Mountain bike: Cosa è lo Standard BOOST

Tutti ne parlano e tutte le aziende presentano telai con standard Boost, per chiarire le idee vi spieghiamo in breve in cosa consiste questo nuovo sistema introdotto da Sram e Trek, ma subito adottato da tutti gli altri.

Tutti parlano del nuovo standard Boost introdotto in primis da Sram, ma in pochi sanno esattamente cos'è, cosa modifica nelle nostre Mtb e quali sono i suoi vantaggi.

 

Questa tecnologia è applicata ai mozzi, sia all'anteriore sia al posteriore, e aumenta notevolmente la rigidità e la resistenza torsionale della ruota, tanto che una ruota da 29" Boost ha gli stessi valori di una 27,5" con mozzo 142 (secondo test delle aziende produttrici), il che si tramuta in una maggiore precisione e fluidità di guida, ma anche facilità di manutenzione.

 

Cambia la distanza tra le flange

In passato si andava a aumentare la larghezza dell'area esterna del mozzo, quella che viene modificata ora invece è la larghezza interna ai raggi. In pratica se si suddivide il mozzo in due parti, una interna ai raggi e una esterna, la tecnologia Boost va ad aumentare solo la distanza tra le flange su cui si innestano i raggi.

 

Standard Boost

 

Un facile esempio

Se nel costruire un tavolo allarghiamo o stringiamo le gambe dello stesso, notiamo immediatamente come quello con le gambe posizionate maggiormente all'esterno risulti quello più stabile. Questo è in breve il concetto che sta dietro al sistema Boost, aumentando la distanza tra i raggi la struttura diventa più solida (leggi più rigida), ma non solo, infatti anche la campanatura diventa più stabile e duratura nel tempo. La ruota guadagna quindi robustezza globale, rigidità torsionale e conseguentemente a questo diventa anche più reattiva agli stimoli che arrivano dalla trasmissione, insomma diventa più scattante. 

 

Parliamo di numeri

Le dimensioni fino a poco tempo fa standard dei mozzi erano 142x12 al posteriore e 100x15 all'anteriore, il nuovo standard Boost porta queste due misure a un +6mm al posteriore che diventa così 148x12 e +10mm all'anteriore che quindi arriva a misurare 110mmx15. Questo non ha ripercussioni solo sui mozzi, ma anche sulla posizione dei dischi dei freni e della cassetta pignoni, entrambi si spostano di qualche millimetro.

 

Standard Boost

 

Si modifica anche la linea catena, ma non il fattore Q

Se si sposta la cassetta, si modifica anche la linea catena con un disassamento di 3mm e quindi oltre a peggiorare le performance, crea anche un'usura eccessiva di corona, catena e pignoni. Proprio per evitare questo in un telaio con standard Boost è necessario montare un movimento centrale compatibile, oppure scegliere la corona Sram Eagle con direct-mount per standard Boost, questa compensa direttamente i 3 millimetri di spostamento della cassetta. Una cosa molto importante da sottolineare è come in tutto questo non si va a modificare il fattore Q delle pedivelle.

 

Standard Boost - fattore Q

Standard Boost

Posso usare ruote Boost sul mio vecchio telaio?

La risposta a questa domanda è NO! Sia carro sia forcella devono essere predisposti per alloggiare lo standard Boost, infatti come abbiamo detto è la parte interna del mozzo quella che si allarga, non basta quindi sostituire i terminali del mozzo con altri di misure diverse, anche perché viene modificata anche al posizione del disco del freno. Utilizzando degli spessori è invece possibile montare delle ruote non Boost su un telaio pensato per questo standard, ma si andrebbero però a perdere tutti i vantaggi di performance offerti dal nuovo sistema.

 

In breve

Lo standard Boost aumenta la larghezza dei mozzi aumentando la distanza tra le flange da cui partono i raggi. Questo irrigidisce la struttura senza aumento di peso. La guida diventa più precisa e fluida, l'aumento della larghezza del mozzo permette un ulteriore accorciamento del carro nei telai, nel mozzo posteriore si crea maggiore spazio per alloggiare più corone.

 

 

 

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