PROTOTIPO ROCKSHOX SULLA SANTA CRUZ BLUR DI MARTINA BERTA

Durante le prove sul percorso di La Thuile una manopola ci ha insospettiti, sulla Santa Cruz Blur di Martina Berta abbiamo scorto un prototipo di TwistLoc, il comando remoto per sospensioni rotante, che sembra essere meno ingombrante e più leggero…

Le prove percorso servono a molto, a cercare le linee migliori, provare i setup più adatti ma anche i componenti più utili. A La Thuile, proprio durante le prove di venerdì, vale a dire prima della gara di sabato, abbiamo notato sulla Santa Cruz Blur di Martina Berta qualcosa di stranamente diverso.

 

 

La campionessa italiana, che sulla Santa Cruz Blur utilizza sospensioni RockShox SID 35 e ammortizzatore SIDLuxe al posteriore, mentre sistemava proprio le pressioni delle sospensioni insieme al meccanico del team Claudio Conte, impugnava una manopola che ha destato il nostro sospetto.


Quel che abbiamo notato è stata la presenza di un manettino delle sospensioni integrato nella manopola, esattamente con il funzionamento del TwistLoc. Una porzione della manopola è quindi rotante per cambiare l'assetto delle sospensioni da chiuse ad aperte e viceversa.

 

 

L'accessorio, ancora più comodo nell'era dei telescopici che richiedono un comando in più e che talvolta mette alla prova chi vuole combinarlo con un comando delle sospensioni, vedeva l'ultimo aggiornamento in commercio, in cui eliminava il pulsante di rilascio posizionato sul limite destro della manopola, sull'anello di plastica da cui si inseriscono e partono i cavi.

 

©Mario Pierguidi

 

L'ultimo aggiornamento però aveva ancora un grosso ingombro, con una forma che si allargava a cono proprio al terminale destro della manopola, RockShox aveva però creato un nuovo modo per bloccare e sbloccare solamente girando la manopola come l'antenato Grip Shift. Il problema di questo comando, come riportano anche alcuni test di altre testate come Velozine è che risulta ancora difficile abbinare un comando del telescopico proprio a causa del diametro maggiorato nella parte finale destra.

 

Quel che abbiamo visto sulla Santa Cruz Blur di Martina Berta sembra essere una replica migliorata e ancora più fedele del GripShift applicato a un comando delle sospensioni e non a una trasmissione. La parte rotante della manopola ha infatti lo stesso diametro della manopola stessa, con l'aggiunta di alcuni intagli e rilievi che perfezionano il grip nelle fasi di gestione delle sospensioni.

 

 

Anche il collarino è decisamente diverso, con un diametro inferiore rispetto al passato e di conseguenza meno ingombrante, su di esso sono inoltre posizionati due piccoli segni con le scritte: Open e Lock a 1,5 centimetri circa di distanza. Vedendo Martina e "Tibi" in prova ci è sembrato di vedere che il funzionamento sia più preciso, con un movimento più netto e una tenuta solida del setup selezionato.

 


Questa soluzione, ancora prototipale e di cui non abbiamo altri dettagli per ora, dovrebbe avere come scopo anche quello di limitare ingombro e peso, per rendere questo componente più utilizzabile e compatibile anche al mondo racing. Sulla Blur di Martina Berta la manopola era abbinata anche a un comando del telescopico RockShox Reverb AXS, dimostrando quindi che i due possono convivere nello stesso spazio.

 

©Alessandro Di Donato


Il giorno della gara sulla bici vincitrice di Martina il comando utilizzato era quello classico OneLock, da cui si evince quanto questa soluzione del TwistLoc sia ancora in fase di studio e analisi da parte degli atleti.

 

Il TwistLoc è risorto in una nuova veste che non ha pulsanti e un ingombro nettamente meno elevato bisognerà capire attraverso i campi gara se verrà utilizzato più spesso e se uscirà anche una versione compatibile con le tre posizioni.

 

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