PROTOTIPO ROCKRIDER: IN SPAGNA IL BATTESIMO DEL FUOCO, DECATHLON ALZA IL TIRO

Savilia Blunk alla VolCAT Platja d’Aro in Spagna ha portato per la prima volta in gara il prototipo di Rockrider New Race. Abbiamo analizzato le foto della campionessa americana XCO in gara per capire come sarà questa nuova bicicletta.

Non è certo un segreto il fatto che Decathlon con Rockrider abbia ormai pronto il nuovo telaio da XCO e marathon "New Race", tanto che il Rockrider Racing Team lo porta in gara senza nessun problema, anzi sui canali social si parla di "COMING SOON".

 

 

 

Anzi, alla prima gara ufficiale del 2023, la VolCAT Platja d'Aro in Spagna, questo nuovo telaio, insieme anche al prototipo di forcella Manitou R7 da 120 millimetri, ha subito conquistato un podio insieme all'americana Savilia Blunk.

 

Prototipo Rockrider Full suspension

 

Proprio la gara spagnola che si è corsa a Platja d'Aro in Costa Brava ci ha dato l'occasione di andare a guardare più da vicino il prototipo di questa mtb full suspended che Rockrider definisce New Race.

 

Prototipo Rockrider Full suspension

 

DESIGN MOLTO PIÙ MINIMALE

La prima cosa che si nota è il cambio radicale nel design, la Rockrider New Race è molto più snella e pulita, soprattutto porta l'ammortizzatore in parallelo al tubo orizzontale e perde il posizionamento diagonale che rendeva la struttura un po' tozza sulla Race 900S.

 

Prototipo Rockrider Full suspension

 

Sia il triangolo anteriore sia il carro sono in carbonio. Il passaggio dei cavi diventa interno con ingresso cavi laterale, non c'è serie sterzo maggiorata che integra i cavi, ma qui anche il cavo del blocco remoto è integrato.

 

 

Come avevamo già visto la zona della serie sterzo è un blocco unico monolitico, con l'obliquo e l'orizzontale che si uniscono più verso il centro del telaio. Questo ci fa pensare a un avantreno molto rigido.

 

Prototipo Rockrider Full suspension

 

Lo schema di sospensione è uno schema monopivot con carro senza giunto horst, ovvero lo schema più gettonato nel mondo del XCO e Marathon per far si di ottenere una struttura leggera e uno schema con ottimo sostegno e buona sensibilità. Il leveraggio, creato da due parti distinte, che aziona l'ammortizzatore è in alluminio e si nota la grande lavorazione interna, probabilmente a tutto vantaggio della riduzione di peso.

 

Prototipo Rockrider Full suspension


Il carro posteriore mantiene i foderi bassi abbastanza simili a quello della Rockrider Race 900S, con una forte asimmetria tra il fodero basso destro e sinistro, mentre i foderi alti diventano molto più fini, verosimilmente potrebbero entrare in gioco durante l'ammortizzazione sfruttando l'elasticità del carbonio per dare una mano all'ammortizzatore.

 

Prototipo Rockrider Full suspension

 

Non si conoscono né angoli, né misure delle tubazioni, quello che possiamo dire ad occhio è che sembra proprio allestita con una forcella da 120 mm e quindi ipotizziamo un ammortizzatore con trave simile. L'angolo di sterzo sembra aperto, ma non troppo, stessa cosa per il piantone, sicuramente più verticale dell'attuale 900S, ma non esasperato.

 

 

La nuova macchina da gara sembra quindi ormai pronta, vedremo quando verrà lanciata sul mercato, ma visto che anche il profilo Rockrider ufficiale ne parla, potrebbe volerci anche meno di quello che pensiamo.


Il team ne farà certamente tesoro nelle competizioni di questa stagione 2023, mentre potrebbe essere presentato da Decathlon, come avvenuto nelle stagioni passate per i grandi lanci, presentato in occasione della Roc d'Azur al pubblico.

 

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