In un periodo in cui la maggior parte delle aziende sforna biciclette "gravel" avere la fortuna di testare una VERA e PROPRIA ciclocross è alquanto raro, ma se l'azienda in questione si chiama Cicli Protek non ci stupiamo affatto, anzi, ci saremmo meravigliati del contrario.
Come avevamo già potuto notare durante il nostro test della Futura, la full utilizzata da Tiago Ferreira e tutto il DMT Racing Team, Protek crea biciclette in cui brucia il fuoco della competizione, telai progettati e realizzati in Italia con l'unico scopo di portare chi le pedala alla vittoria, che sia quella di una gara oppure semplicemente quella contro il nemico più ostico: se stessi.
Il nostro tester ha pedalato indossando il body a manica lunga Fuga DWR Ciclocross di Alè Cycling.
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GEOMETRIE MODERNE PENSATE PER LE COMPETIZIONI
Il movimento del ciclocross in Italia è piccolo, ma al suo interno da sempre Protek si muove con destrezza, con biciclette sempre all'avanguardia e pensate per soddisfare le richieste dei ciclisti più esigenti. La nuova CX Carbon non fa eccezione.
Un telaio con geometrie moderne e un peso di tutto rispetto: 1.050 grammi in taglia M. Naturalmente pensato esclusivamente per freni a disco e con passaggio interno dei cavi, ma che allo stesso tempo mantiene la possibilità di essere allestito sia con gruppo monocorona, sia con deragliatore anteriore.
Questo per andare incontro proprio alle esigenze dei ciclocrossisti più esigenti che in alcuni casi preferiscono ancora l'utilizzo del cambio a guarnitura doppia per avere rapporti più agili per uscire più velocemente dalle curve secche delle zone fettucciate.
CARBONIO AD ALTO MODULO
La Protek CX Carbon presenta un telaio in carbonio ad alto modulo con angolo di sterzo di 70º e angolo piantone di 74,5º (in misura M) e una lunghezza dei foderi di 430 mm che rende la bicicletta molto reattiva e nervosa, perfetta per rilanciare l'andatura in uscita di curva.
Sempre per aumentare le caratteristiche di reattività del telaio Protek ha realizzato un carro posteriore che inizia più in basso del tubo orizzontale. La zona del collarino reggisella, nascosto dentro al tubo orizzontale per dare una linea pulita ed elegante alla bicicletta, è stata rinforzata con maggiore materiale all'interno del triangolo principale, una soluzione che oltre ad irrigidire la struttura crea anche un appoggio naturale per il "portage" a spalla tipico del ciclocross.
PROTEK CX ELITE 2020
Telaio: Protek CX Carbon
Forcella: Protek CX Carbon
Serie Sterzo: Standard Tapered
Comando: SRAM Force 1 HRD Shift-Brake Control
Cambio: SRAM Force 1 Rear Derailleur
Guarnitura: SRAM Force 1 Crankset
Cassetta: Sram Force 1 PG-1170 Cassette
Catena: Sram Force 1 PC-1170 Chain
Corona: SRAM Force 1 Chainrings
Disco: Disco: Centerlock Rotor
Ruote: Gipiemme Tecno Krono Disc Light
Mozzo: Gipiemme GPMCHlight
Gomme:Vittoria Terreno Mix Tubolare
Manubrio: Zipp Service Course
Attacco Manubrio: Zipp Service Course
Attacco Manubrio: Zipp Service Course
Sella: Prologo
Nastro: Sram Supercorq
PROVA SUL CAMPO
Abbiamo utilizzato la Protek CX sia sulla sabbia di Rimini, durante i giorni del Italian Bike Festival, sia nel fango e sugli sterrati delle nostre zone test, abbiamo cercato di simulare una gara ciclocross pedalando per un'ora al massimo del nostro potenziale, con curve secche e rilanci che tagliano il respiro e le gambe, inserendo qualche ostacolo da superare a piedi e anche qualche scalinata, insomma tutto quello che ci si aspetta da una competizione CX, salvo gli avversari.
In questo scenario la Protek CX Carbon ha dato davvero il meglio di sé, il telaio è molto compatto e reattivo, si rilancia incredibilmente, ma allo stesso tempo mantiene bene la velocità sui tratti lanciati. Anche quando abbiamo provato ad entrare alla (nostra) massima velocità nella sabbia è rimasto preciso e non si è scomposto troppo.
Il merito va anche al generoso avantreno, molto robusto nella zona della serie sterzo per donare precisione di guida e controllo. La particolare forma del tubo orizzontale a triangolo può dare fastidio a qualcuno nei passaggi con bici a spalla, ma questa forma invece facilita moltissimo il superamento degli ostacoli con la bicicletta presa proprio sull'orizzontale, tecnica che nel ciclocross moderno sembra essere più diffusa del portage a spalla.
Abbiamo trovato precise e scorrevoli anche le ruote per tubolare Gipiemme Tecno Krono per tubolare con cerchio in alluminio anodizzato, che non si sono rivelate per nulla nervose benché con cerchio in lega.
I tubolari erano i Vittoria Terreno Mix da 33 che abbiamo utilizzato sia con pressioni basse, attorno a 1.5" bar, e sono rimasti sempre ben piantati sul cerchio anche quando abbiamo accentuato un po' troppo la curva e iniziato a sentire il posteriore che "andava via".
CAMBIO DI ASSETTO... DA CX A GRAVEL IL PASSO È BREVE
Ci siamo spinti oltre e con la Protek CX Carbon e dopo aver sostituito cerchi e copertoni, montando una coppia dei nuovissimi Pirelli Cinturato Gravel M 700x40, abbiamo preso parte a Jeroboam75, un evento Gravel sulla distanza di 75 km con un tracciato immerso nelle colline della Franciacorta.
Abbiamo quindi portato fuori dal suo habitat naturale la Protek CX Carbon per vedere se un telaio pensato per le competizioni ciclocross potesse essere anche idoneo per le competizioni gravel che stanno prendendo ampiamente piede. Il passaggio ruote sia anteriore sia posteriore alloggia senza problemi i Pirelli Cinturato da 40, anzi ci sarebbe spazio per arrivare fino al 42 mm senza nessun tipo di problema, ad occhio potremmo anche azzardare un copertone da 44 mm.
La posizione naturalmente è quella molto aggressiva da ciclocross, si sta molto bassi sul manubrio e viene naturale la presa bassa, cosa che nel gravel non è ottimale viste le lunghe percorrenze, ma la Protek CX Carbon al termine dei 75 km non si è rivelata scomoda.
Il telaio benché rigido assorbe bene le vibrazioni ed evita che il corpo si stanchi più del dovuto. Stare 4 ore in sella a una bici da ciclocross è un po' un azzardo e si capisce che non è stata creata per questo, ma con le gomme più generose si aumenta il comfort e quindi si riesce a rimanere in sella più facilmente e più a lungo.
A CHI LA CONSIGLIAMO
Se avete appena tirato fuori dall'armadio il vostro body da ciclocross per prepararvi alla stagione, ma ancora vi manca la bici vi consigliamo di fare un pensiero serio sulla Protek CX Carbon. È agonismo allo stato puro, soprattutto è un modello pensato specificatamente per il ciclocross e quindi ha tutte le caratteristiche che cercate in una bicicletta.
Non è un telaio che può essere utilizzato ANCHE per il ciclocross come spesso si sente dire di telai usciti recentemente, pensati per cavalcare l'onda gravel e allo stesso tempo attirare chi ancora ama gareggiare nel fango. Qui siamo di fronte al caso opposto: una bicicletta pensata per le gare CX e che, con le opportune modifiche, può essere ANCHE utilizzata per gli eventi Gravel con percorrenze limitate.
Inoltre come tutte le biciclette Protek anche la CX Carbon ha il Valore Futuro Garantito, ovvero l'azienda valorizza la vostra bici negli anni consentendo di sostituirla periodicamente con una nuova. Non avrai problemi a sostituire il tuo modello con uno nuovo. Un plus che per una bicicletta specifica come quella da ciclocross può risultare molto importante.
PREZZI E DISPONIBILITÀ
Il modello da noi testato, la Protek CX Carbon Elite, ha un prezzo di listino di 3.627 €, ma al momento sul sito ufficiale Protek, la trovate a un prezzo ridotto di 3.073 €. Protek oltre al solo kit telaio (1.636 €) offre anche altri due montaggi il Pro con Sram Apex Disc a 2.730 € e il Race con Sram Rival 1 Disc a 2.845 €.
Naturalmente, come per tutte le biciclette Protek, è possibile configurare la propria CX Carbon scegliendo direttamente online i componenti attraverso il sistema di personalizzazione della propria bicicletta. Protek monta quindi il telaio secondo le vostre esigenze e richieste. Un servizio che solo un'azienda ancora a carattere artigianale riesce ad offrire.
Per informazioni: https://www.cicliprotek.it