Servivano le gambe, viste le caratteristiche del percorso, serviva la condizione, essendoci al via le migliori atlete del mondo e, complice la pioggia caduta alla vigilia, serviva anche coraggio per domare le radici e le pietre svizzere.
Qualità che Lucia Bramati ha messo sul terreno, chiudendo la prova iridata delle Under 23 in 21esima posizione. La 22enne, al suo secondo mondiale in questa categoria, ha fatto ciò che doveva: un primo giro meraviglioso che le ha permesso di transitare per la prima volta sotto il traguardo in nona posizione, una parte centrale di competizione agganciata al gruppo delle migliori 15, mentre nelle ultime due tornate la vicentina (nella foto di Maxime Schmid) ha gestito le ultime energie chiudendo 21esima, a soli 2" dalla top 20. Per Lucia il miglior risultato in un Mondiale, a cui c'è da aggiungere la 23esima piazza di mertedì scorso nello short track.
«Una settimana splendida, sia per il clima in nazionale sia per le emozioni della gara di oggi», dice raggiante Lucia Bramati. «Sono partita decisa, convinta di quello che dovevo fare e, nonostante nel finale abbia perso qualche posizione, sono sempre rimasta in gara con la testa. Insomma ho dato tutto sulla bici e accolgo il risultato».
Risultato maturato su un percorso reso più insidioso dalla pioggia caduta in nottata. «Giovedì, venerdì e sabato abbiamo provato su un percorso polveroso e veloce; ma sapevamo che la pioggia ce l'avrebbe trasformato. Alla fine ho preferito così, anche se ovviamente c'era da prestare maggiore attenzione in discesa».
I Mondiali aprono l'ultimo mese della stagione per Lucia e il Trinx Factory Team, con le ultime tre prova di Coppa del Mondo.
«Tra due giorni partiamo per Lenzerheide, poi una settimana a casa e nuova ripartenza verso l'America, dove la prima di ottobre correremo a Lake Placid e dal 9 al 12 in Canada a Mont Sainte Anne. Obiettivo? Conquistare quei punti che mancano per blindare una posizione tra le migliori 100 atlete al mondo, piazzamento importantissimo in vista della prossima stagione e del passaggio tra le Elite».