Dopo aver provato lo scorso anno il cambio GRX meccanico a 12 velocità di Shimano, quest'anno ne abbiamo subito approfittato per provare anche il nuovo uscito, il GRX 2X12 Di2. L'elettronica torna nel fuoristrada lo fa nuovamente dal più trendy dei segmenti che però rappresenta anche il punto di incontro tra la strada e la mountain.
A Pomarance ci siamo fatti spiegare il gruppo nuovo da Paolo Bettini e poi ci siamo lanciati in due ride, una più corta e una molto lunga cercando di sfruttare tutte le funzionalità.
NUOVO GRX DI2
Per scoprire il nuovo GRX825 Di2 di Shimano abbiamo realizzato un articolo dedicato in cui abbiamo presentato tutte le parti e funzioni. Qui scendiamo nel dettaglio delle chicche e della prova su sterrato.
Derivazione stradale prima di tutto vuol dire che buona parte dei componenti arrivano dai gruppi Dura Ace e Ultegra, ovviamente Di2. Con essi possono essere anche intercambiabili.
Il montaggio del GRX825 prevede una cassetta 11-34 (12 velocità), ma può essere sostituita con una 11-36.
All'anteriore il setup predefinito è composto da corone 48/31 ma il deragliatore GRX può arrivare al 52, oltre è necessario un deragliatore stradale (ovviamente Di2).
DERAGLIATORE CON FRIZIONE
È una delle novità del gruppo GRX Di2, il cambio ha la frizione a leva come i cambi mtb, cosa che invece sui gruppi strada non era.
Con la tecnologia Shadow + quindi si può intervenire manualmente anche se sullo sterrato il consiglio è di tenere sempre la frizione tirata per utilizzare una trasmissione più stabile.
FRONT SHIFT NEXT
I comandi sono nuovi rispetto al meccanico ma non molto diversi da quelli del gruppo GRX Di2 a 11.
Tre pulsanti per parte con i due più classici a leva e un terzo pulsante più piccolo da configurare a piacimento. Su questi può essere configurata la nuova funzione Front Shift Next, con lo stesso pulsante si comandano entrambe le operazioni di discesa e salita del deragliatore anteriore, lasciando liberi (o meglio disponibili per altre configurazioni gli altri due pulsanti).
TUTTO IN APP
Ogni singola cosa, ce l'ha mostrato Nicola di Shimano nel nostro video, è personalizzabile dalla applicazione che ogni utente strada ed ebike possiede, ossia la E-Tube Project App.
©Geogravel / Miriam Terruzzi
È il centro di controllo di tutto, ma proprio tutto, da aggiornamenti a manutenzione, monitoraggio e personalizzazione. Da qui si decide cosa devono e non devono fare i tasti in più, si può settare a piacimento il comportamento dei deragliatori con Multi Shift, Synchro e Semi Synchro.
LA NOSTRA CONFIGURAZIONE
Abbiamo testato il GRX 2x12 Di2 su una 3T Racemax Italia, con copertoni da 40, dei Continental TerraSpeed e trasmissione con 48/31 all'anteriore e 11-34 al posteriore.
Abbiamo svolto un primo giro insieme a Paolo Bettini nei dintorni di Pomarance e dei suoi siti geotermici e poi ci siamo lanciati all'avventura della Geogravel.
Abbiamo settato il cambio in due modi diversi. Il primo giorno abbiamo adottato configurazioni abbastanza classiche, con controllo del deragliatore posteriore sulla leva di destra e anteriore sulla leva di sinistra.
Abbiamo scelto due setup aggiuntivi, un multishift ad elevata velocità (Estremamente Veloce nella app) e i due piccoli bottoncini adibiti a controllo del cambio posteriore.
©Geogravel/Miriam Terruzzi
Questi due setup aggiuntivi ci hanno offerto possibilità di cambiate estremamente comode, con il multishift anzitutto si riesce a scendere di 4 rapporti o salire, in maniera velocissima, basta tenere premuto il pulsante di salita o discesa poco più di un secondo. La catena scende (o sale) fino a offrire un contesto di sviluppo totalmente diverso. Questo è stato utilissimo anzitutto nelle risalite ripide a fine discesa e nelle discese in cui spingere alla fine di una salita, quelle situazioni quindi di cambiamento netto della superficie. Aspetti utili ancora di più secondo noi nelle fasi concitate delle competizioni per esempio.
La cambiata è molto rapida nella lettura e nell'azionamento della leva, cosa che permette di non scomporre troppo la postura della mano quando si è in una fase di guida. Inoltre i due tastini consentono anche di non muovere minimamente le mani dalle prese alte per mantenere un'impostazione di spinta a presa salda e cambiare i rapporti della cassetta con i soli pollici. Un'altra chicca che Shimano ha pensato per l'ambito puramente agonistico.
POSIZIONE
Le leve sono pensate per adattarsi al meglio a pieghe con un minimo di flare laterale, ma son anche ottimizzate per un elevato grip meccanico, la leva freno ha una finitura quasi ruvida (o quasi collosa), mentre le leve cambio hanno superficie con rilievi esattamente come la gomma che copre le prese alte.
Rispetto al GRX meccanico questa leva ha meno "torretta", noi eravamo abituati a passare due dita davanti alle prese alte soprattutto nelle salite al 2-3% o in pianura, qui invece la parte alta della leva ha tre piani con diverse inclinazioni e la posa che più ci è tornata utile è stata la parte di transizione tra la piega e la leva facendo invece girare le dita sotto per avere una presa salda. In presa bassa il reach regolabile della leva consente di portare più vicine o lontane le leve fino a trovare il punto migliore per le proprie misure antropometriche.
SEMI SYNCRO, LA SVOLTA PER NOI
Abituati all'Auto e Free Shift una volta impostato il Semi Synchro del GRX Di2 ci siamo sentiti a "casina", sarà perché il Di2 in precedenza sulla mtb offriva proprio questa funzione. Con questa impostazione abbiamo utilizzato essenzialmente un comando per la trasmissione, quello per regolare il cambio posteriore.
Il deragliatore invece si è mosso in maniera automatica sulle due corone. Ma anche il deragliatore posteriore ha adattato la catena in maniera automatica...
Dalla app questa impostazione si può personalizzare ma sostanzialmente usando la catena sulla cassetta, il sistema Di2 adatta la corona anteriore e regola ulteriormente la cassetta per fornire lo stesso sviluppo metrico. Questo avviene quando in marcia con il 48 e un rapporto a metà cassetta, si sale di un paio di rapporti, il deragliatore porta la catena sul 31 e automaticamente indurisce il posteriore di 2-3 denti per offrire lo stesso sviluppo, così si ha a disposizione ancora tutta la parte alta di cassetta.
Affrontando il Geogravel (110 km per 2500 metri di dislivello) in questo modo, non siamo mai intervenuti sulla leva di sinistra (figata!). L'adattamento ci è sembrato sempre molto preciso e calibrato e ha permesso di concentrarci molto di più sul puro riding esattamente come quando abbiamo avuto per le mani l'XT Di2 con funzioni di Auto e Free Shift, tecnologie per ora disponibili solamente per ebike.
PERCHÈ NON MONO
Anzitutto con questa evoluzione della trasmissione a nostro parere diventa inutile pensare a scindere le due cose, perché la funzionalità qui è ancora più elevata rispetto a doppia o solo singola. Si può avere il controllo come una singola ma i rapporti di una doppia.
Però il punto principale è che Shimano è ripartita dall'evoluzione del GRX con un'impronta più agonistica e ora come ci insegnano tutti i grandi specialisti del gravel, la doppia è ancora la trasmissione più efficiente.
Immaginiamo che Shimano arrivi poi anche alla mono cioè 1x12 Di2 ma questa nuova versione ibrida a nostro parere potrebbe quasi far sparire quella necessità.
A CHI LO CONSIGLIAMO
Chiaramente ci sono moltissimi allestimenti che prevedono ora l'utilizzo della doppia Shimano con il GRX 2X12 Di2, si tratta però come la 3T RaceMax che abbiamo usato noi, di gravel con un'identità molto agonistica. È una trasmissione pronta per le competizioni che con l'adattamento di deragliatore anteriore può essere ulteriormente trasformata per potenze più elevate. Per noi questa trasmissione è ideale per chi cerca performance e magari anche un'alternanza frequente di uscite in gravel e su strada con la medesima bicicletta.