Riuscire a mettere le mani su una Specialized Epic 2018 nei tre giorni di Bike Experience è stato davvero duro, infatti fin dalle prime ore della mattina una lunga coda di biker asserragliava lo stand dell'azienda di Morgan Hill con due precise richieste: Epic 2018 e Turbo Levo.
L'interesse era più che giustificato, non solo perché questo modello è ormai un'icona del brand della S rossa, presentato per la prima volta 15 anni fa e con all'attivo innumerevoli vittorie tra Coppa del Mondo e Mondiali, ma soprattutto perché la Epic 2018 è stata completamente ridisegnata.
Geometria più aperta e addio al FSR
Come avevamo già potuto notare durante il test della Epic HT le geometrie delle bici da XC Specialized si sono modificate per adattarsi al nuovo stile dei tracciati cross country internazionali, sempre più tecnici e aggressivi.
La Epic 2018 passa da un angolo di sterzo di 70,75° a 69,5°, quindi più aperto, allo stesso tempo si allunga il Reach di 18mm e si accorcia il carro fino a una misura di 43,8 cm, numeri che fanno comprendere subito che l'intento di Morgan Hill è stato quello di creare una piattaforma molto più maneggevole e reattiva.
La caratteristica più innovativa è però l'abbandono dello schema di ammortizzazione FSR per passare a un single pivot. Eliminando il famoso giunto HORST e sfruttando la flessione dei foderi alti (flex-stay) il team R&D di Specialized è riuscito a creare un fodero più leggero di 240grammi, quindi con un risparmio di peso del 39% circa rispetto al modello precedente.
Tutto questo si tramuta in ben 345gr in meno nella versione S-Works e 525gr nelle versioni Expert e Comp rispetto ai modelli 2017. Il tubo piantone della Specialized Epic 2018 da 30,9mm permette di alloggiare cannotti reggisella telescopici e non, gli pneumatici Fast Trak con mescola Gripton hanno sezione 2,3 all'anteriore e 2,1 al posteriore, inoltre il telaio è compatibile con il nuovo standard Boost, insomma tutti indicatori di una bicicletta al passo coi tempi e orientata verso il Cross Country e le Marathon dal carattere moderno.
Un "cervello" tutto nuovo
Insieme allo schema di ammortizzazione cambia anche il Brain, il sistema intelligente di Specialized che elimina gli input derivanti dal biker e attiva l'ammortizzatore solo quando realmente serve. Le modifiche più facili da individuare sulla Specialized Epic 2018 sono il suo posizionamento, che passa dal fodero basso posteriore sinistro alla zona del mozzo, e la dimensione che si riduce ulteriormente.
Ciò che non si vede è la sostituzione del pistone flottante della valvola con un bladder per donare maggiore fluidità e sensibilità, inoltre il Brain non sarà più realizzato da Fox, ma è passato nelle mani di RockShox. Il posizionamento del sistema sul mozzo posteriore migliora anche il timing di attivazione che ora è molto più immediato. Il tubo che porta l'olio all'ammortizzatore è parte integrante dello stesso, migliorando così il flusso e la linearità del sistema. L'ammortizzatore con escursione da 100mm presenta sempre il comodo sistema AutoSag. Sulla forcella rimane il classico sistema Brain visto sui modelli passati, ma questa guadagna un offset da 42mm che migliora la conduzione alle basse velocità.