minuto c'era un'altra coppia, quella formata da Fontana e dal rossocrociato Schatti.

AVONDETTO ATTACCA, FUORIGIRI DEL CILENO

Colpo di scena all'inizio della salita del quarto giro quando Vidaurre ha accusato il colpo, è come se avesse scalato di marcia, non aveva più il turbo accesso. Da dietro se ne è accorto Avondetto che in un lampo l'ha raggiunto e si è messo lui a fare l'andatura. Una svolta che nessuno si immaginava ma che ha scatenato i tifosi italiani presenti a Les Gets. Gli inseguitori avevano paura di saltare, invece chi ha fatto il fuorigiri è stato proprio il cileno. Sotto il traguardo la maglia azzurra di Avondetto è passata con 13 secondi di vantaggio sul "blues" Azzaro, il cileno era lontano a mezzo minuto. Lo aveva nel mirino lo svizzero Schatti, Fontana passava in quinta posizione a poco meno di un minuto.

IL FINALE

Al suono della campana l'Italia con Avondetto è passata con 20 secondi di vantaggio sulla Francia (Azzaro), 57'' sulla Svizzera (Schatti), 1' 07'' sul Cile (Vidaurre), quinto il secondo azzurro Fontana.

C'erano ancora 3,39 chilometri tra Simone Avondetto e la medaglia d'Oro che è arrivata dopo 1 ora 10 minuti e 35 secondi e così a Les Gets è sventolato il tricolore, ma non quello che ha il blu, ma il nostro, la bandiera verde-bianco-rossa.

Dopo l'Europa conquistata in giugno a Anadia oggi sale anche sul tetto del mondo. A Les Gest che piova come l'anno scorso in Coppa del Mondo oppure come oggi con il percorso secco ed asciutto vince sempre lui, Simone Avondetto da San Secondo di Pinerolo in provincia di Torino. Nella storia della mountain bike questa è la quarta medaglia d'oro per l'Italia, a casa ce l'hanno Dario Acquaroli (1996 - Cairns), Marco Bui (1999 - Are) e Gerhard Kerschbaumer (2013 - Pietermaritzburg).

«È bellissimo, non ci credo ancora. Ho sofferto un po' all'inizio e non ho potuto seguire Martin quando ha attaccato ma poi l'ho passato ed è arrivata questa medaglia d'oro.»

Ha detto Avondetto a fine gara mentre il CT Mirko Celestino anche lui emozionato ha affermato: «È una emozione incredibile, ogni anno dicevo ai ragazzi: mi manca questa maglia. Oggi me l'ha portata Simone.»

Argento per i "blues" con Mathis Azzaro, secondo a 28 secondi, ennesima medaglia per l'armata rossocrociata, quella di bronzo se la mette al collo Luca Schatti.

Quarto un deluso Martin Vidaurre Kossmann che è arrivato al traguardo con il motore fuso. Però prima del traguardo si è preso la bandiera del Cile da uno spettatore. Sesto Filippo Fontana, nell'ultimo giro l'ha passato l'americano Riley Amos.