Camelbak Chase Bike Vest, abbiamo provato lo zaino idrico da 2,5lt

Il Camelbak Chase Vest potrebbe all'inizio risultare un po' strano a chi non è abituato ad utilizzare zaini a gilet, perchè a differenza degli zaini tradizionali rimane molto aderente al corpo, soprattutto sui fianchi, in pratica avvolge il petto del biker, ma grazie alla doppia chiusura non stringe e permette di regolare la tensione.

Camelbak è sinonimo di zaino idrico, ovvero del sistema che permette di trasportare dell'acqua dentro al proprio zaino e di bere attraverso un piccolo tubo senza bisogno di fermarsi o addirittura di togliere le mani dal manubrio. Michael Eidson, il fondatore, ha creato questo sistema nel 1989 proprio durante una gara in bicicletta, ma in questi 30 anni Camelbak ha sviluppato prodotti per ogni tipologia di sport outdoor.

 


Chi conosce il mondo dell'ultra-running sa che da molti anni si utilizzano degli zaini a "gilet" molto aderenti al corpo che permettono di ridurre gli ingombri e i fastidiosi movimenti del carico, senza limitare la capienza e la comodità.

 

Il Camelbak Chase Bike Vest prende proprio quella tipologia di zaino idrico e lo modifica per rispondere alle esigenze dei biker e dei gravel rider. Noi lo abbiamo provato alla Appenninica MTB Stage Race.


2,5 LITRI CHE SEMBRANO MOLTI, MA MOLTI DI PIÙ

Il Camelbak Chase Bike Vest ha una capienza dichiarata di 2,5 litri per il materiale e 1,5 litri per la sacca idrica, il che porterebbe a una capienza massima di 4 litri. Un po' pochino direte voi, eppure dopo averlo testato a lungo vi assicuriamo che sembrano molti, ma molti di più con il Chase Vest siamo riusciti a portare con noi sempre tutto il necessario, più qualche extra, per una lunghissima giornata in sella.

 

 

Il merito va tutto alla distribuzione ottimale delle 8 tasche e soprattutto del fatto che quelle anteriori sugli spallacci, ma anche quelle elasticizzate posteriori laterali, possono essere utilizzabili senza bisogno di togliere lo zaino dalle spalle o addirittura senza smettere di pedalare.


Il Camelbak Chase Vest ha un peso di 339 grammi (da noi rilevato) a cui vanno aggiunti circa altri 190 grammi per la sacca idrica in dotazione che è la Camelbak Crux da 1,5 litri con sistema Quicklink. Circa mezzo chilo a vuoto, un peso piuma per uno zaino vero e proprio, ovvero che non si allunga o si muove continuamente una volta caricato.

 


Questo è stato il particolare che più abbiamo apprezzato durante il test, il fatto che il Chase Vest rimanga sempre ben aderente al corpo e anche quando carico non si muove tanto che dopo qualche chilometro sembra essere parte integrante del proprio corpo.

 

SVILUPPATO DAI CICLISTI PER I CICLISTI

Questo zainetto è stato sviluppato insieme all'atleta Yuri Hauswald, uno dei massimi esponenti del settore Gravel, vincitore di una gara iconica come la Dirty Kanza 200, e questo si capisce quando si va a guardare dove si posiziona lo zaino sulla schiena: esattamente sopra le tasche posteriori di una normale maglietta da ciclismo.

 

 

Cosa significa questo? Significa che oltre alle 8 tasche del Camelbak Chase Vest, a differenza della maggior parte degli altri zaini, si possono utilizzare senza problemi anche le tre normali tasche della maglietta.


Per esempio, durante una gara utilizzavamo una delle tasche posteriori come "cestino della spazzatura" per mettere le carte di barrette e gel una volta assunti (MAI BUTTARLE A TERRA, MAI!), cosa che normalmente non si riesce a fare quando si indossa uno zaino tradizionale.

 

 

Lo zaino traspira bene grazie alla costruzione a rete di tutte le zone a contatto con il corpo, si impregna solo leggermente di sudore, ma è completamente lavabile. Presenta degli inserti catarifrangenti che aumentano la sicurezza nelle ore di scarsa illuminazione.

 

 

IL TEST PIÙ LUNGO: APPENNINICA MTB STAGE RACE

Durante la nostra partecipazione alla gara a tappe Appenninica MTB Stage Race abbiamo effettuato un Race-Test di alcuni componenti tra cui anche il Camelbak Chase Bike Vest. Lo abbiamo indossato in tutte le tappe, anche quelle in cui le temperature erano ben oltre i 35º e non nascondiamo che all'inizio avevamo paura di soffrire ulteriormente il caldo indossando uno zaino.

 

CamelBack Chase Bike Vest - zaino idrico

 

Invece la speciale costruzione a rete di tutto il Chase Bike Vest si è rivelata molto areata, permettendoci di non soffrire il caldo più di quanto avremmo sofferto normalmente con solo la maglia a tasche piene, ma con il vantaggio di avere una scorta d'acqua in più, cosa importantissima in condizioni climatiche così estreme.

 


In questo VLOG di Appenninica due medici ci parlano di idratazione, in quella tappa noi siamo riusciti a rimanere sempre ben idratati perchè a differenza di tanti altri partecipanti indossavamo un Camelbak con 1,5 litri d'acqua, oltre alla borraccia in cui mettevamo sali minerali.

 

Il tessuto a rete permette un'ottima traspirazione, ma fa anche asciugare molto rapidamente lo zaino sia quando bagnato di sudore o di acqua. Nella tappa più calda di Appenninica MTB Stage Race, quella partita a mezzogiorno, abbiamo riempito fino all'orlo la sacca idrica lasciando il bocchettone non perfettamente chiuso così per la prima ora di gara l'acqua usciva leggermente e andava a colarci sulla schiena raffreddandoci. Un piccolo stratagemma che ha però funzionato.

 

 

Abbiamo anche visto chi partiva con sacca idrica piena di ghiaccio per avere refrigerio e man mano che il ghiaccio si scioglieva acqua di riserva da bere. Il tubo per bere si blocca saldamente sullo spallaccio destro, facile da staccare e portarsi alla bocca, non lo abbiamo mai visto sganciarsi da solo, neanche nelle sezioni più movimentate o tecniche.

 

IL CONTENUTO

Come avevamo anticipato in questo articolo, dentro al Chese Vest avevamo:

 

 

 

-Camera d'aria
-2 cacciacopertoni
-Patch per camera d'aria
-Bomboletta di Co2 con erogatore
-Pompa BBB
-Multitool BBB con smagliacatena
-4 gel
-2 barrette
-Trasmettitore GPS obbligatorio
-Giubbino antipioggia ultra-light
-Un paio di guanti di riserva
-Telefono Cellulare
-Pochette impermeabile con documenti
-Chiavi della macchina

 

 

Insomma, avevamo tutto quello che ci serviva, ma lo spazio non era esaurito anzi, ci sarebbe stato abbondantemente altro materiale.

 


COMODITÀ UNA VOLTA INDOSSATO

Il Camelbak Chase Vest potrebbe all'inizio risultare un po' strano a chi non è abituato ad utilizzare zaini a gilet, perchè a differenza degli zaini tradizionali rimane molto aderente al corpo, soprattutto sui fianchi, in pratica avvolge il petto del biker, ma grazie alla doppia chiusura non stringe e permette di regolare la tensione.

 

È possibile regolare anche le fibbie laterali per avere più o meno libertà nella zona dei fianchi. Noi lo abbiamo tenuto sempre molto aderente perchè secondo il nostro gusto personale rimaneva ben fermo e saldo.

 


Una cosa che ci siamo trovati ad apprezzare è l'assenza del tipico laccetto in vita degli zaini tradizionali, quello che in una posizione avanzata e piegata in avanti di una bicicletta da XC (noi abbiamo in prevalenza utilizzato la Santa Cruz Blur CC non va a dare fastidio nella zona degli addominali.


Le tasche anteriori sugli spallacci sono molto comode e permettono di prendere con molta più facilità gel e barrette anche mentre si pedala, tenendo sempre il busto rivolto in avanti e una mano sul manubrio. Inoltre a differenza delle tasche posteriori si vede quello che si cerca e quindi si va a colpo sicuro, non si deve "pescare" a caso sperando in un colpo di fortuna per trovare il gel giusto, magari quello con caffeina per il finale di gara.

 

A CHI LO CONSIGLIAMO

Come gran parte dei granfondisti o cross-countrysti non siamo molto abituati a pedalare con lo zaino, molto meno dei cugini enduristi, ma dobbiamo ammettere che da quando ci è arrivato il Camelbak Chase Vest ci siamo ritrovati ad indossarlo molto spesso anche nelle pedalate di ogni giorno.

 

CamelBack Chase Bike Vest - zaino idrico

 

Se in programma abbiamo una lunga uscita, soprattutto se in solitaria, ci dà la possibilità di portare con noi quel materiale extra che potrebbe tornare utile in caso non tutto andasse come previsto: una mantellina o un gilet antivento, una camera d'aria in più ed anche una luce, oppure del superfluo come una GoPro per filmare e fare qualche foto migliore che con il telefonino, spesso anche senza la sacca idrica. Inoltre, la sacca ci siamo anche trovati ad utilizzarla come paraschiena d'emergenza, ovvero prima di una discesa pericolosa la gonfiamo e riempiamo d'aria, per avere un minimo airbag in caso di caduta.


Il Camelbak Chase Vest è lo zaino per chi non ama utilizzare lo zaino. Comodo anche in posizione avanzata come su una XC bike oppure su una bici da gravel o da strada. Leggero, traspirante e con tanto spazio, perfetto per le gare più lunghe o le uscite in montagna in cui si pedale per molte ore.

 

PREZZO

Consigliato al pubblico 99,95 euro, colori disponibili nero.

 

 

Photo: ©E. Melchiori | I. Schifris

 

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