Il Factory team per un'azienda è molto importante in quanto quando si deve lanciare sul mercato una mountain bike di alta gamma, sono fondamentali i feedback che arrivano dagli atleti. La tedesca Ghost ne è un esempio, le sue riders Helen Grobert, Alexandra Engen, Lisi Osl e Katrin Leumann hanno testato in Coppa del Mondo il nuovo telaio hardtail top di gamma, il Lector che arriva sul mercato dopo la lunga esperienza maturata con la HTX.
Un nome che per Ghost ha una grande valenza storica, infatti nel lontano 1993 l'azienda tedesca di Waldsassen (Baviera, ai confini con la Repubblica Ceca) realizzò il suo primo telaio di alta gamma che si chiamava proprio Lector. Del suo arrivo nel catalogo 2016 lo si sapeva già da marzo quando la Lector era stata premiata al Taipei Cycle, il salone del ciclo di Taiwan. Noi abbiamo avuto modo di toccarla con mano per la prima volta in occasione degli Eurobike Media Day che si sono svolto in Tirolo tra la fine di giugno e l'inizio di luglio. La bici era esposta in tutte le sue versioni ma purtroppo non c'erano disponibili esemplari da testare, altrimenti l'avremmo sicuramente provata.
Le linee di questo telaio Lector, che pesa circa 960 grammi, non passano certamente inosservate: innanzitutto il massiccio tubo obliquo presenta una sezione esagonale, che varia passando dalla zona movimento centrale alla giunzione col tubo sterzo. I foderi orizzontali sono invece sottilissimi ed il tubo orizzontale è decisamente schiacciato, in particolare nella sua porzione posteriore.
Il coperchio sul lato basso della scatola del movimento centrale serve come protezione e come accesso per la manutenzione alle guine. Il fodero destro è rivestito con una cover protettiva di materiale plastico.
Non passa inosservata nemmeno la zona anteriore del telaio, dove l'orizzontale e il tubo obliquo si uniscono al tubo dello sterzo, andando a definire una forma che ricorda la punta di una freccia.
INNOVATIVO FISSAGGIO DEL FRENO POSTERIORE
Se spesso e volentieri la descrizione di una bici moderna può diventare noiosa perchè gli stessi standard sono utilizzati dalla quasi totalità dei produttori nel caso di questa Ghost Lector, finalmente c'è qualcosa di nuovo da raccontare.
Si tratta del sistema di fissaggio del freno posteriore, già utilizzato sulla full Riot ed ora ulteriormente ottimizzato. Ecco come viene descritto da Ghost: Sui modelli Lector che utilizzano il carbonio ULC (World Cup, 10 e 9) il freno posteriore è connesso direttamente con il perno passante X-12 proteggendo così il telaio da stress termici e meccanici. Questo design singolare garantisce un flusso delle forze ottimale attraverso l'attacco freno in alluminio, portando ad una riduzione del carico sul telaio in carbonio e consentendo un minor peso complessivo.
La Lector utilizza inoltre il perno passante x12 in modo singolare. Il perno determina la posizione del forcellino, dell'attacco freno e della ruota posteriore. Il posizionamento sempre perfetto dei vari componenti è garantito in ogni momento dalla posizione fissa del perno passante x12, con il vantaggio che i carichi causati dalle forze motrici e di frenata vengono scaricati sul perno passante e non sul telaio in carbonio.
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LE GEOMETRIE
Le geometrie sono decisamente in linea col trend definito dalle più recenti hardtail race oriented: angolo sterzo molto aperto da 69,5°, interasse da 110,8cm (taglia M), carro compatto con foderi posteriori da 43 cm. In aggiunta il tubo sterzo più corto rispetto alla HTX (10.5 cm) e il tubo orizzontale allungato (61 cm) da abbinare a un attacco manubrio più corto, rendono la Lector ancora più maneggevole.
| Taglia |
XS | S | M | L | XL |
| Altezza tubo sella |
380 | 420 | 460 | 500 | 540 |
| Orizzontale |
580 | 595 | 610 | 625 | 640 |
| Angolo sella | 71,5° | 71,5° | 71,5° |
71,5° |
71,5° |
| Angolo sterzo | 69,5° | 69,5° | 69,5° |
69,5° |
69,5° |
| Tubo sterzo lunghezza |
95 | 95 | 105 |
115 |
125 |
| Carro (chainstay) | 430 | 430 | 430 | 430 | 430 |
| Interasse | 1.077 | 1.095 | 1.108 | 1.121 | 1.135 |
| Stack | 607 | 607 | 607 | 607 | 607 |
| Reach | 395 | 410 | 423 | 433 | 443 |
Il passaggio interno dei cavi è stato ulteriormente ottimizzato rispetto alla HTX. Tutte le guaine vengono inserite nel telaio sulla parte sinistra del tubo sterzo.
Il tubo sella con 31,6mm di diametro permette l'installazione del reggisella telescopico.
TAGLIE
XS, S, M, L, XL
ALLESTIMENTI
Lector World Cup (carbonio ULC): Forcella Rock Shox RS1, trasmissione SRAM XX1 con corona dotata di 32 denti, dischi freno SRAM XX, set di ruote con cerchi in carbonio AX Lightness e mozzi Tune Prince e Princess. Attacco manubrio Tune Geiles Teil 31.8, piega AX Lightness Poseidon 740mm, 31,8mm, reggiselle AX Lightness Europa Selection 31.6, sella Tune Komm Vor.
Lector 10 (carbonio ULC): Forcella Fox 32 Float Factory Kashima 100mm, trasmissione e freni Shimano XTR Di2, set di ruote Tune, attacco manubrio Race Face Turbine 31.8, piega Race Face Next Carbon 720mm, 31.8.
Lector 9 (carbonio ULC): Forcella Fox 32 Float Factory Kashima 100mm, trasmissione e freni Shimano XTR, set di ruote Tune con mozzi King e Kong, attacco manubrio Race Face Turbine 31.8, piega Race Face Next Carbon 720mm, 31.8.
Lector 8 (carbonio LC): Forcella SID RL 100, trasmissione SRAM X01 e freni SRAM Guide, set di ruote Race Face, attacco manubrio Race Face Turbine 31.8, piega Race Face Next Carbon 720mm, 31.8.
Lector 7 (carbonio LC): Forcella Rock Shox SID RL 100, trasmissione e freni Shimano XT, set di ruote Tune, attacco manubrio Race Face Turbine 31.8, piega Race Face Next Carbon 720mm, 31.8.
Lector 6 (carbonio LC): Forcella Fox 32 Float Performance 100mm, trasmissione e freni Shimano XT, set di ruote con cerchi Rigida Rival e mozzi Shimano XT, componentistica Ghost.
Lector 5 (carbonio LC): Forcella Rock Shox Reba RL Solo Air 100mm, trasmissione SRAM GX e freni SRAM Guide, set di ruote con cerchi Rigida Rival e mozzi Ghost, componentistica Ghost.
Lector 3 (carbonio LC): Forcella Rock Shox Recon Gold RL 100mm, trasmissione Shimano XT e freni Shimano Deore, set di ruote con cerchi Rigida Rival e mozzi Shimano Deore, componentistica Ghost.
Info: www.ghost-bikes.com
