La Trek Top Fuel è arrivata in questo 2024 alla sua quarta generazione e qui in redazione la abbiamo provate tutte, non potevamo quindi non mettere in test anche l'ultima Trek Top Fuel.
Nata come una bici da XC racing, la Top Fuel ha subito una trasformazione significativa nel corso del tempo arrivando ora in questa Gen.4 ad essere una vera e propria trail bike, ma sempre con escursione posteriore da 120 millimetri, diventando una mountain bike con caratteristiche ibride, forse non molto allineate con l'idea che abbiamo in Italia di questo tipo di bici e proprio per questo abbiamo voluto provare la nuova Top Fuel, per capire a chi consigliare una 120 millimetri da trail.
L'EVOLUZIONE DELLA SPECIE
Inizialmente progettata per le corse XC, la Top Fuel ha visto una prima grande evoluzione nel 2019, quando Trek ha aumentato, un tra le primissime, l'escursione delle sospensioni a 115 mm, mantenendo però la bici con un puro pedigree XCO racing.
La terza generazione, lanciata nel 2021, ha ulteriormente incrementato l'escursione a 120 mm sia al posteriore sia all'anteriore e ha introdotto uno spazio di stoccaggio integrato nel telaio, abbandonando il mondo delle gare e portando definitivamente la Top Fuel ad essere una Downcountry bike. Di conseguenza, la terza generazione della Top Fuel si è ritrovata in una posizione di incertezza, non completamente adatta per XC puro né per trail aggressivi.
La quarta generazione del Top Fuel, pur mantenendo un'escursione di 120 mm al posteriore e 130 mm all'anteriore. Dal punto di vista della geometria, la Top Fuel Gen 4 ha subito modifiche importanti.
Trek ha adattato la lunghezza dei foderi posteriori in base alla taglia e la geometria è regolabile tramite un Mino Link a 4 posizioni, che consente di modificare l'angolo del tubo di sterzo e l'altezza del movimento centrale, ma anche la progressione della sospensione.
SE VUOI CONOSCERE NEI DETTAGLI LA NUOVA TREK TOP FUEL LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO DI PRESENTAZIONE TECNICA: NUOVA TREK TOP FUEL 4, BYE BYE DEFINITIVO AL CROSS COUNTRY
TEST TOP FUEL 9.8 GX AXS 2025
Trek Italia ci ha inviato la Top Fuel 9.8 GX, la terza versione partendo dal top di gamma con un prezzo di 6.999 euro e un peso di 13.20 kg.
Come nella maggior parte delle biciclette Trek abbiamo scelto la taglia M/L, quella intermedia, perfetta per il nostro tester da 178 cm e altezza sella a 75 cm.
MONTAGGIO
Telaio: Carbonio OCLV Mountain, escursione 120mm.
Forcella: RockShox Pike Select+ escursione 130mm.
Sospensione: RockShox Deluxe Ultimate RCT
Ruote: Bontrager Line Comp 30
Pneumatici: Bontrager Gunnison RSL XT 29x2.40".
Comando SRAM AXS POD
Deragliatore posteriore SRAM GX Eagle AXS, T-Type
Guarnitura SRAM GX Eagle, T-Type, DUB, 30 denti, lunghezza 170mm
Cassetta SRAM Eagle XS-1275, T-Type, 10-52, 12 velocità
Catena SRAM GX Eagle, T-Type, 12 velocità
Sella Verse Short Comp, larghezza 145mm.
Reggisella: telescopico Bontrager Line, escursione 170mm
Manubrio integrato: Bontrager RSL, carbonio OCLV, rise manubrio 27,5mm, larghezza 820mm
Manopole: Bontrager XR Trail Elite
Freno: SRAM Level Bronze a 4 pistoncini.
Rotore freno: SRAM CenterLine, 6 bulloni, 180mm.
QUANTO PESA?
La Trek Top Fuel 9.8 GX 2025 in taglia M/L ha fermato la nostra bilancia a 13.26 kg.
PRIMI SETTAGGI
Abbiamo settato la Trek Top fuel con un SAG del 30% con 77 psi nella forcella Pike da 140mm e 122 psi nell'ammortizzatore, siamo stati un po' abbondanti proprio per assecondare lo spirito più trail della bici. Abbiamo lasciato il MinoLink nella posizione "standard" ovvero con il movimento centrale basso e la curva di compressione meno progressiva (basso-avanti), quella che secondo noi è la posizione più versatile.
La prima uscita l'abbiamo fatta così per andare a prendere confidenza con la bicicletta, sui nostri sentieri test e la prima cosa che abbiamo notato è come la bici sia veloce e leggera, ma anche dà tanta confidenza fin dal primo metro.
Il passaggio dalla SID alla forcella Pike è la prova che la nuova Top Fuel non è più pensata per essere una bici da corsa XC, ed infatti la sua prestazione in pedalata e la sensazione generale sono quelle di una trail pura. Una trail molto veloce e con un ottimo supporto dalla sospensione anche quando la si lascia aperta.
Durante quel primo giro abbiamo usato il blocco della sospensione davvero pochissimo, perchè non abbiamo sentito il bisogno di irrigidire ulteriormente la sospensione, ma allo stesso tempo la nostra posizione in sella era alta e poco aggressiva, si pedalava molto bene, ma non c'era la smania di spingere forte sui pedali. Quello che sentivamo esagerato era il manubrio da 820mm, troppo largo, se ne avessimo avuto la possibilità (purtroppo non possiamo sulle bici test) lo avremmo accorciato a 780 mm.
Nonostante questo, se si considera la Top Fuel come una trail e non più come una XC, c'è da dire che genera velocità senza rendersene conto. Si sale rilassati come su una trail, ma con una velocità non così tanto distante da una XC, su una delle nostre salite di riferimento (3 km circa) siamo andati più lenti di circa 3 minuti.
SECONDO USCITA... IN BIKEPARK
Avevamo capito che la Trek Top Fuel 9.8 GX 2025 è ormai una pura bici da trail, ma la domanda che ci sorgeva era: dove sono i suoi limiti? Abbiamo quindi deciso di portarla in bikepark, perchè se in salita avevamo capito che andava bene, volevamo vedere fino a dove riuscivamo a spingerla in discesa e le piste di Mottolino erano là che ci chiamavano.
Un piccolo cambio di setting: 20 PSI in più su forcella e ammo, il Mino Link messo nella posizione più bassa e progressiva, 2 click di ritorno in meno e via sulle piste.
Dire che scende come una 150mm sarebbe un po' troppo, però la Trek Top Fuel 9.8 GX da una bella sensazione di sicurezza, con una buona sensibilità e controllo della sospensione che permettono alla bici di adattarsi ai cambiamenti di terreno e mantenere stabilità anche su discese ripide e tecniche.
Nei sentieri Flow è davvero a suo agio e si guida con estrema facilità, quando si entra nel tecnico e nel rotto i limiti della sospensione arrivano abbastanza velocemente e servono gambe e braccia per dare una mano ai 120 mm di escursione. Questo fa anche sì che dopo 3 piste la parte del tronco era già piuttosto affaticata e le mani un po' doloranti perché la Pike da 130 cercava di dare il meglio di sé, con un ottima sensibilità iniziale, ma i fondocorsa erano all'ordine del giorno.
L'altro limite che abbiamo sentito velocemente sono stai i freni. Benché i nuovi SRAM Level siano a quattro pistoni e un netto miglioramento rispetto al passato, rimangono comunque poco potenti per un utilizzo trail spinto. Soffrono un po' troppo alla lunga, secondo noi Sarebbero stati più adatti i freni Codes, con una leggera penalità di peso, oppure anche i freni Shimano XT a 4 pistoni trovati nel modello meno costoso.
Abbiamo abbandonato Mottolino per passare dall'altra parte del Piccolo Tibet. Sulle piste più flow di Carosello la Trek Top Fuel 9.8 GX ha trovato un terreno a lei più congeniale facendoci divertire un mondo grazie alla sua leggerezza e reattività, si gioca con la bici davvero in modo semplice.
PORTAMI IN MONTAGNA... QUELLA VERA
Quando però abbiamo portato la Trek Top Fuel 9.8 GX sui sentieri di montagna, quella vera, quella dove l'aria è rarefatta lì ha trovato il suo vero essere.
Sui single track da affrontare "blind" la quarta generazione Trek Top Fuel si comporta in modo eccellente.
La sua leggerezza e reattività la rendono davvero facile da far sgusciare tra le rocce e permettono di modificare la traiettoria senza sforzo.
La bici dimostra una guida equilibrata e prevedibile, sia in salita che in discesa. Nonostante non eccella in modo straordinario in un singolo aspetto, offre una performance solida e versatile. La pedalata è reattiva e l'ammortizzazione gestisce bene gli urti, mantenendo una buona trazione su terreni tecnici e le contropendenze.
Come tutte le biciclette XC e gravel qui a PianetaMTB.it abbiamo testato la TopFuel sfruttando le informazioni sulla potenza dei pedali SRAM X-Power. Questi pedali ci danno la possibilità di essere spostati facil,mente da una bicicletta all'altra in modo da avere sempre lo stesso dato relativo alla potenza, un dato costante che non cambia al cmbiare delle biciclette, cosa che no potremmo fare con uin powermeter classico allo spider.
Leggi anche - PEDALI CON MISURATORE DI POTENZA SRM XPOWER
A CHI LA CONSIGLIAMO?
La Trek Top Fuel Gen 4 è una mtb che sinceramente non riusciamo a inquadrare perfettamente. Ha sì 120 millimetri di escursione posteriore, non è assolutamente una XC e forse nemmeno una Downcountry (per come lo intendiamo noi in Europa), allo stesso tempo non ha uno spiccato accento trail come per esempio la Canyon Spectral 125. È molto a suo agio quando serve leggerezza e rapidità nei cambi di ritmo, è super divertente da guidare, ma spinta un po' su trail tecnici trova abbastanza rapidamente il suo limite.
È una mountain bike di alta qualità, ben bilanciata e molto versatile. Non eccelle in una singola area specifica, il suo equilibrio tra prestazioni in salita e discesa la rende una scelta ibrida, quella bici che cerca chi non ha un animo da XC, ma vuole quelle sensazioni, riuscendo allo stesso tempo a guidare in discesa con la voglia di "giocare" come fosse una bici da dirt jump.
La Trek Top Fuel 2025 per noi è una bici tanto polivalente da essere difficile da collocare, di sicuro è una bicicletta che entra difficilmente nello spettro d'utilizzo del biker italiano, anche se per la maggior parte di noi e dei sentieri italiani sarebbe davvero perfetta, che cerca sempre una bici con uno spiccato DNA. La Trek Top Fuel Gen.4 non entra nelle definizioni classiche e per questo forse non verrà capita.
Di sicuro d'ora in avanti se qualcuno ci chiedesse con quale bici iniziare a fare sul serio con la MTB e non avesse bene idea di qual è il suo indirizzo... quella che suggeriamo è proprio la Top Fuel, soprattutto nelle versioni basse in gamma e in alluminio: globali e globalizzanti.
INFO TREK
Tutti i dettagli sulla nuova Trek Top Fuel li trovate su www.trekbikes.com/it/it_IT e cliccando su PUNTI VENDITA trovate i negozio più vicino a casa vostra.