A NALLES 8 GOMME PER DOMARE IL FANGO (2 PROTOTIPI)

A Nalles (BZ), durante la seconda prova degli Internazionali d'Italia Series i test delle giornate che hanno preceduto la gara sono stati fondamentali per gli atleti che hanno potuto scegliere il migliore assetto per il sabato. La chiave di lettura per tanti è stata azzeccata anche in considerazione dei forti rovesci che hanno preso di mira il tracciato anche nella giornata di sabato. Giro sul tracciato, sguardo al cielo, cambio gomme, repeat.

 

Photo ©Mario Pierguidi

 

Questa è stata la routine degli atleti e dei meccanici nella giornata prima del main event, ciò che è emerso dalle griglie quindi sono alcuni allestimenti particolari. Le gomme da bagnato sono state una delle armi con cui affrontare e contrastare il fango, ma non tutti l'hanno pensata allo stesso modo, abbiamo quindi selezionato otto modelli particolari, tra cui un disegno che sul mercato non è presente.

 

Photo ©Mario Pierguidi

 

LE CONDIZIONI DI NALLES

Come abbiamo raccontato qui, nella giornata di sabato la pioggia ha cominciato a cadere sulla storica pista di Nalles dal primo giro della gara uomini, ma il percorso lo hanno trovato già appesantito anche le atlete della gara femminile e gli junior che hanno aperto la rassegna. Nei giorni precedenti però le piogge avevano già pensato ad appesantire il suolo.

 

Photo ©Mario Pierguidi

 

Tutta la salita e la parte bassa sono caratterizzate da un terreno molto colloso e non troppo pesante su cui poteva essere utile anche un copertone dal tassello non esageratamente alto e spaziato. Nel sottobosco però l'accumulo è stato consistente e il fango in quella parte poteva ricoprire l'intero disegno del copertone. Nella gara uomini la pioggia ha reso tutto più scivoloso, le pressioni sono state fondamentali.

 

Photo ©Alex Luise - Wilier Pirelli

 

COPERTONI GARA DONNE

Nessun rovescio durante questa competizione ma molte atlete erano già pronte al peggio.

 

EVA LECHNER, MAXXIS ARDENT

La campionessa italiana Eva Lechner ha optato per i Maxxis Ardent da 2,25", una copertura di Maxxis più adatta al fango rispetto al Rekon Race utilizzato dagli atleti Trinx Factory Team sul secco.

 

 

 

GIADA SPECIA, PIRELLI SCORPION M

L'atleta del Wilier - Pirelli, Giada Specia ha invece optato per una Pirelli Scorpion XC M, un disegno dai tasselli più alti e distanziati con una mescola più morbida e una sezione da 2.4" su canale da 27 mm.

 

 

 

 

LOTTE KOOPMANS, CST MUDLOCK

Atleta olandese, membro del team di Bart Brentjens, Lotte Koopmans ha adottato una delle soluzioni più estreme. Il CST Mudlock è il classico pneumatico da fango vero, con tasselli molto alti e tanto spazio tra essi. Su un tracciato in queste condizioni il Patrol sarebbe stato forse abbastanza, ma la Koopmans voleva essere pronta anche contro il fango pesante sfruttando questo disegno e una sezione ristrettissima: 2.1".

 

 

 

 

COPERTONI GARA UOMINI

La tormenta di pioggia si è scatenata in occasione della gara uomini, il fango non è aumentato molto, ma si è liquefatto ulteriormente e la traccia molto più bagnata richiede disegni più spaziati.

 

ALAN HATHERLY, SCHWALBE RACING RAY FIRST RIDER (PRO)

Il favorito di giornata era il sudafricano Alan Hatherly, che in sella alla sua Cannondale Scalpel aveva optato per una coppia di Schwalbe Racing Ray con carcassa Super Race, mescola Addix Speed con una sezione da 2,25" e pressioni da 1.3 Bar all'anteriore e 1.35 Bar al posteriore.

 

 

La versione utilizzata sia dal sudafricano sia dalla sua compagna di squadra Mona Mitterwallner presenta la scritta First Ride sulla spalla, una chicca che identifica lo stato prototipale della gomma. Anche la versione di Hatherly quindi, non è in vendita.

 

 

DANIELE BRAIDOT E FILIPPO FONTANA, VITTORIA BARZO

I due atleti del team CS Carabinieri Olympia Vittoria hanno montato i Vittoria Barzo su entrambe le ruote, Daniele Braidot, non nella sua miglior giornata, ha optato per una sezione da 2,25" con pressioni 1,2 Bar all'anteriore e 1,3 Bar al posteriore. Filippo Fontana ha invece montato i Barzo in versione 2.1" con pressioni 1,2-1,1 Bar.

 

 

 

 

NADIR COLLEDANI, HUTCHINSON KRAKEN

Il campione italiano Nadir Colledani ha dominato la traccia di Nalles con un copertone Hutchinson Kraken da 2.3" che in pochi potevano aspettarsi. Modello versatile con due file esterne molto alte di tasselli e una centrale più compatta è sembrato in griglia uno dei meno adatti a questo terreno, ma Nadir è riuscito a sfruttare questo disegno anche nelle condizioni avverse di Nalles, facendo la differenza.

 

 

 

MAXIMILIAN FOIDL, MAXXIS SEVERE (PROTO)

Il campione austriaco Maximilian Foidl ha utilizzato un copertone Maxxis che non è presente attualmente sui cataloghi. Il disegno ricorda vagamente un Forekaster per la spaziatura tra i tasselli e le file intermedie di rilievi, ma in comune con altri modelli ha poco altro. Al centro una linea di tasselli sinistri e destri si alternano con rilievi spigolosi.

 

 

Le spalle sono costituite da grossi tasselli rialzati per offrire maggiore sostegno, preceduti da un tassello più piccolo e quadrato di transizione. Il nome Severe però non ci collega a nulla di visto in precedenza, e a dimostrazione dell'ipotesi che possa trattarsi di un prototipo vi è la dicitura One70, che denota la carcassa realizzata con tessuto 170 TPI, una versione solo per i team. Sembra strano non aver letto "test pilot" sulla spalla, ma quello di Foidl è ufficialmente un copertone nuovo per il fango proposto da Maxxis.

 

 

GERHARD KERSCHBAUMER, FAST TRAK CONTROL T7

Uno degli uomini di casa, Gery Kerschbaumer, non è riuscito a brillare, sulla sua Specialized Epic S-Works abbiamo notato il copertone utilizzato, il celebre Specialized Fast Trak in configurazione Control T7. Il disegno molto più versatile è efficace anche sul fango, con una sezione da 2.35".

 

 

 

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