Sono tornati gli "artigli" ai mondiali di Leogang

Domenica pomeriggio era annunciata pioggia sul già martoriato percorso dei mondiali, per questi alcuni top rider avevano montato i tacchetti sotto le loro scarpe. Luca Braidot ci spiega se sono serviti o no.

Onestamente non ci avevamo pensato, con le critiche condizioni del percorso di Leogang, tutti abbiamo pensato a due aspetti del set up delle bici. La scelta del telaio, front o full e quella importantissima delle gomme che dovevano scaricare più fango possibile. A ricordarci un altro dato tecnico ci ha pensato questa fotografia di Michele Mondini, il fotografo ufficiale del Cannondale Factory Racing.

 

Maxime Marotte a Leogang

©Michele Mondini | CFR

 

Si vede che Maxime Marotte sulle sue scarpe Shimano S-Phyre SH-XC901 ha montato i tacchetti, quell'accessorio che è previsto ma che quasi mai viene utilizzato. Con quel fango che rendeva difficoltose non solo le discese ma anche le salite, i due spuntoni garantivano una presa aggiuntiva sul terreno.

 

Henrique Avancini Mondiale Leogang -scarpe

©Marek Wolinski | Red Bull Media C.P.

 

Anche il suo compagno di squadra Henrique Avancini ha optato per la stessa soluzione che però è stata decisa da un gruppo minoritario dei top rider che hanno partecipato ai mondiali.

 

Tom Pidcock scarpe Specialized

©Marek Wolinski | Red Bull Media C.P.

 

Sulle loro scarpe Specialized S-Works Recon li avevano montati il campione del mondo Under 23 Tom Pidcock e anche la medaglia d'argento, l'americano Christopher Blevins.

 

©Michele Mondini

 

Mentre N1NO Schurter era in sella alla sua Scale RC World Cup, non li montava sulle sue scarpe Scott MTB RC SL.

 

Scarpe Scott N1NO

©Michal Cerveny - Scott SRAM

 

La Francia che ha vinto il mondiale elite con Jordan Sarrou ha occupato anche la terza posizione con Titouan Carod. Entrambi corrono con la squadra di Julien Absalon e calzano le SIDI Tiger però hanno fatto due diverse scelte, solo Carod ha montato i due "artigli".

 

Titouan Carod Leogang

©Bartek Wolinski | Red Bull Media C.P.

 

E gli italiani? Sulle loro SIDI Tiger i due chiodoni li hanno avvitati sia Luca che Daniele Braidot. "Io li ho montati perché sembrava dovesse arrivare il diluvio, e sarebbero potuti servire sui prati in salita e sulle discese! - ci racconta Luca - In realtà non ha piovuto quindi alla fine li ho montati per niente."

 

©Michele Mondini | Pianeta MTB

 

Anche l'altro friulano Nadir Colledani che di ciclocross se ne intende, è partito con i tacchetti sotto le sue scarpe spagnole Luck. 

 

©Dani AP | MMR Factory Racing

 

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