Chi cerca la sua prima ebike, magari pensando ad avvicinarsi a questo mondo un passo alla volta, vuole una buona autonomia e un motore affidabile, due qualità che la nuova Olympia Hysak ha per natura, visto che è sviluppata proprio intorno a questi concetti. L'emtb di Cicli Olympia si propone come soluzione per chi cerca autonomia e potenza, il tutto ad un prezzo che non è Follia.
Come facciamo a dirlo? Perché noi la Olympia Hysak l'abbiamo provata, in un test tutt'altro che facile, su trail tecnici e salite poco "simpatiche".
Guarda con attenzione il nostro video e poi se vuoi approfondire continua nella lettura di questo articolo.
LA NUOVA EBIKE OLYMPIA HYSAK
La Hysak è una delle tante novità della vasta gamma di Olympia 2023, un vero esercito di ebike. È il modello che si posiziona un po' più in basso in gamma rispetto alla Hammer, il "martello" che abbiamo testato recentemente, ma le due bici hanno molte caratteristiche in comune.
La Olympia Hysak è una emtb pensata per l'all-mountain, ma con abbastanza travel delle sospensioni per affrontare tracciati più accidentati e ripidi. Il telaio è realizzato in alluminio idroformato 6061 per conferire a questa ebike il giusto grado di robustezza.
Nel telaio di questa e-bike di Olympia vi è anche un elevato grado di integrazione, infatti lo schema di sospensione ha il link superiore inglobato proprio all'interno del tubo orizzontale, e anche una batteria totalmente nascosta nel tubo obliquo, ma non stiamo parlando di una batteria qualsiasi.
QUALE POWER UNIT È USATA?
Sulla Olympia Hysak è presente una power unit totalmente progettata in Italia, perché il motore è un Oli Edge, esattamente come quello montato sulla Hammer, mentre nel vano porta batteria, ovvero il tubo obliquo, c'è l'enorme Powernine.
Olympia ha chiamato Powernine la batteria che ha sviluppato direttamente e con cui ha dotato buona parte del suo parco ebike. Caratteristica principale della batteria Powernine è la sua capacità da 900 Wh, una delle più capienti in commercio.
Il motore italiano Oli Edge è stato sviluppato con caratteristiche specifiche proprio per le biciclette Olympia, con una coppia da 90 Nm e 5 livelli di assistenza più il livello R (Race).
GEOMETRIE
Per Hysak sono state scelte geometrie piuttosto estreme, con un angolo di sella variabile sulla base della taglia scelta tra i 77 e i 78 gradi, un angolo di sterzo da 64,5 gradi e una lunghezza dei foderi bassi del carro da 438 mm nelle taglie S/M, M/L e 443 per la L/XL.
Il Reach ha estensioni di 438 mm per la più piccola delle taglie, 468 per M/L e 498 per la L/XL. Geometrie molto vicine a quelle della Hammer e che oseremmo che possano spingere ben oltre il classico all mountain. Non a caso durante il test della Olympia Hysak siamo andati ben oltre la sua comfort zone.
TEST OLYMPIA HYSAK
Abbiamo spinto a lungo sui pedali della Olympia Hysak, con una serie di uscite di vario genere, quelle in cui abbiamo cercato potenza e quelle in cui abbiamo cercato la massima autonomia. La taglia che abbiamo utilizzato M/L per il nostro tester dalla statura media (173 cm) è risultata ben bilanciata.
ALLESTIMENTO
Telaio: Hysak Alluminio 6061 idroformato
Forcella: RockShox 35 GOLD, 160 mm
Ammortizzatore: RockShox Deluxe Select+, 160 mm
Motore: OLI Edge
Batteria: Powernine 900 Wh
Cambio: Shimano Deore a 12 velocità
Cassetta: Shimano Deore, 12 v, 10/51
Freni: Shimano BR-MT, 4 pistoni con dischi RT64 203 mm/180 mm
Sella: Selle Italia Model X Comfort
Reggisella: Crankbrothers Highline 3
Manubrio: X-Feel
Attacco manubrio: X-Feel
Ruote: Gipiemme 30
Copertoni: Vittoria Mazza 29"x2.6"/ Martello 27,5"x2.8"
Prezzo: 5.948 euro
PRIME IMPRESSIONI
Cicli Olympia ha creato un design molto particolare che ritroviamo declinato in maniera diversa sui vari modelli della gamma, così le linee della Hysak ricordano quelle della Karbo e in parte anche quelle della Hammer. Il valore aggiunto di acquistare una bicicletta Olympia di media fascia, della nuova generazione di ebike, secondo noi è il fatto che il design ha la stessa identica cura di un modello top di gamma.
Il telaio in alluminio ha una finitura che non fa notare praticamente la differenza con il carbonio. In più le geometrie, con una seduta verticalizzata e uno sterzo non troppo lungo, rendono molto facile trovare fin da subito un bel feeling con la bicicletta.
Il cockpit è completato dal comando OLI, compatto e semplice nelle funzioni, e dall'ampio display a colori, tutto necessario per avere tutti gli aspetti della eBike sempre sotto controllo.
OLYMPIA HYSAK IN SALITA
Hysak nella gamma Olympia è una emtb che abbiamo ben presto capito essere un perfetto bilanciamento tra peso e potenza. Nel caso di questa ebike il peso si percepisce soprattutto a ruote ferme, quando bisogna spostare a mano o sollevare la bici, ma basta accendere il motore per scordarsi completamente di questo aspetto.
In salita abbiamo usato le varie impostazioni del motore Oli, in particolare 1, 2 e 3 per i trasferimenti su salita scorrevole, mentre ci siamo spinti a usare 4, 5 e R nei tratti più impegnativi. Sulla salita scorrevole si sente un sostegno concreto, con rpm tra i 70 e 80 si avanza in maniera fluida e con consumi contenuti.
Il bello della Olympia Hysak è che, nei tratti più tecnici, si possono aprire completamente le sospensioni da 160 mm per consentire all'assetto di perfezionarsi in relazione alla spinta, alla posizione in sella più avanzata e al terreno. La Hysak offre una posizione ben centrata da cui è più facile gestire l'anteriore anche nei tratti più rotti di salita. Bisogna anche dire che nel tecnico c'è un altro vantaggio: la presenza della ruota da 27,5" che nei tratti particolarmente stretti rende la bicicletta più facile da gestire.
L'anteriore non si è mai alzato ed è il risultato di un lavoro sulle geometrie molto accurato, ma anche sul setup delle impostazioni del motore. Sul tecnico quindi si riesce ad avanzare in maniera efficace e con una spinta perfettamente calibrata sulla potenza che il rider mette sul pedale, ma delle sensazioni del motore ne parleremo tra poco.
In salita l'approccio è piuttosto fisico, si avanza con la spinta sui pedali, si usa il colpo di reni e solo in alcuni casi si può pompare sul posteriore per avanzare alzando l'anteriore. In particolare abbiamo accennato al fatto che tutte le salite sono state affrontate ad ammortizzatore aperto e la risposta è decisa, non c'è un affondamento eccessivo se ci si alza sui pedali o si scavalca un grosso ostacolo.
Un bobbing contenuto significa che si riesce ad avanzare con più costanza ed è quanto basta per tirare ancora qualche chilometro avanti. Sulla Olympia Hysak si sfruttano anche con piacere i 12 pignoni della cassetta Shimano Deore, precisa e completa per l'utilizzo di una ebike come la Hysak.
COME SI COMPORTA IN DISCESA
Nei tratti in cui la gravità ci aiuta, il peso della Olympia Hysak si annulla del tutto in favore di una guida fluida, questa può essere la sintesi più esaustiva delle sensazioni in sella a questa emtb, ma scendiamo nel dettaglio perché bisogna portare Hysak dove meglio può far divertire. In generale Hysak grazie al suo posteriore compatto, con la ruota da 27,5", e un carro corto è molto agile, nelle curve, negli appoggi e nei cambi di linea.
La compattezza di tutto il blocco centrale, quindi motore e batteria, e del carro posteriore fanno in modo che la Hysak sia schiacciata a terra e si adatti in maniera ottimale al terreno nonostante non abbia un interasse particolarmente lungo e questo la rende facile da guidare anche per chi non è ancora abituato ad alte velocità. L'anteriore invece rimane più alto e offre facilità di controllo sui tratti tecnici con rocce e radici o su quelli più ripidi.
Abbiamo affrontato trail tecnici e lenti, ma anche veloci con fondi misti, a nostro parere sui sentieri misti e mediamente tecnici si comporta come un'autentica schiacciasassi, bella piazzata a terra, con un assetto che varia in continuazione e una presa salda al terreno, su un tecnico con tanta velocità non va in sofferenza ma si fa sentire un po' di più il peso che si porta dietro. Bisogna dire che su discese brevi o intermedie, anche tecniche, si riesce a gestire bene questo peso, è sulle discese più lunghe che chiede più impegno fisico.
La Hysak è una e-mtb molto stabile nei tratti ripidi e meno ripidi e quando il fondo risulta anche poco pulito, il peso con le ruote a terra si gestisce in maniera perfetta, una volta messe a punto le sospensioni si riesce ad avere una ebike comoda e molto pulita negli approcci. Inoltre, la presenza di leve dei freni per le due dita consente anche di usare un po' più di forza dove l'impianto stesso risulta più limitato.
COME SI COMPORTA IL MOTORE
Questa volta abbiamo spremuto fino all'osso il nuovo motore Oli Edge ed è stata la stessa power unit a farcelo capire. Il bello della Olympia Hysak è che la batteria da 900 Wh è un serbatoio talmente grande che si esce per una ride, si lascia la bici in garage, si torna a utilizzarla il giorno dopo e via così finché non lampeggia la riserva.
Se con la Hammer avevamo capito quanto questo motore sia affidabile nei tratti più difficili di salita, vale a dire evitando la propulsione quando si è in surplace, aspetto voluto da entrambe le aziende per conferire più naturalezza a questo sistema, questa volta siamo riusciti anche a godere dello spunto di modalità come 2 e 3 che, ad alta cadenza, danno davvero tanto sollievo.
La 4 e la 5 rimangono decisamente più dinamiche ma tutti i livelli sono ben calibrati per offrire uno spunto adeguato nelle diverse situazioni. La funzione R è il turbo più affidabile che una ebike possa avere per quel che ci riguarda perché l'unico sensore ultra preciso scelto da Oli fa in modo che l'elevata potenza del livello R ci sia anche a basse frequenze ma solo dopo un accertamento.
L'erogazione è calibrata con 18 Nm di potenza espressa sul pedale dal ebiker, un aspetto che ci ha evitato tanti slittamenti in salita e anche la possibilità di sbilanciarsi. Il motore è preciso, potente e permissivo con cui noi abbiamo affrontato pezzi molto ripidi, non è una forza trascinante, ma meglio descrivibile come qualcosa che accompagna, perché la pedalata deve essere sempre molto fluida e costante.
Un aspetto che abbiamo notato, tornando all'inizio di questa analisi è che il motore se arriva all'ultima tacca va in una sorta di protezione evitando di usare tutti i livelli e senza che vengano consumate le ultime gocce di benzina, che piaccia o no, noi l'abbiamo trovato molto utile, perché noi siamo arrivati proprio lì...
A CHI LA CONSIGLIAMO
La Olympia Hysak secondo noi rappresenta in maniera perfetta la ebike con un ottimo rapporto prezzo/potenza/qualità. Si tratta di un pacchetto in cui si ha tutto: dalla batteria da 900 Wh per fare il più elevato chilometraggio immaginabile oppure giri brevi, ma super potenti. Una piattaforma solida con cui affrontare sentieri di varia natura e poter sfruttare i 160 mm di travel su trail da all mountain e trail, osando poi nelle risalite. Un modello potente, ben stabile e affidabile per chi però vuole anche non dover spendere un occhio della testa per divertirsi.
COSA CAMBIEREMMO
Gli unici due dettagli che trasformerebbero questa ebike in una macchina da guerra sono i freni, passando secondo noi anche solo a un gradino più alto della scala Shimano si sentirebbe una consistente differenza, magari adottando Shimano XT a 4 pistoni per avere feedback ancora più sicuri durante le discese lunghe.
QUANTO COSTA
La Olympia Hysak è una emtb che costa 5.948 euro al pubblico.
DOVE LA TROVO
L'elenco dei rivenditori ufficiali Olympia si trova sul sito ufficiale, basta cliccare su Rivenditori.