SEA OTTER EUROPE: GRAVEL ED E-BIKES SOTTO IL SOLE DI GIRONA

Siamo stati a quella che vorrebbe diventare la fiera/evento più importante d’Europa. La location, il clima e gli espositori ci sono tutti, se anche il pubblico risponde, nei prossimi anni potremmo trovarci tutti a Girona.

Girona è uno dei paradisi dei ciclisti professionisti europei, lo sapevate? Non ci eravamo mai stati e non potevamo quindi immaginare il perchè. Dopo due giorni passati nella piccola cittadina catalana, tra le altre cose recentemente diventata meta di migliaia di turisti perché uno dei luoghi in cui hanno girato Games Of Throne, potremmo elencarvi almeno una decina di motivi per cui un ciclista, che sia esso un biker, uno stradista o un gravel, dovrebbe trasferirsi qui o almeno passarci una lunga vacanza: clima mite, salite divertenti che arrivano quasi a 2.000 metri, magnifici sentieri tecnici e impegnativi, centinaia di chilometri di carreteras simili alle nostre strade bianche, il mare a un'ora di pedalata, buon cibo, buon vino, città ricche di storia e tanto altro.

 


Ecco in tutto questo, in mezzo, metteteci anche la Sea Otter Europe, ovvero la versione europea della più famosa fiera/evento statunitense, la Sea Otter Classic.

 

TRA GARE, NOVITÀ E TANTA GENTE

Per farvi un'idea di cosa era quest'anno la Sea Otter Classic prendete il Bike Festival di Riva del Garda, ampliate la zona expo del doppio in uno spazio meno dispersivo, aggiungete percorsi XC, XCE, Marathon e per bambini che ci passano a fianco e condite tutto con salsa spagnola e temperature vicine ai 30º. Eccovi a Girona!

 


La cosa diversa della Sea Otter Europe rispetto a molte altre fiere/eventi di settore è il pubblico, (60.000 presenze quest'anno) infatti si vedono moltissime famiglie che passeggiano in mezzo agli stand, con passeggini oppure piccoli ciclisti sulle pushbike.

 

 

Ogni giorno in programma ci sono delle gare, Marathon il sabato, XC femminile il sabato sera e XC maschile la domenica mattina, a cui si aggiungono altri eventi come ad esempio una mini DH o la XC Eliminator, gare su strada e pedalate Gravel. Insomma non ci si annoia di certo, anzi se si dovesse stare dietro a tutto non si avrebbe tempo.

 

GRAVEL... LA PAROLA MAGICA

Ogni grande evento dedicato alla bicicletta ha un suo indirizzo, se andate alla Nove Colli si parla in prevalenza di aerodinamica e ruote ad alto profilo, al Bike Festival Garda Trentino di lunghe escursioni ed e-bike, qui alla Sea Otter Europe invece la parola d'ordine è Gravel Bike.

 


Il mondo gravel è giovane e sta cercando ancora una sua identità. Si posiziona a metà tra gli appassionati stradisti, che vedono maggiore libertà in una bici capace di affrontare anche le strade sterrate, e noi biker che ci sentiamo più a nostro agio su una bici "da strada" capace di riportarci appena ne abbiamo necessità tra la nostra amata polvere.

 


Ogni stand alla Sea Otter Europe presenta in bella evidenza una bicicletta da Gravel, mettendo in secondo piano e-bike, enduro ed XC. Ci siamo chiesti come mai in questa parte di Spagna il gravel fosse così popolare poi siamo usciti a provare la nuova GT Grade, una gravel in carbonio appunto ed abbiamo capito perchè!

 

 

 

40KM DI CICLABILE STERRATA

Come potrete leggere nel nostro short test della GT Grade abbiamo portato la nuova gravel carbon prima sul tracciato di prova delle mountain bike, niente di particolarmente difficile, ma comunque un buon test di resistenza per l'ibrida su cui pedalavamo, poi ci abbiamo pedalato per quasi 60 km verso le montagne attorno a Girona.

 

Ad un tratto entriamo in un piccolo paese ed incrociamo un largo sentiero sterrato, una strada bianca diremmo in Italia, dove spicca un cartello con l'indicazione Girona 18 km. Fermiamo un ciclista che ci veniva incontro e chiediamo indicazioni, ci dice che quella è una ciclabile lunga quasi 50 km e che porta direttamente al centro di Girona, senza quasi mai incrociare una strada asfaltata e soprattutto sempre su perfetto sterrato battuto ed è solo una delle tante della zona. Ecco perchè qui tutti parlano di Gravel, come fai a voler pedalare su strada quando hai questa possibilità.


Col sorriso sulle labbra torniamo a Girona a 30 all'ora di media, sotto il sole e senza mai incrociare un'automobile. Un sogno.

 

SEA OTTER EUROPE: COSA ABBIAMO VISTO DI INTERESSANTE

Dopo la divagazione "turistica" torniamo dentro la fiera ed andiamo a vedere quali sono state alcune delle cose più interessanti viste tra gli stand. Naturalmente non dobbiamo ripetervelo, state pronti ad una invasione di Gravel, ma anche componenti e "spifferi" su novità in arrivo.

 

L'attenzione principale era per lo stand Shimano dove erano in bella mostra i due nuovi gruppi Deore XT e SLX (che noi vi abbiamo presentato in questo articolo e anche già testato).

 

 

Presentava inoltre le nuove RX8, le scarpe da Gravel che si posizionano in alto alla gamma ed esattamente a metà strada tra una calzatura road e una MTB. Molto interessanti, anche per un uso XC o Marathon per aggiungere comfort, mantenendo elevate performance di rigidità della suola.

 


 

 

Non sono mancate neanche novità per gli amanti delle full da Xc e Marathon, infatti Protek ha presentato il suo nuovo telaio bi-ammortizzato, subito andato alla vittoria nella Marathon di sabato con Hans Becking del DMT Racing Team. Escursione da 110 millimetri e un'anima da vera racer. Pochi fronzoli e tanta velocità. Noi l'abbiamo già provata e l'abbiamo trovata una bici davvero da gara: cattiva e che chiede di essere guidata.




Rimanendo nel settore del "made in italy" anche la mantovana TiTiCi era presente alla Sea Otter Europe con una bicicletta inedita. Una gravel in alluminio, la primissima bicicletta in lega dell'azienda italiana, pensata per i lunghi viaggi e il bikepacking.


 

Inedita, ma qui si tratta del rifacimento di un modello già presente a catalogo, è la Gt Grade. Sempre una gravel pensata per i lunghi viaggi o le gare sulla distanza come la Dirtykanza. Cavi esterni per essere più facile da riparare anche in zone remote del globo e un sacco di possibilità di aggancio dei bagagli. Comoda sul pedalato, ma a suo agio anche nell'off-road di media intensità.



Leonardi Factory da qualche anno si è spostata come sede in Spagna, ma continua a realizzare prodotti fatti artigianalmente in Italia. Alla Sea Otter Europe era presenta con alcune interessanti novità come le corone, ovali e rotonde, già compatibili con tutti i gruppi Shimano a 12 velocità, ma soprattutto ci ha mostrato un interessante prototipo di una nuova guarnitura che sarà probabilmente realizzata in tre versioni diverse: in alluminio, full carbon e l'interessante mix carbonio/alluminio.


 

Allo stand Merida immancabili Jose Antonio Hermida con un paio di scarpe a fiori davvero di grande stile e Gunn Rita Dahle. L'azienda taiwanese presenta in anteprima al pubblico la nuova e-bike da enduro, la Merida e-one sixty. Un mostro di potenza e capacità di superamento degli ostacoli. Molto bella nella linea che si evolve rispetto alle altre e-bike Merida.


 

Altra azienda italiane presente a Girona era Basso Bikes che ha presentato la sua Palta. Uno dei nomi più azzeccati del panorama ciclistico, per noi. La Basso Palta è una gravel bike che mantiene però tutto lo stile e il background racing di Basso. Più comoda di una bici da ciclocross, ma più veloce e filante di una normale gravel. Da provare.

 

Inoltre sempre allo stesso stand c'era anche Lee Cougan che ci ha "spifferato" di avere in serbo grandi novità in chiave MTB e che le svelerà a breve. Attendiamo con grandi aspettative!


 

Spesso si vedeva girare per la fiera una biciclettona che ricordava gli anni ‘20, con ruote da 36". Per Truebike è la misura migliore. Su questa parte ci riserviamo il diritto di pensarla al momento diversamente, ma non si sa mai, magari tra qualche anno saremo tutti su una 36 pollici. La cosa interessante però sono i cerchi in carbonio.

 

 

Li abbiamo guardati da vicino e ci sono sembrati con un disegno a diamante familiare ed infatti ecco la conferma, sono realizzati da Alchemist Wheels e ricordano vagamente i loro top di gamma RR2. A proposito di Alchemist e top di gamma. L'azienda è uscita con un set di ruote di altissima gamma dedicate a chi vuole il non plus ultra.

 

Si chiamano UltraRace e presentano cerchio in carbonio con fibra Toray T1100G, inoltre i mozzi sono in carbonio con cuscinetti ceramici, ma con uno speciale trattamento, chiamato Zirconium, che li rende ancora più leggeri e con una finitura lucida. Non è una verniciatura, ma proprio il risultato del trattamento.


 

 

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